~ 𝐖𝐨𝐮𝐧𝐝𝐞𝐝 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭~ [bakudeku]

22. Soulmate

soulmate
noun [ C ]
UK /ˈsəʊl.meɪt/ US /ˈsoʊl.meɪt/

Dall'inglese, persona che conosci e ami profondamente, con la quale hai un legame sentimentale speciale.

"Ti sei dimenticato di me?"

Quella domanda.
Dal momento in cui me la pose, cominciai ad odiarla.
Questo ragazzo, biondo, bellissimo e mezzo ubriaco, che in qualche maniera era parte della mia vita, per me non aveva nome, non aveva cognome e nemmeno un posto all'interno della mia memoria.
Si dice che quando dimentichi qualcosa si vede che non era così importante come credevi che fosse, ma non era vero.
Come potevo essermi dimenticato di una persona per la quale, sembrava, fossi abbastanza importante e che sarebbe dovuta esserli anche per me?
Cosa mia aveva spinto a rimuovere ogni traccia di lui dalla mia mente?
Era starnò, innaturale e doveva esserci una spiegazione.

"Che succede qu-..." interruppe Kirishima, fermandosi prima di finire la frase con una faccia allarmata.
"Katsuki, perché sei venuto qui?" chiese al ragazzo difronte a me.
Katsuki. Al suono di quella parola il mio cuore si scaldò di un calore pieno, dolce, quasi profumato.
Come il calore che si sente quando si entra in panetteria.
Che immagine assurda.
"Katsuki..." dissi confuso.
"Torna nel tuo angolino Bakugo, muoviti..." ordinò Kirishima a denti stretti, per poi gridare il nome di Shoto.
Questo arrivò di corsa, e a giudicare da come mi trascinò via, non volevano proprio che io e quel Katsuki Bakugo ci incontrassimo.
Chissà per quale motivo.

"Shoto... mollami..." mi lamenta strattonando il braccio e liberandomi dalla sua presa di ferro.
"Che cosa sta succedendo? Chi è Katsuki?" chiesi massaggiandomi il polso.
Sembrava agitato, troppo agitato per essere semplicemente, non lo so... geloso?
Non mi piaceva quella situazione e volevo uscirne al più presto, possibilmente senza danni.
"Nessuno di importante..." disse freddo.
Alzai un sopracciglio e gli piantai addosso uno sguardo dubbioso, lui alzò gli occhi al cielo e approfondì la risposta: "Un nostro compagno di classe che detesti..."
Non mi convinceva; perché qualcuno con cui non ho un bel rapporto avrebbe dovuto essere ferito dal fatto che non lo riconoscessi?
E poi mi sarei ricordato di qualcuno che odio, no?
A quanto pare no.
"Vieni dai, andiamo a casa" propose Shoto piazzandomi un delicato bacio sulle labbra.
Erano così morbide e fresche e rabbrividii al gesto.
Ma non erano brividi di piacere, non di gioia, erano brividi di disgusto, di sbaglio.
Era come se baciando Todoroki stessi tradendo qualche promessa della quale non conoscevo l'esistenza.
Mi sentivo sporco, macchiato di qualche strana colpa.
Shoto si accorse che non risposi al bacio e si staccò, leggermente infastidito.
"Io rimango qui."

Ero deciso a scoprire chi fosse Katsuki Bakugo per me e che cosa fossi io per lui.

Angolino autrice:
Scusate il ritardo e la brevità del capitolo, ma la scuola uccide la mia fantasia.
Spero vi piaccia nonostante sia veramente breve e sconclusionato.
Scusatemi ancora.
Ciso✨