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🎹RICHARD E KAMERON🎹

RICHARD

Kameron: "Ciao Richy! Come stai?"
Richard: "Ciao! Stavo ancora lavorando, ho il pavimento sommerso dalla carta. Il mio produttore mi mette pressione, devo chiudere una composizione per una colonna sonora cinematografica, ma non riesco, perdo continuamente la concentrazione"
Kameron: "Come mai?"
Richard: "È la stagione, le giornate si accorciano, le ore di luce diminuiscono e io mi deprimo. Sto dormendo poco, sono stressato e non trovo ispirazione a sufficienza..."
Kameron: "Per te la mancanza di sonno è il primo segnale, sei sovraccarico e pieno di scadenze. Prendila più easy!"
Richard: "Devo chiudere alcuni progetti prenatalizi, è il periodo che non mi consente di rallentare"
Kameron: "Capisco, ma non a discapito delle ore di riposo e un minimo di svago, hai bisogno di respirare. Da quanto tempo non usciamo a divertirci?"
Richard: "Lo so, mi sto facendo prendere dallo sconforto"
Kameron: "Ric, per il tuo bene, non voglio vederti depresso come due anni fa"
Richard:"Lo so, credimi. Come va il tuo tempo libero? Chi era la ragazza dell'altra sera?"
Kameron: "Hanabi? È una giovanissima studente di 17 anni che ho conosciuto per caso in un locale a Dotombori. È molto giovane e molto bella,vero?"
Richard: "Mmh! Ho capito"
Kameron: "Cosa?"
Richard: "Che ti piace! Comincerai a uscire con lei e ti darai alla macchia per un po'. Fammelo sapere prima, cosicché possa trovare qualcos'altro che mi tenga impegnato"
Kameron: "Che risposta è? L'ho appena conosciuta, non ci stiamo sposando!"
Richard: "Mh...Sei innamorato?"
Kameron: "Richy, sono sempre qui con te, non cambierà nulla! Non parliamone al telefono, dammi un'oretta e sono da te"
Richard: "Ok, ti aspetto"

Gli aprii il cancello del garage e lo aspettai alla porta. Uscì dal l'ascensore portando con sè la valigetta del lavoro e un porta abiti, questo voleva dire che sarebbe rimasto a dormire con me, ma anche che mi aspettava una bella ramanzina.
Richard: "Ne deduco che mi tirerai un pippone gigante sul senso della vita e l'energia cosmica"
Kameron: "La finisci di fare i capricci?"
Richard: "Non lo so, ci devo pensare..."
Kameron: "Vado di là a lasciare la mia roba, quando torno voglio vedere quel tappeto di cartacce in un sacchetto!"
Raccattai i fogli e li buttai in pattumiera, poi andai in cucina per prepararmi un caffè.
Kameron mi raggiunse con le mani sui fianchi e mi squadrò' dalla testa ai piedi.
Effettivamente ero scalzo, indossavo i pantaloni di una tuta, una t-shirt stropicciata e avevo anche la barba incolta...
Richard: "Sono da buttare?"
Kameron: "Adesso ti sistemo io! Innanzi tutto a quest'ora della notte scordati la caffeina!" - e spense la macchina del caffè.
Si tolse la cravatta, la camicia e le lanciò su una sedia.
Richard: "Fa pure come fossi a casa tua, eh!"
Kameron: "Sì... e stò per farmi una doccia con te, nel tuo bagno"
Venne verso di me col suo passo deciso, guardandomi con quegli occhi felini e il sorrisetto malizioso, mi prese per il polso e mi trascinò in camera da letto, dove finalmente mi abbracciò,
Kameron: "Devi stare sereno! Ci siamo promessi di esserci sempre l'uno per l'altro, tutte le difficoltà e le scelte del passato ci hanno fortificato e sarà lo stesso per il nostro futuro, io non andrò da nessuna parte senza di te, ok?"
Richard: "Sì, è ok"
Kameron: "Lascia fare al tuo fratellone"
Si spogliò e poi mi sfilò la maglietta e la tuta, lasciando cadere i miei vestiti sopra i suoi in un mucchio sul tappeto.
Kameron: "Vieni, piccolo trasandato!"
Entrammo in doccia; i miei occhi percorsero il suo corpo nudo: buttò indietro la testa sotto il getto d'acqua, chiuse gli occhi e aprì leggermente la bocca.
La schiuma dello shampoo scivolò via dai suoi capelli lucidi e scese lungo la sua schiena, giù fino all'incavo del suo sedere perfetto.
Avrei voluto prenderlo da dietro e scoparlo fino allo sfinimento.
Non si rendeva conto quanto riusciva ad essere sexy?
Mi girai verso le piastrelle dandogli le spalle, le sue braccia mi avvolsero, il suo petto premette contro la mia schiena.
Richard: "Kam, toccami!" - lo pregai -
Mi insaponò il collo, mi massaggiò il petto, il ventre, prese un'altra piccola quantità di doccia schiuma prima di avvolgere le mani lubrificate intorno al mio sesso, con la mia mano sopra la sua, lo strinsi di  più attorno al mio pene per invitarlo ad essere più energico, più ardente.
Volevo trasmettergli tutta la mia tensione, la mia brama.
Richard: "Ooh... Che bello! Fammi venire..."
Kameron: "Sì...urla, sfogati! Mi piaci quando sei così osceno!" – Mi sibilò nell'orecchio.
Richard: "Ooh! Sì cazzo...Mmmh!"
Kameron: "Bravo! Goditi questo momento, è tutto per te."
Mi leccò il collo e venni tra le sue mani. Finita la doccia mi sentì più leggero e soddisfatto.
Lo aiutai a infilarsi l'accappatoio e lo strinsi tra le mie braccia.
Lo baciai su quel lembo di pelle scoperto tra le due clavicole, il suo corpo emanava calore.
Gli asciugai i capelli col phone, passando le dita tra quei fili di seta dorati.
Richard: "Kameron ti voglio bene, ti sono grato per tutto quello che fai per me."
Kameron: "Tutto per il mio piccolo Richard" – Mi baciò il palmo della mano- "Anche se potresti scoparti qualche groupie in più e deprimerti un po' meno" - disse sarcastico.
Richard: "Cazzone! E' un momento no, ci esco solo se sanno fare dei bei pompini"
Kameron: "Meglio che ammazzarsi di lavoro! Punto la sveglia alle 7:00. Dovresti cercare di dormire almeno sei ore per notte, il sonno è molto importante"
Indossammo i pigiama e ci infilammo sotto il piumone, appoggiai la fronte contro la sua spalla, in quella posizione potevo sentire il suo respiro e caddi in un sonno profondo.

KAMERON

La madre di Richard era una musicista, soffriva di depressione, si tolse la vita quando lui era ancora molto piccolo.
I suoi genitori non si resero conto di quanto i loro gesti influivano sulla crescita del foglio, se fossero intervenuti prima a gestire l'emotività di Richard forse sarebbe stato meno vulnerabile.
I nostri padri sono ricercatori scientifici, il lavoro li portava spesso a lasciare la Francia e viaggiare ovunque nel mondo.
Quando si assentavano per lungo tempo, cioè per quasi ¾ dell'anno, lui veniva con la sua tata a casa mia.
In Richard sono rimasti la passione per la musica e una voragine di solitudine da lato materno da nutrire in continuazione con amore.
La nostra amicizia ha superato varchi spaziotemporali, da bimbi ad adolescenti, dalla scuola materna al liceo a Marsiglia, dall'Università in Inghilterra al mio lavoro in Giappone.
Non so quanto questo legame potesse essere tossico per l'uno o per l'altro, ma di fatto la nostra co-esistenza era imprescindibile, io non potevo vivere lontano da lui, quanto lui non poteva vivere senza di me.
Eravamo in età da matrimonio, o per lo meno, per quelli che avevano il tempo di crearsi una famiglia, non mi interessava restare scapolo e compresi che questa possibilità lo destabilizzava.

Mi svegliai con una sua gamba sopra le mie e solo metà cuscino, l'altra metà era occupata dalla sua testa, sarebbe stato capace di dormire appiccicato a me anche in un letto a 8 piazze!
Con molta attenzione per non svegliarlo, feci il giro del letto e mi stesi al suo posto.
Richard: "Dove vai?"
Kameron: "Mah!"
Come se ne era accorto?
Richard: "Sento freddo, torna qui ad abbracciarmi!"
Kameron: "Eh va bene! Ma non schiacciarmi, vorrei dormire comodo anch'io"
Richard: "Oui mon trèsor!"

La mattina seguente Aina, la governante, ci aveva preparato la colazione.
Aina cameriera coreana, dolce, buffa, un po' attempata che avevamo assunto appena arrivati in Giappone.
Ci chiamava rispettosamente Signorino Richard e Signorino Kameron, ci aveva salvato da morte certa, in quanto Richard, non sapendo ne cucinare ne parlare una parola di Giapponese, quando andava a far la spesa, tornava a casa con alimenti dall'aspetto e dai sapori improbabili che bo? Non capivamo se andavano cotti, crudi o direttamente in pattumiera!
I primi tempi fu divertente e drammatico contemporaneamente convincerla che non eravamo una coppia gay, perché ci vedeva condividere lo stesso appartamento e la stessa camera, comprese col tempo che la situazione era solo di circostanza quando mi trasferii a Osaka Bay e l'appartamento di Richard cominciò con l'andirivieni di ragazze.

Kameron: "Ohayo Aina, bonjour Richy!"
Richard: "'Jour a toi! Avez-vous bien dormi?"
Kameron: "Sì, profondamente? E tu? Il servizietto di ieri sera ti ha rilassato?"- Dissi beffardo!
Richard: "Sì, un servizio davvero efficace! Oggi mi sento meglio, più produttivo, mi farò la barba e mi metterò subito al lavoro"
Kameron: "Ti andrebbe di uscire con Hanabi?"
Richard: "Va bene, secondo te che tipo di ragazza è? Le piace la discoteca? È da locale per scambisti? Da anale?" - Polemizzo' stizzito,
Kameron; "Non intendevo quello. Anche lei studia musica, è bella, altruista e solare.
Sono convinto che ti piacerà!"
Richard: "Grazie, non ho bisogno di una ragazza, mi bastano un autografo e un sorriso per portarmele a letto tutte"
Kameron: "Dai Richy, sono stanco delle solite avventure, ho bisogno di sostanza, tu no??"
Richard: "Fa come ti pare, non capisco a cosa ti serva il mio consenso!" - Continuò irritato,
Kameron; "Parlo seriamente, ti stò chiedendo di più, altrimenti continueremo a vivere separati. Cerca di ascoltarmi quando ti parlo!"
Richard restò immobile scrutando il mio volto per qualche secondo.
Richard: "Stai cercando una donna per entrambe?"
Kameron: "Certo che è per noi! Se piace a me ma a te no, è un dramma, se invece dovessimo trovare quella giusta per entrambe? Sono un ricercatore, no? Sperimentiamo! "
Richard si illuminò prima in un sorriso e poi nascose il volto con le mani.
Richard: "Kam sei completamente pazzo, ma io ti adoro!"
Kameron: "Quando ho sentito che  parlava di pianoforte e violino con la sua amica, ho avuto una specie di folgorazione e ho pensato a noi.
È giovane e molto bella, sessualmente appetibile e anche se non ha ancora esperienza, proprio per questo potrebbe essere divertente insegnarle un sacco di cosine...tu sei bravo in questo, no?"
Richard: "Quando hai intenzione di rivederla?"
Kameron: "Ho pensato di auto invitarci il prossimo sabato, potemmo incontrarci nel pomeriggio, bere qualcosa e poi fermarci per cena.
Mi ha detto testualmente: 'chissà com'è casa sua, piena di vinili, premi, forse un pianoforte magico... era esaltatissima!"
Richard: "Ahahah...che carina! D'accordo. Per l'occasione ordinerò ad Aina di preparare una cena di specialità francesi"
Kameron: "Ottimo! E' così che ti voglio, entusiasta!
Finì di sorseggiare il mio caffè ed uscii per andare in laboratorio.

Polyamory 2 - HannabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora