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SALA REGISTRAZIONE,
IL MIO PRIMO ALBUM


Mi recai in sala di registrazione alla Bonnet Music Publishing, la Editing major di Richard.
Michael, il produttore artistico, mi aveva affiancato per una settimana in sala prove, invece a capo della registrazione per l'album c'è Richard come editore seguito da tutto il suo staff: direttore editing, ingegnere del suono, capo mastering tecnici e una simpatica microfonista sempre vestita da lolita.
Insomma, quel giorno la sala di regia era affollata e un esercito di orecchie tese stava ascoltando l'incisione delle mie tracce.
Richard: "Molto bene ragazzi. Proseguiamo con le altre tracce dopo pranzo". Il team lasciò le sale si riversò all'uscita. Richard maneggiò sul computer e mi raggiunse.
Hanabi: "Dove vai di solito per pranzo?"
Richard: "Solitamente con Michael, ma non oggi."
Chiuse la porta della sala registrazione alle sue spalle.
Richard: "Vedi questo telecomando? Accende quella telecamera a circuito chiuso. Perché se succede qualcosa solo io e la sicurezza possiamo accedere ai filmati. E sto registrando dalla sala regia il nostro audio. "
Hanabi: "Vuoi giocare? E se tornasse qualcuno?"
Richard: "Gli uffici sono chiusi per la pausa, ho avvisato Michael, abbiamo un ora. Ma mi basteranno venti minuti per registrare le tue grida"
Hanabi: "Non riesci a fare a meno di sorprendermi"
Richard: "Non riesco a fare a meno di farti mia"
Mi fece stendere sul pianoforte, mi legò i polsi sopra la testa con i cavi delle cuffie, divaricò le mie gambe e le accarezzò salendo verso l'inguine, poi avvicina la bocca al cavallo delle collant, le afferrò tra i denti e le strappò!
Hanabi: "Oh no! Le calze!"
Richard: "Dettagli ingombranti ... come anche queste mutandine!"
Hanabi: "No per favore. Non anche quelle!"
Afferrò il pizzo tra le dita e strappò il tessuto.
Hanabi: "Selvaggio!" - Urlai!
Affondò il suo viso tra le mie gambe. Percepii il suo testosterone nell'aria, il calore delle sue guance tra le mie cosce, il fiato caldo contro il mio sesso e i suoi versi famelici mentre mi leccava tra le pieghe.
Hanabi: "Ah Richard!" - Ansimai.
Ticchettò il clitoride con la lingua e infilò due dita dentro sollecitando ogni punto della mia vagina,
Richard: "Straordinario quanto ti bagni! Quando ti massaggio così vai in fiamme, vero?"
Continuò a leccare e succhiare,
Hanabi: "Oddio! Oh Richard ti prego! Non voglio venire così, non sei ancora entrato dentro di me"
Richard: "Cerise, sei impaziente?! Se avessimo più tempo mi divertirei a tenerti sul filo del rasoio!"
Mi mise in ginocchio sullo sgabello del pianoforte, i polsi legati appoggiati al coperchio della tastiera. Sollevò la gonna sulla schiena e dopo aver liberato il suo fallo, lo sfregò sulla mia intimità prima di affondare con un colpo di bacino deciso.
Hanabi: "Aah!" - Mormorai con sollievo.
Richard: "Ripeti, non sento la tua voce!" - Mi sculacciò.
Hanabi: "Mmh! È un sollievo, così mi piace!"
Richard: "Cerise è divertente vedere quanto ti piacciono i miei giochi, ti voglio sempre così abbandonata a me, piegata al mio volere, mi eccita tantissimo!"
Hanabi: "Richard, non c'è niente di più bello che affidarmi totalmente a te."
Richard: "Brava bimba!"
Non riuscì più a trattenermi, mi lasciai andare sotto i suoi colpi, lasciai andare la mia voce, le mie inibizioni.
Usciva ed entrava facendomi urlare! Guardai oltre la mia spalla ed era bellissimo, la mascella contratta, la testa buttata all' indietro e ansimava respirando pesantemente dal naso con dei versi animaleschi, le sue mani stringevano le mie natiche che sbattevano contro il suo bacino. Riportai lo sguardo davanti a me e vidi il nostro riflesso contro il vetro della sala di regia.
Hanabi: "Richard!"
Richard: "Mh?"
Hanabi: "Siamo bellissimi! Guarda... Ah!"
Mi sollevò contro la porta dello studio, mi penetro' di nuovo. Mi sbatté come una furia, urlammo insieme dal piacere: "Aaah! Sì, ahi! Ah! Oddio che bello! Sto' venendo!".
Mi sciolsi nell'orgasmo. Appena mi riappoggiò per terra e con una mano sulla testa mi fece inginocchiare:
Richard: "Tieni piccola golosa!"
Me lo appoggiò sulla lingua, restai a bocca aperta e venne, quattro fiotti abbondanti di seme che feci fatica a deglutire.
Richard: "Wow! Ho fatto un video con la mia ragazza!"
Spense la telecamera, dalla sala di regia ritirò una scheda dal circuito video e una Sd dal computer, mi prese per mano e mi portò nel suo ufficio, chiuse a chiave e mi porse un sacchettino.
Hanabi: "Parigine e slip?! Allora era tutto premeditato e ti sei anche organizzato bene!"
Mi guardò con un risolino alzando le spalle... certo! Dovevo aspettarmelo!
Richard: "Pronto, Noriko? Buongiorno. Per favore ordina due take away sgombro, nori e wakamane e portarmeli in ufficio. Grazie."
Noriko (la receptionist): "Sì signor Bonnet"
Hanabi: "Potresti verificare che le schede siano quelle corrette...?"
Richard: "Vediamo la scheda della videocamera: oui, siamo decisamente noi, è quella giusta! La Sd Audio? Oh no! Non ha registrato nulla! Dobbiamo rifarlo!"
Hanabi: "COSAA?!"
Richard: "Ahahah! Scherzavo! È la tua bellissima voce!"
Mentre Richard andava alla porta a ritirare i bento, esplorai il suo ufficio, era pieno di cornici, diplomi, premi, qualche foto formale. Sulle mensole della libreria c'erano faldoni di documenti, riviste, libri... una foto di due ragazzi in divisa scolastica... Che belli! Ma erano Richard e Kameron da giovani! La divisa scolastica doveva essere quella del loro collegio!
In un angolo della scrivania, dentro una cornice d'argento, c'era la foto di una donna stupenda, signorile, aggraziata, con un sorriso dolce... aveva i capelli lunghi bruni, pelle chiara, occhi grandi blu bellissimi e teneva in braccio un bimbo con la carnagione bianca, occhioni azzurri, labbra rosee, è bello come una bambola di porcellana, era lui, il mio Richard con la sua mamma! Un colpo di tosse alle mie spalle mi fece sussultare.
Richard: "Sì, è Lei"
Corsi immediatamente a sedermi sulla sedia di fronte alla sua scrivania.
Hanabi: "Chiedo scusa" - Sono imbarazzata - "Mi è caduto l'occhio sulle cornici e..."
Richard: "Figurati, non devi scusarti! E' qui apposta! Se fosse stata viva probabilmente questo sarebbe stato anche il suo ufficio, infondo lei era la mia star!"

Polyamory 2 - HannabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora