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TOMMY

Domenica mattina, il primo pensiero fu farmi carina per andare da Tom.
La sera prima era di turno in palestra e avevo tanta voglia di rivederlo.
Tom: "Pronto?"
Hanabi: "Buongiorno! Mi piacerebbe fare colazione all'Avorio Pancake?"
Tom: "Idea carina! Ti aspetto a casa mia e andiamo in centro"
Hanabi: "Finisco di vestirmi e arrivo, dammi mezz'oretta."
Rispose al citofono con voce bassa e roca, pensai fosse rimasto addormentato.
Tom: "Presa!" - 
Si era nascosto dietro la porta e appena varcai l'ingresso mi colse di sorpresa catturandomi  i fianchi.
Hanabi: "Aaah! ...che spavento! Perché sei ancora in accappatoio? Muoviti!"
Tom: "Sono da solo, potremmo approfittarne!"
Hanabi: "Mascalzone! Allora era un imboscata premeditata!"
Tom: "Ebbene si! Allora vuoi salire o vuoi che ti scopo qui all'ingresso?"
In tutta risposta calciai via le scarpe e mi tolsi velocemente il cappotto.
Lo distrassi con un bacio per slacciargli la cintura dell'accappatoio e poi scappai di corsa sulle scale... "Prendimi se ci riesci!"
Tom: "Dove scappi con quel gonnellino? Ti si vede tutto!"
Mi buttai sul letto e gli lanciai addosso i cuscini.
Tom si appoggiò allo stipite della porta e l'accappatoio si aprì mostrando i suoi gioielli,
Tom: "Allora, vedi qualcosa che ti piace?"
Cielo! Mi piaceva da impazzire il suo forgiato dalla palestra! Mi appoggiai sui gomiti e aprii un po' le gambe,
Hanabi: "E tu? Vedi qualcosa che ti piace?"
Tom: "Sei ancora troppo vestita!"
Slacciai i bottoni del maglioncino uno dopo l'altro e lo feci scivolare lungo le braccia.
Alzai un lembo della gonna per togliere le calze e poi mi liberai del reggiseno per mostrandogli il mio seno nudo.
Lanciò l'accappatoio sulla scrivania e si chinò sul letto per sfilarmi le mutandine.
Tom:"Avevo proprio voglia di averti qui con me, così, nuda"
Mi massaggiò un seno e lo sollevò nel palmo per leccarmi un capezzolo, succhio' un lembo di pelle nella parte inferiore e io mi lasciai scappare un gemito.
Si sdraiò su di me, potevo sentire tutto il suo peso, il suo profumo, la pelle calda dei suoi fianchi in mezzo alle mie gambe.
Mi leccò il collo fino alla clavicola, mi baciò lo stomaco, poi scese lentamente verso la pancia lasciando una scia di morsi leggeri lungo il tragitto fino all'ombelico.
Solleticò con la punta del naso l'interno delle cosce e si inginocchiò tra le mie gambe.
Avevo indossato un completino in pizzo, apposta per sedurlo, speravo di avere l'occasione di fare sesso,  avevamo entrambe voglia di fare l'amore, quando ammise di desiderarmi nuda nel suo letto, sentii il cuore accelerare il battito!
Abbracciò le mie cosce e avvicinò il viso al mio inguine, sentii il fiato caldo soffiare sulla mia apertura, il naso inalare il mio odore e  la punta umida della lingua incunearsi nella mia pelle bagnata.
Tom: "Voglio mangiartela tutta",
gli sorrisi: "Lo vorrei anch'io!"
Mi guardo' attraverso le lunghe ciglia scure, mentre col polpastrello del dito medio stuzzicava il clitoride.
Emisi piccoli gemiti per fargli sentire che non desideravo altro che averlo in questo modo.
Sapeva benissimo quando leccare o succhiare il clitoride, era perfetto!
Affondai la mano tra i suoi capelli quando sentii che stavo per venire:
"Tommy... Ooh Tommy!" venni sulla sua lingua.
Mi alzai in ginocchio e lo baciai.
Tom: "Adoro come sussurri il mio nome mentre vieni. Solo tu mi chiami ancora Tommy, come quando eravamo piccoli".
Si sedette sul letto con la schiena contro la parete: "Ora vieni qua!".
Mi misi a quattro zampe su di lui, con una mano mi appoggiai alla sua coscia e con l'altra glie lo presi in mano.
Passai la lingua su tutta la sua lunghezza, lunghe carezze, su e giù tendendolo con fermezza.
Le sue mani, calde e leggere, mi spostarono con gentilezza una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi accarezzarono la nuca, la schiena, per farmi sentire rilassata e incoraggiarmi nei movimenti giusti.
I suoi gemiti riempirono la stanza,
Tom: "Siii...continua così... Ci sono quasi...", aumentai la velocità, sentì il suo fallo gonfiarsi tra le labbra e la sua mano spingere giù la testa imprecando : "Oddio!" .
Infilò il preservativo e  si sdraiò supino: "Vieni sopra".
Mi sentivo ultra eccitata e la mia vagina lo avvolse con estrema facilità, adattandosi velocemente alle dimensioni della sua carne.
Iniziai con movimenti lenti e circolari assecondando il ritmo che incitava lui tenendomi per le natiche.
Il suo respiro si fece sempre più corto per l'eccitazione: "Mmh... sei fradicia! Voltati!"
Gli diedi le spalle e mi cinse i fianchi per darmi il tempo,
Tom: "Hana sono al limite... vai più veloce" – "Anch'io...quando vuoi" - sfregai i nostri bacini sempre più veemente, fin quando i nostri orgasmi arrivarono a travolgerci.
Hanabi: "Vado a darmi una rinfrescata  e mi vesto per uscire"
Tom: "Fai prima tu, io credo di aver bisogno di un'altra doccia!"
Il momento dell'amplesso era sempre molto intenso e un po' troppo sbrigativo, anche se non mi ero mai lamentata di quelle 'sveltine' poiché Tom era stato la mia prima volta e l'unico ragazzo con cui avessi mai fatto sesso, ero completamente stracotta e avevo poca esperienza.

Polyamory 2 - HannabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora