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⚠️ ATTENZIONIE ⚠️
I protagonisti dei miei racconti sono inventati, le storie presenti in questo libro sono frutto della mia fantasia.
La diffusione, distribuzione e/o la copiatura dei testi da parte di qualsiasi soggetto diverso dall'autore è proibita.
🚫🔞E' un racconto erotico vietato ai minori di 18 anni.🔞🚫

💕💕💕
Si ama quello che colpisce e si è colpiti da ciò che non è ordinario.
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HANABI

Mamma: "Il Natale si passa in famiglia! Perché non vieni in Italia con noi? Cosa farai a casa tutta sola?"
Hanabi: "Ho 18 anni! Non passerò per l'ennesimo anno, le feste invernali con mamma e papà! E' una cosa da sfigate!"
Mamma: "Immagino sia stata Camille a metterti in testa queste strane idee. I suoi genitori concedono troppa libertà a quella ragazzina!"
Hanabi: "Assolutamente no, Camille è un amica, non la mia coscienza!
Questi anni non torneranno più, dovrò andare al college e cercarmi un lavoro! Ho bisogno di svago e di costruirmi dei ricordi con i miei amici."
...non potevo certo dirle che mi avrei scorrazzato per locali e discoteche con le amiche per tutto il tempo!
Hanabi: "Mamma sono davvero dispiaciuta e mi mancherete anche voi, ma dammi un po' di fiducia per favore...
Prometto che vi chiamerò tutti i giorni, seguirò le mie lezioni di pianoforte e studierò per l'ultimo trimestre"
Mia madre sprofondò nella poltrona con aria di arresa e una mano sulla fronte.
Mamma: "Faticherò a dormire pensandoti a casa tutta sola. Sei pur sempre la mia piccina,"
Hanabi: "Tranquilla! So gestirmi: pulire, cucinare faro' da sola"
Mamma: "E va bene! Ne parleremo con papà questo fine settimana, appena tornerà ad Osaka."

Raccolsi la borsa della palestra ed uscii di casa.
Mi incamminai verso la fermata dell'autobus immaginando, con aria sognante le feste con gli amici.
Scesi alla seconda fermata, continuando a fantasticare sui miei giorni di libertà e proseguii la mia marcia senza accorgermi che il semaforo era diventato rosso...
Ops! Andai a sbattere contro qualcuno:
"Mi... mi scusi! Non l'ho vista!" - balbettai dall'imbarazzo.
Un uomo occidentale, alto, col cappello alla Borsalino, mi guardò torvo senza dire nulla.
Aveva due occhi color ghiaccio stupendi!
Abbassai lo sguardo imbarazzata e al semaforo verde attraversai la strada, poi lo persi di vista tra la folla.
Appena entrai negli spogliatoi della palestra, trovai Camille ad aspettarmi per la lezione di acquagym.
Hanabi: "Come stai tesoro? Io ho una bella notizia! Ho parlato con mia madre a proposito del viaggio in Italia"
Camille: "Ah! Quindi anche quest'anno mi lascerai da sola?"
Hanabi: "No cara! Quest'anno ho vinto io il braccio di ferro! " - Le diedi un bacio sulla guancia – "Ci sono altissime probabilità che resterò a casa!!!
Potremmo fare un planning e organizzare le uscite, voglio fare tardi tutte le sere, questa volta ci divertiremo!"
Camille: "Fantastico! Dovremmo confrontarci coi ragazzi, vorrei un Capodanno bollente!"
Hanabi: " Ecco! Io penso a te e tu pensi già a scopare! Grazie!"

Uscite dalla palestra passammo dal Norn, il nostro disco-pub preferito.
Ordinai un succo d'arancia rossa e un caffè e Camille un panino all'uovo con verdure.
Camille: "Perché non mangi niente? Sei a dieta?"
Hanabi: "Per oggi resto leggera , preferisco mangiare tutto quello che mi madre preparerà per cena, è già abbastanza nervosa per via delle vacanze invernali."
Camille: "Sabato ci ritroveremo tutti qui per le 19:00, tu ci sarai?"
Hanabi: "Certamente!"

In procinto di avviarci verso l'uscita, passammo davanti a un tavolo di tizi in giacca e cravatta e riconobbi tra loro lo sconosciuto del semaforo. Per pochi secondi i nostri sguardi si incrociarono e non potei fare a meno di essere inghiottita ancora una volta dai suoi occhi color ghiaccio.


Qualche giorno dopo...

Arrivammo tardi al Norn e come al solito per colpa di Camille, era la solita ritardataria.
Raggiungemmo i nostri amici sui divanetti. Alcuni ragazzi della compagnia erano iscritti al nostro liceo, li avevo battezzati ' le fighette dell'istituto', perché indossavano sempre abiti firmati e se la tiravano peggio che le ragazze, poi c'erano i vicini di casa, il gruppetto del quartiere coi quali ero cresciuta, tra cui Daniel, Tommy e Camille.
Daniel, era il ragazzo di Camille, stavano già assieme da due anni, lui aveva un fisico atletico e si dava un sacco di arie,  basta dire che al primo anno si era già scopato mezzo liceo!
Gareggiava nella stessa federazione agonistica di Tommy, quell'anno lui e il mio ragazzo furono selezionati per partecipare alle nazionali.
Tom era il mio vicino di casa, bello, atletico, socievole, amante del nuoto e part time lavorava come istruttore nella mia palestra, ma era anche il mio primo amore.
Fin da piccola avevo una sorta di venerazione per lui, nonostante avesse solo due anni più di me, lo vedevo come il ragazzino più bello e irraggiungibile al mondo, tutt'oggi è molto carino e circondato da un sacco di ragazze, ma ora è sopratutto mio!

Polyamory 2 - HannabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora