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LE LEZIONI DI RICHARD

Richard stava componendo tre musiche per tre scene differenti,  da inserire nella colonna sonora di un film e mi chiese di creare qualcosa con lui.
Hanabi: "Vuoi che provi io? Io che aiuto te? Hahaha! Mi viene da ridere!"
Richard: "Per questo lavoro è necessario, innanzitutto, leggere il copione per conoscerne la storia, poi cogliere lo stato emotivo dei personaggi coinvolti nella scena. Ti leggo la prima scena, vediamo come lavora la tua fantasia e cosa metti sullo spartito"
Hanabi: "Ma parliamo di pochi minuti di un copione che ha già un suo stile."
Richard: "Questo lavoro sembra limitare la libertà di espressione, eppure l'artista allenato di immaginario, può racchiudere in una cornice la sua interpretazione personale, e mettere in musica una scena anche se molto breve."
Lavorammo insieme provando e riprovando su pianoforte a quattro mani, scrivendo nota dopo nota... E la canzona prese vita!
Mai avrei pensato di poter partecipare attivamente a un momento così importante del suo lavoro. Ero solita vederlo sulle riviste patinate in abito classico, le foto di lui tutto serio, stiloso nei suoi completi eleganti, le premiazioni in smoking. Invece il Richard che conoscevo io, quel giorno era lì con me, seduto a un centimetro da me, vestito casual, rilassato, spensierato.
Richard: "Stanca? Facciamo una pausa, sono passate due ore. Ti vedo distratta!"
Hanabi: "Beccata! Ti stavo pensando"
Richard: "Ma sono qui! A cosa pensavi?"
Hanabi: "Che sulle riviste sembri totalmente diverso, in abiti formali, quell'aria austera, serio, tutto contegnoso..."
Richard: "Deve essere così, l'immagine è marketing, l'immagine conta!"
Hanabi: "Per me conta il Richard di oggi, rilassato, felice, in jeans e gli occhialini da secchione!"
Richard: "Grazie per gli occhialini da secchione! Lavorare con te è rilassante, mi piacerebbe se tornassi di nuovo!"
Hanabi: "Piace anche a me, è molto più bello studiare così"
Passò un braccio dietro la mia schiena e mi strinse a se per rubarmi un bacio.
Richard: "Anch'io ti ho pensata. Vieni in cucina, ho preso una cosa che sicuramente ti piacerà..."

Era una scatola con un bigliettino: "Per la mia piccola Cerise", mi aveva comprato un tè Sencha ai fiori di Sakura, col fiore che si apre in tazza.
Hanabi: "Questo è un colpo basso! Ricorderò il nostro bacio ogni volta che berrò qualcosa alla ciliegia"
Richard: "E' proprio quello il mio intento!"
Hanabi: "E invece sai cosa farò ? Il biglietto lo terrò con me, il tè lo lascerò qui, per berlo insieme ogni volta che verrò a trovarti e rivoglio quel bacio ogni volta"
Mi misi in punta di piedi e lo baciai ancora.
Gli occhioni blu di Richard sorrisero, di un sorriso sincero che non gli avevo mai visto, arrossì un po', era bello e tenero!
Pensai di averlo spiazzato, ma lui anche! Non credevo fosse tipo da pensieri romantici.
Finito di bere il nostro tè, provammo l'ultima volta la melodia prima di registrarla su pc.
Richard: "Vieni, ti lascio una copia su scheda SD, la prossima volta che vedrsi Kam fagliela ascoltare"
Entrammo nel suo studio.
La prima volta che ero venuta a casa sua, ero passata dallo studio per andare in bagno, ma ero troppo emozionata per guardarmi intorno. La parte inferiore della libreria conteneva dischi in vinile, nella parte superiore, libri e volumi in Inglese di musica e autori stranieri, una sezione solo in francese, non capivo assolutamente cosa ci fosse scritto...
Richard: "È un enciclopedia di storia della musica Occidentale dell'800 e 900"
Hanabi: "Sai, mi aspettavo una biblioteca enorme"
Richard: "Non potevo portare qui tutto! Tanti vinili e tanti libri li ho a casa, in Francia"
Francia... Ne avevamo parlato ad Halloween, quando avrà finito il tour e gli impegni con la casa discografica tornerà in Francia.
L'Europa è così lontana e costosa! Nei prossimi mesi cercherò di fare più eventi e fiere possibili per mettere da parte i soldi per andarea trovarli.
Richard: "Delusa? Ho dovuto selezionare diverse cose. Ma le più utili le ho con me!"
Se solo Richard avesse potuto leggermi nel pensiero! Avevo appena conosciuto due persone meravigliose e speciali e avevo già paura di perderli.
Hanabi: "Kameron è a Tokyo fino a sabato, non so ancora se riusciremo a venire al tuo concerto per la serata di sabato o di domenica"
Richard: "Tranquilla, mi ha detto che rientrerà al Kensai International prima delle  18:00"
Gli presi le mani e lo inviatai a sedersi sul divanetto dello studio.
Hanabi: "E finito il concerto?"
Richard: "Oui! Si va noi tre a cena!"
Hanabi: " 'Oui '! Sei divertente! Per un giapponese, la lingua francese è melodica, piena di accento, di suoni, sembra una lingua cantata. È perfetta per te!"
Mi abbracciò forte e mi baciò, mi sentì inghiottita in un vortice di emozioni. Le sue mani vagarono tra il tessuto dei collant e la mia gonna.
Richard: "Hai un buon odore... sei morbida... e sei così carina! Mi ecciti!"
Hanabi: "Non dovrebbero accadere cose del genere tra allievi e insegnanti"
Richard: "Sono un musicista non un docente e sei a casa mia, di un tuo amico."
Hanabi: " Già, l'amico del mio ragazzo"
Richard: "Il quale ti ha autorizzato ad uscire con me perché potremmo trovarci bene, e io con te ci sto benissimo!"
Mi spinse all'indietro facendomi stendere sul divano e si sdraiò su di me strusciando il suo pacco in mezzo alle mie gambe.
Hanabi: "Aspetta! Devo respirare, mi devo calmare. Richard se dovesse accadere qualcosa mi sentirei in colpa, aspettiamo che ci sia anche Kameron per fare... cioè, per andare oltre"
Mi prese un mano e l'appoggio' su i sui suoi pantaloni. Aveva un erezione!
Richard: "E non ti senti in colpa a lasciarmi così ? Toccami Cerise! Donami sollievo, ce lo meritiamo dopo aver lavorato con tanto zelo!"
Hanabi: "Solo un po' di petting. Promettiamo: niente Kam niente sesso"

Mi prese per mano e attraverso una rampa i scale mi condusse nella penthouse. Entrammo in  una stanza che sembra una via di mezzo tra un salotto e un bagno, accanto alle finestre a tutta altezza c'erano solo un divanetto e una Iacuzzi.
Aprì l' acqua e ci spogliammo restando in intimo, abbracciati ad ammirare il tramonto sullo skyline.
Hanabi: "Che vista magnifica! È qui che porti le ballerine di Dotombori?"
Richard: "No, quelle lavorano nei night club, in casa mia entrano solo gli amici e le persone speciali."
Mi sentii a disagio in mutande tra le braccia del mio Idol quasi nudo, iniziai a tremare...
Richard: "Stai tremando,  hai freddo? Mi dispiace, la vasca è quasi pronta"
Hanabi: "No, non è per quello, è che tu mi metti soggezione! Hai della musica? Mi rilasserebbe! "
Richard: "Oui madamemoiselle! Volevo solo coccolarti un po', non volevo metterti in imbarazzo.
Mi levai reggiseno e perizoma ed entrai in vasca, Richard sorrise come un bimbo davanti una montagna di caramelle, mi aggrappai ai suoi fianchi e mi lasciai galleggiare nell'acqua dentro il suo abbraccio.
Accarezzò la schiena con delicatezza, mi baciò con gentilezza, i suoi occhi blu brillavano di felicità.
Ci stringemmo, ci toccammo, pelle contro pelle. Le sue mani mi cercavano, esploravano, si infilavano dentro la mia carne.
Sentivo la sua erezioni in mezzo alle gambe, la presi tra le mani e la massaggiai, divenne sempre più duro e grosso, con la sua guancia sulla mia potevo sentire i nostri respiri ansanti.
Hanabi: "Ancora!"
Richard: "Ancora cosa?"
Hanabi: "Le tue mani"
Richard: "Allora chiedimelo: per favore Richard voglio ancora sentire le tue dita dentro di me"
Hanabi: "Per favore Richard voglio sentire le tue dita ancora più infondo"
Richard: "Dove? Qui?"
Hanabi: "Sì, sì... esattamente lì!"
Era un tormento misto godimento, era quel punto preciso che mi faceva venir voglia di urlare, piangere e sciogliermi tutto di un fiato.
Richard: "Non sento più la tua voce" E si fermò.
Hanabi: "No, non smettere!"
Richard: "Supplicami allora, voglio sentire la tua voce implorare"
Hanabi: "Ti prego Richard, ho bisogno di sentirti nel mio addome, per favore!"
Le sue dita da pianista delicate e affusolate mi esplorarono insistentemente e non riuscì a smettere di gemere, mi fece perdere il controllo.
Richard: " Vuoi venire così?"
Hanabi: "Sì ti prego, fammi venire con le tue mani!"
Sentire le mie preghiere gli fece scattare la libido, mentre continuava a giocare nella mia fessura, si masturbava contro la mia schiena.
Richard: "Sto' per venire anch'io..."
Hanabi: "Aspetta un secondo..."
Gli sorrisi mentre mi inginocchiai davanti a lui, avvolsi la mia mano intorno la sua continuando a massaggiarlo e tirai fuori la lingua. Sbarrò gli occhi un attimo sorpreso, poi mi accarezzò il viso e il collo e il suo seme sgorgò sul mio seno,
Richard: "Ah cerise, sei favolosa!"
Mi sciacquai nella vasca e lo abbracciai stringendolo teneramente per un finale bellissimo.
Hanabi: "Adesso sono un po' stanca!"
Richard: "Guarda, il sole è calato e si è fatto buio, fuori fa freddo e sono quasi le sette. Ti riaccompagno a casa"
Hanabi: "Non disturbarti, torno in metropolitana, tu devi lavorare..."
Richard: "Non se ne parla, da ora in poi non ti voglio in giro da sola dopo le 18,00, sopratutto con questo buio, ti porterò a casa io"
Fu pazzesco! Aprì il garage e mi trovai davanti agli occhi una Lambo color bronzo metallizzato,  aprii la portiera del guidatore e allacciai la cintura, Richard accese il motore e in rombo possente come un ruggito, carico dì elettricità come un tuono mi fece sussultare.
Hanabi: "Wow! Questo sì che è un motore arrabbiato! Ho sentito le vibrazioni fin nelle ossa!"
Oddio! Non vedevo l'ora di raccontare a Camy di quella giornata incredibile! Avevo il culo appoggiato nella Lambo di Richard Bonnet mentre mi  riaccompagnava a casa dopo averlo fatto venire nella sua vasca idromassaggio!!!
Quando arrivammo davanti casa mia, mi diede il suo biglietto da visita,
Richard: "Sono i miei numeri personali, c'è anche quello di casa mia. Inventa una scusa coi tuoi per sabato sera, te lo dico adesso, non ti lasceremo più tornare a casa!"

Polyamory 2 - HannabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora