Capitolo 41

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«There goes my heart beating 'cause you are the reason I'm losing my sleep, please come back now and there goes my mind racing and you are the reason that I'm still breathing, I'm hopeless now, I'd climb every mountain and swim every ocean, just to be with you and fix what I've broken, oh, 'cause I need you to see that you are the reason.
There goes my hands shaking and you are the reason my heart keeps bleeding, I need you now, if I could turn back the clock I'd make sure the light defeated the dark, I'd spend every hour of every day keeping you safe.»

Capitolo 41

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Capitolo 41

Londra, Regno Unito. Gennaio 2021

Georgia's P.O.V.

Ormai sono più di ventiquattro ore che sono qui, ho passato l'intero tempo al fianco di Harry, tenendogli la mano, parlandogli.
Ovviamente non ho chiuso occhio, sono sfinita, ma so anche che seppur ci provassi non riuscirei mai a dormire, non ci riuscirei perché con la consapevolezza che Harry è qui in un letto d'ospedale, in coma, l'ultima cosa che voglio fare è abbandonarlo, lasciarlo solo.

-Tesoro..?- Anne fa capolino nella stanza, ed io mi volto lentamente nella sua direzione
-perché non vai a riposarti un po'?- domanda premurosa

-non voglio andare via..- mormoro scuotendo leggermente la testa, ma Anne mi si avvicina e posa una mano sulla mia guancia

-resterò io qui con lui, tu va' a riposarti, stai un po' con le bambine, mangia qualcosa, e poi domattina torna qui da lui..- suggerisce
-dubito si svegli proprio mentre non ci sei, ma se qualcosa dovesse cambiare te lo farò sapere immediatamente- aggiunge cercando di convincermi, io rivolgo uno sguardo ad Harry e prendo un profondo respiro

-okay..- accetto, quindi poso un dolce bacio sulla guancia del riccio e mi alzo per lasciare il mio posto ad Anne, che mi abbraccia prima di lasciarmi uscire dalla stanza.

Una volta fuori, mi accorgo che Hailey, Matt e mio papà non sono qui, purtroppo il lavoro chiama, ma Zac è rimasto con Gemma e Noah non si è mosso dalla sedia su cui era.
Non appena mi vede uscire accenna un sorriso e si alza in piedi

-ti accompagno da tua mamma?- domanda gentilmente, e anche se ancora incerta, io annuisco

-grazie..- farfuglio, Noah si limita ad avvicinarmisi e dopo aver avvolto un braccio attorno alle mie spalle ci incamminiamo fuori dall'ospedale.
Una volta fuori raggiungiamo il parcheggio e saliamo a bordo della sua auto, Noah mette in moto e parte, mentre io poggio la testa al finestrino

-vedrai che si risolverà tutto..- afferma lui rompendo il silenzio

-è che non riesco a darmi pace..- spiego frustrata

-Georgia- il suo sguardo cade momentaneamente su di me prima di tornare sulla strada
-tu non hai nessuna colpa, vuoi capirlo? Quel bastardo l'avrebbe fatto comunque, e quando hai cominciato a frequentarlo non potevi saperlo, non è colpa tua e questo Harry lo sa bene, come lo sappiamo tutti noi- mette in chiaro cercando di rassicurarmi

-magari però se avessi denunciato tutto prima..- ipotizzo

-non sarebbe cambiato nulla, perché senza le prove necessarie lui sarebbe rimasto in libertà e lo avrebbe fatto comunque, anzi, magari indispettito dalla tua denuncia avrebbe fatto anche di peggio, quindi ti prego, non addossarti colpe che non sono tue, vedrai che lo prenderanno, la pagherà ed Harry starà bene- alle sue parole io sospiro, cercando di credergli, di tranquillizzarmi, anche se non è semplice, poi gli rivolgo uno sguardo

-grazie, Noah- dico sinceramente
-avere te vicino fa la differenza..- confesso, lui accosta ormai raggiunta casa dei miei e mi sorride prima di lasciarmi andare

-sono qui per te e per le bambine, di qualunque cosa abbiate bisogno- chiarisce, io annuisco grata, poi apro la portiera

-a domani, Noah- lo saluto

-a domani, G- quindi esco dalla sua auto e lasciandomelo alle spalle, mi dirigo verso l'ingresso, prendo un profondo respiro e poi suono il campanello.

Respira, respira, respira.

La porta si apre e mia madre appare davanti a me, senza dire nulla immediatamente mi lascia entrare in casa e mi attira in un abbraccio

-tesoro mio..- sussurra tenendomi stretta, io mi schiarisco la voce e cerco di farmi forza

-mamma.. sto bene- mento per non farla preoccupare troppo
-dove sono Emily e Rosie?- domando poi, lei sospira appena ed indica il soggiorno, io annuisco, già consapevole che non sarà una situazione facile da affrontare, poi però mi dirigo in soggiorno.

Vedendomi arrivare, Emily e Rosie che sono sedute sul divano avvolte da una coperta, incontrano i miei occhi

-piccoline..- sussurro con gli occhi pieni di lacrime, lentamente mi avvicino al divano e loro scoppiano a piangere, subito mi abbasso su di loro e le attiro tra le mie braccia, stringendole forte a me
-la mamma è qui, va tutto bene, andrà tutto bene- mugolo cercando di tranquillizzarle e di rassicurare anche me stessa

-h-ho paura..- piagnucola Rosie

-p-papà dov'è..?- domanda Emily tra le lacrime, quindi lentamente sciolgo l'abbraccio e mi inginocchio davanti a loro, afferrando le manine tra le mie e incrociando i loro occhi

-papà è in ospedale, sta riposando, si riprenderà- dico loro
-vi prometto che andrà tutto bene, piccole mie..- aggiungo attirandole nuovamente tra le mie braccia

-io voglio vederlo..- biascica Emily

-voglio andare da lui..- concorda Rosie, io prendo un profondo respiro, poi annuisco appena

-vi prometto che domattina andremo da lui, ora però abbiamo bisogno di mangiare, fare una doccia e riposarci.. okay?- domando titubante, le bambine un po' incerte annuiscono

-ho preparato della pasta, posso ridcaldarla- spiega mia mamma interrompendoci, io annuisco nonostante sia consapevole che non sarò in grado di mangiare nulla, ma non voglio che Emily e Rosie restino a digiuno

-d'accordo, grazie mamma, davvero..- affermo grata che si sia presa cura delle bambine nonostante, esattamente come noi, fosse ed è preoccupatissima per Harry

-figurati tesoro, vado a riscaldarla allora- mi informa, ed io annuisco

-mamma..?- Rosie tira leggermente la mia maglia, ancora sporca di sangue, per attirare la mia attenzione

-sì?- domando

-possiamo dormire con te stanotte..?- chiede Emily quasi sottovoce, io accenno un sorriso, poi annuisco e le attiro ancora una volta in un abbraccio, perché ne abbiamo bisogno, tutte e tre

-certo che potete, dormiremo abbracciate e domani andremo a trovare papà, promesso.-

SPAZIO AUTRICE

Ehilà!
Cosa ne pensate del capitolo? Votate e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno presto!

All my love. G

Fire On Fire [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora