7. Un affascinante corriere

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Una mattina come tante altre, il giovane ed altrettanto bellissimo Albus prima di dirigersi a lavorare presso il Ministero della Magia come Vice Capo Auror come sempre, decise di aspettare un importante pacco proveniente direttamente da Amazon Magia che sarebbe dovuto arrivare entro una mezz'oretta.

In quell'arco di tempo intanto, Albus si sciacquò la faccia e si lavò meticolosamente i denti per potersi preparare al meglio per quella nuova e lunga giornata lavorativa con al suo fianco Harry, nonché suo Capo.

Nel mentre il giovane si stava mangiando un biscotto inzuppato dentro il suo caffè bollente suonò il campanello di casa ed Albus allora andò ad aprire.

"Sì?"

"Buongiorno, sono il corriere Scorpius Malfoy. Lei invece è il signor Albus Potter?"

"Sono io." Rispose avvicinandosi senza smettere di fissare con assoluta insistenza i suoi occhioni grigi ed altrettanto dolci come il miele. "Piacere Scorpius."

"Piacere mio." Rispose con un sorriso incantevole. "Le ho portato il pacco che ha ordinato: un paio di scarpe Adidas di colore bianco, numero 41, giusto?"

"Esatto. Grazie mille."

"Si figuri." Sorrise. "Mi serve soltanto una firma qui." Disse per poi indicargli con il dito un punto preciso del foglio che gli stava mostrando.

"Ok."

Detto ciò Albus prese immediatamente in mano la penna e in un attimo fece uno scarabocchio svolazzante ed altrettanto illeggibile che però rappresentava il suo autografo.

"Grazie e arrivederci Albus."

"A lei Scorpius."

Una volta che Potter Junior entrò in casa appoggiò la scatola sul tavolo del salottino attiguo alla sua cucina super tecnologica e si infilò il cappotto per potere uscire dalla dimora in fretta e furia salendo in auto.

A quel punto squillò il suo cellulare.

"Sì papà, dimmi."

"Albus ma hai visto che ore sono?! Dovevi essere qui in ufficio da almeno mezz'ora!"

"Lo so e che ho avuto un contrattempo."

"Un contrattempo? Cioè? Tutto bene?"

"Sì! Adesso non fare il padre ansioso, eh?"

"Ansioso che cosa?! Mi vuoi dire che ti è successo?"

"Ma niente, poi quando arrivo ti spiego!"

"Ti aspetto." Rispose allora l'uomo mostrando da dietro le lenti degli occhiali neri uno sguardo severo. "Non fare tardi."

"Ciao!"

Una volta che Harry riattaccò il telefono, qualcuno si avvicinò a Potter Senior. "Problemi?"

A quel punto Harry alzò immediatamente gli occhi smeraldo incontrando così lo sguardo grigio e attento di Draco, l'uomo della sua vita che aveva un unico figlio di nome Scorpius che però ancora non conosceva e che conseguentemente non conosceva la sua famiglia dato che Draco ed Harry stavano insieme da pochissimo anche se lavoravano fianco a fianco da anni.

"Sì, cioè no, in realtà non lo so." Sospirò per poi notare il compagno che gli si stava avvicinando. "Era mio figlio e adesso sono molto preoccupato per lui."

"Ma sta venendo qui?"

"Sì, ha detto che arriva subito."

"Dai, vedrai che non è successo nulla. Perché dovrebbe essere accaduto qualcosa di male?"

"Non lo so Dray, ma quando si tratta di Albus parto in quarta! Lui lavora qui, ha un sacco di responsabilità."

"E perché James e Lily no?"

"Sì, sì anche loro e sono molto orgoglioso delle loro vite, ma vedi, Lily è una stilista, mentre James un pasticcere che lavora con il compagno Teddy, quindi il loro lavoro non è pericoloso come il nostro. Nei confronti di Albus sono un tantinello apprensivo."

Draco sorrise.

"Capisco ed è per questo che ti amo tanto Potter. Sei così dolce con i tuoi figli e mi fai letteralmente impazzire quando ti preoccupi per loro e vuoi che tutto vada per il meglio. Sei dannatamente sexy quando lo fai." Disse con un sussurro per poi dargli un bacio che in un attimo divenne bollente ed appassionato.

"Draco..." sospirò nel bacio che aveva incollato le loro labbra rendendole ancora più morbide del solito.

"Mh?"

"Sei bellissimo."

"Anche tu non scherzi piccolo."

Harry rise per poi sospirare nuovamente per il nuovo bacio che Draco gli aveva appena dato che però ad un certo punto purtroppo si interruppe, in quanto qualcuno bussò alla porta.

"Avanti." Rispose allora Harry dopo essersi ricomposto immediatamente, stessa sorte da parte di Draco.

"Ciao papà!"

"Albus!" Rispose Harry avvicinandosi al figlio. "Che è successo tesoro? Perché sei così in ritardo?"

"Ho appena incontrato l'uomo della mia vita." Sospirò. "È un corriere bellissimo e si chiama Scorpius."

Dopo quelle parole Draco ed Harry si guardarono attentamente e con uno sguardo piuttosto serio e decisamente sgranato rimasero completamente senza parole avendo capito perfettamente a chi si riferiva Albus in quel preciso momento.

A sera inoltrata Albus dopo una giornata intensa di lavoro, se ne tornò a casa tirando così fuori dalla tasca la chiave di casa, quando all'improvviso qualcuno di sconosciuto lo attaccò da dietro puntandogli la bacchetta all'altezza della giugulare cercando di spaventarlo il più possibile.

"Fermo dove sei!" Ringhiò la persona proprio dietro. "Non muovere un solo muscolo!"

"Chi sei? E che cosa vuoi?"

"Ti piace Scorpius, eh?! Vi ho visto stamattina!"

Dopo quelle parole Albus sgranò completamente gli occhi color smeraldo identici al padre ripensando alla conversazione avuta con il corriere più bello che avesse mai incontrato.

"Visto in che senso?! Eri qui? Ci hai spiato?"

"Diciamo che è stato un caso." Rispose con rabbia. "Lui stava facendo il suo lavoro, mentre tu lo guardavi dolcemente. Che cosa c'è tra voi?"

"A te che importa?"

"Lui è mio!"

L'assalitore stava per continuare, quando Albus ad un certo punto, usando tutto il coraggio che aveva in corpo e che doveva usare durante quelle situazioni, si girò verso il suo aggressore e in meno di un minuto lo fermò con il proprio corpo ammanettandolo con le manette magiche.

Detto e fatto tutto ciò, Albus lo condusse al Ministero e Draco non appena vide il suo aggressore lo riconobbe immediatamente dato che lo conosceva bene e anche Harry non poteva crederci, ma di chi stiamo parlando?

"Arnold Smith?!"

Dopo quelle parole il giovane, figlio di due noti narcotrafficanti era un ragazzo fissato con Scorpius -che riceveva continui messaggi- che nel frattempo si era invaghito di Albus e scoperta la notizia attraverso i loro padri venne direttamente al Ministero per scusarsi, anche se sapeva perfettamente quanto in realtà non c'entrasse nulla.

Risolto e superato quel momento, nel mentre Arnold stava affrontando le dovute conseguenze, Albus e Scorpius saputo anche dei loro padri ed essendo felici per loro, iniziarono a frequentarsi assiduamente e dopo del tempo in cui si erano conosciuti, intrapresero una relazione andando a convivere a casa del moro che felice della loro storia, si concesse al biondo per la sua prima volta provando emozioni forti e bellissime.

Che cosa poteva esserci di meglio?

Scorbus ~ Storie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora