Fire On Fire [h.s.]

Capitolo 45

«No one, no one, no one can get in the way of what I feel for you, you, you, can get in the way of what I feel, I know some people search the world to find something like what we have, I know people will try, try to divide something so real, for 'til the end of time, I'm telling you there ain't no one.»

Capitolo 45

Londra, Regno Unito. Febbraio 2021

Georgia's P.O.V.

Sono le nove del mattino, ed oggi è il compleanno di Harry.

Lui dorme ancora, mentre io ho preparato Emily e Rosie per l'arrivo di Gemma e Zac, che si sono offerti di passare a prenderle per passare una giornata con loro, così da concedere a me ed Harry del tempo da soli.
Le piccole non si sono di certo opposte e non appena gli zii sono arrivati, si sono unite a loro e dopo avermi salutata sono andati via.

Dopodiché mi sono completamente dedicata a preparare una ricca e golosa colazione per Harry, curandola in ogni singolo dettaglio, assicurandomi di seguire alla perfezione ogni suo gusto, perché è esattamente quel che si merita.
Dopo aver sistemato accuratamente il tutto in un vassoio, comincio in punta di piedi a salire al piano superiore, raggiungo la nostra camera da letto e dopo esserci entrata chiudo la porta alle mie spalle, ma quando mi volto mi rendo conto di aver svegliato Harry, che si sistema lentamente sui gomiti mentre un sorriso appare sul suo viso assonnato

-buongiorno..- mormora osservandomi, io mi avvicino al letto e dopo aver posato il vassoio sul materasso mi abbasso leggermente posando le labbra su quelle del riccio

-buon compleanno, amore mio- sussurro nel bacio

-grazie, piccola- sorride lui ricambiando il bacio per poi abbassare lo sguardo sul vassoio
-per me?- domanda quasi come se non fosse ovvio

-mhm- annuisco
-e le bambine sono andate via con Gemma e Zac- lo informo
-quindi siamo soli..- preciso, e il riccio ghigna appena attirandomi a sé per un altro bacio, subito lo approfondisce ed io ridacchio
-hey! Prima la colazione- sorrido

-mh..- si lamenta lui afferrando il vassoio per poi spostarlo sul comodino
-la colazione può aspettare, io voglio te- afferma scandendo le ultime due parole, io mi mordo leggermente il labbro inferiore e il riccio mi solleva dalla vita facendomi salire a cavalcioni su di lui.

Le nostre labbra si scontrano nuovamente ed entrambi non riusciamo a fare a meno di sorridere, Harry mi solleva la lunga felpa che ho addosso, l'unico indumento che copre la mia pelle, me la sfila lasciandomi completamente nuda ai suoi occhi, che mi ammirano per qualche istante, mentre le sue mani accarezzano il mio seno, scendendo sull'addome, per poi fermarsi sui fianchi