Capitolo 37

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«When all of the trees fall down and all the seas dry out and when we're waving goodbye to the world, would you find me?
I wanna believe if tomorrow was not guaranteed, minutes to spare, if I could choose, I would spend every minute with you, with you, with you, with you, I'll spend it with you.»

Capitolo 37

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Capitolo 37

Londra, Regno Unito. Gennaio 2021

Georgia's P.O.V.

Comincio finalmente ad essere consapevole di questo nuovo inizio.
Mi ci è voluto un po' per metabolizzare il tutto, ma ora che le cose vanno bene e ho capito che non è soltanto un sogno dal quale potrei svegliarmi, voglio godermi ogni singolo istante, voglio vivermi la mia famiglia.

Sono le dieci e sono appena uscita da casa di Harry, o meglio, quella che presto non sarà più casa sua, oggi ho il turno di notte in dipartimento, e mentre io guido per raggiungere il mio posto di lavoro, Harry e le bambine sono rimasti svegli a preparare gli ultimi scatoloni.
So che probabilmente Emily e Rosie dovrebbero già essere a letto a quest'ora, ma tutti e quattro non stiamo più nella pelle e non vediamo l'ora di poter vivere insieme.
È per questo che stiamo lavorando così duramente per liberare quella casa, vogliamo metterci una pietra sopra, pensare al presente e ricominciare.

E a proposito di ricominciare, oggi sono finalmente riuscita ad ottenere le ultime prove contro Thiago, ci sono dei video in dipartimento che lo incastrano, inoltre delle videocamere esterne sul retro hanno ripreso l'intera scena della sera in cui mi ha aggredita, quindi non potrebbe farla franca neppure per miracolo e le foto che ho scattato non saranno che la ciliegina sulla torta, e se non dovesse bastare consegnerò anche i messaggi che ci siamo scambiati come prova.
Domattina parlerò con la mia famiglia, racconterò loro tutto l'accaduto cercando di rassicurarli, di non allarmarli troppo e subito dopo farò la denuncia, mio padre non gliela farà passare liscia, il fatto che lui sia in sergente, a capo del dipartimento, è un gran bel punto a mio favore.

Lentamente accosto parcheggiando l'auto davanti al dipartimento, poi mi affretto a salire su per le scale e a raggiungere il nostro ufficio.
Dato il differente orario del turno, questa sera in dipartimento ci saremo soltanto io, mio padre, Zac ed Hailey.

-Buonasera- saluto tutti sorridendo mentre mi dirigo verso la mia scrivania

-buonasera- sorride Zac di rimando

-ancora trasloco in corso?- domanda Hailey lasciandosi sfuggire una risatina

-già, ma non ci manca molto, Harry e le bambine stanno ancora sistemando gli ultimi scatoloni, per cui suppongo che entro un giorno avremo terminato- spiego entusiasta

-sono felice che tutto stia tornando alla normalità..- confessa mio padre accennando un sorriso

-lo sono anch'io- ammetto, poi però decido di focalizzarmi sul mio lavoro
-ad ogni modo, su cosa lavoriamo?- domando interessata

-in realtà per ora non c'è nulla di nuovo, stavamo cominciando a dare un'occhiata ad alcuni documenti risalenti allo scorso caso, ma abbiamo tutta la notte. Dobbiamo soltanto stare all'erta, sapete bene quanto i casi crescano a partire da quest'ora- ci avverte mio padre, ma ne siamo a conoscenza, facciamo questo lavoro ormai da un po' ed è risaputo che di notte riceviamo numerose chiamate

-d'accordo- affermo, quindi Hailey mi passa alcuni fascicoli e senza perdere tempo comincio ad analizzarli.

Dopo poco più di un'ora il silenzio viene interrotto da un suono familiare, è il solito dispositivo che di notte ci avverte delle chiamate indirizzate ad ambulanze e pattuglia, solitamente a causa di risse, incidenti o robe del genere, lasciandoci così modo di decidere se sia necessario o meno intervenire.
Come al solito Hailey si attiva per ricevere maggiori informazioni sulla chiamata, ma non appena la scheda appare davanti ai suoi occhi, corruga la fronte

-che succede?- domanda Zac confuso

-è imprecisa, la chiamata è stata fatta da una bambina a quanto pare- spiega continuando a leggere
-la causa non è specificata..- aggiunge

-indirizzo?- chiede mio padre avvicinandosi a lei, mia sorella si affretta a cercarlo

-Hindon Court, 104 Wilton Road, SW1W- il mondo si ferma, la mia testa comincia a girare

-oh mio Dio..- gli occhi mi si riempiono di lacrime e tutti gli sguardi cadono preoccupati su di me
-H-Harry.. le bambine!- esclamo affrettandomi ad indossare la giacca, velocemente mi precipito giù per le scale, Zac ed Hailey mi seguono allarmati, ma mio padre mi afferra per un braccio fermandomi

-non puoi venire con noi- afferma serio ricordandomi come funziona quando ci sono degli affetti coinvolti
-devi restare qui, Georgia- ordina, io però mi libero dalla sua presa con gli occhi colmi di lacrime

-non me ne frega un cazzo di cosa posso o non posso fare, in quella casa c'è la mia famiglia!- senza aggiungere altro esco dal dipartimento, il vento freddo colpisce il mio viso mentre tutti corriamo verso l'auto di servizio, saliamo a bordo e mio padre mette in moto sfrecciando sull'asfalto umido.

Sono terrorizzata e mentirei se dicessi che sarò in grado di svolgere il mio lavoro, di qualunque cosa si tratti.
Ho il cuore che batte talmente in fretta adesso, mentre la mente corre a cento all'ora.
Cosa sarà successo?
E se qualcuno si fosse fatto male?
Perché una delle mie figlie ha chiamato l'ambulanza? Perché non Harry?
I pensieri negativi cominciano a prendere il sopravvento e mentre le lacrime rigano le mie guance, mi porto le mani alle tempie cercando di calmarmi, di mantenere il controllo.
Zac ed Hailey tirano fuori il cellulare, mia sorella avverte Matt di raggiungerci urgentemente

-Noah?- se Zac ha chiamato Noah, è perché teme davvero che sia accaduto qualcosa di grave, c'è qualcosa che non mi stanno dicendo, qualcosa che hanno letto e di cui non mi hanno informata
-ho bisogno di te, ci vediamo da Harry, fa' presto- quando il castano chiude la chiamata, mio padre accosta nel vialetto di Harry, dove contemporaneamente a noi arrivano un'ambulanza e un'auto di pattuglia.

Io prendo un profondo respiro, ma mi si blocca in gola quasi impedendomi di respirare.
Mi precipito fuori dall'auto seguita dagli altri e precedendo i paramedici, che ancora non sono sul posto, corro verso la porta d'ingresso

-pronti?- domanda mio padre tirando fuori la pistola
-sfondatela.-

SPAZIO AUTRICE

Ehilà! ❤️
Cosa ne pensate del capitolo? Vi aspettavate un colpo di scena del genere?
Cosa sarà successo? Cosa accadrà nel prossimo capitolo?
Votate e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno presto.

All my love. G

Fire On Fire [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora