9. Scambio di valigie

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Una gelida mattina di inizio gennaio, verso la fine delle tanto attese feste natalizie, Scorpius corse in fretta e furia in aeroporto per prendere, o meglio volare verso Manchester per tornare alla vita di tutti i giorni.

Da alcuni anni infatti, il giovane Scorpius frequentava la più grande prestigiosa università dell'immensa città e da quando viveva da solo con due studenti che dividevano la casa con lui, stava benissimo.

"Buongiorno signor Malfoy!"

Appena arrivato davanti al rullo dei bagagli, uno dei poliziotti che controllavano la situazione in aeroporto, gli chiese un documento e grazie a quello venne fatto passare immediatamente.

"Buongiorno a lei signore." Rispose per poi afferrare il suo bagaglio e proseguire verso l'uscita diretta al volatile che lo avrebbe condotto a destinazione.

Una volta arrivato davanti all'aereo, Scorpius mise il proprio trolley in stiva e poi dopo una breve attesa, montò le scalette e prese il suo posto assegnato.

Appena il biondino si sistemò al meglio sul suo sedile, in pochi secondi si allacciò la cintura di sicurezza e nel momento in cui non se lo aspettava per niente, un ragazzo, forse il più bello che avesse mai visto in vita sua, si sedette proprio accanto a lui.

Ma di chi stiamo parlando?

"Posso sedermi qui?"

Appena Scorpius alzò lo sguardo, il suo cuore si fermò completamente: davanti a lui appunto, c'era il ragazzo più bello del mondo intero.

"Certo, fai pure." Disse per poi mordersi il labbro con insistenza ed altrettanta ansia. Oh, Merlino!

"Grazie." Rispose con un sorriso dolce, una cosa che squagliò completamente le budella di Scorpius.

Poteva mai avere un ragazzo qualunque un sorriso così mieloso ed altrettanto bellissimo?

Nel mentre il dolcissimo Scorpius se lo stava chiedendo, all'improvviso sentì, o meglio vide con i suoi occhi che il cellulare del moretto stava squillando e che quest'ultimo dopo aver osservato chi poteva essere, gli aveva riattaccato il telefono in faccia.

"Tutto bene?"

Nel suo tono di voce pareva esserci una piccola e velata nota di fastidio che Albus percepì immediatamente e che al tempo stesso lo lasciò completamento senza parole in quanto non poteva essere vero tutto ciò, non era possibile. Quel bellissimo ed attraente biondo nemmeno lo conosceva!

"Sì, è solo uno scocciatore che mi chiama."

"Blocca il numero, no?"

"Beh, non è così semplice."

"Perché no?"

"Si tratta del mio ex; lui vorrebbe che tornassimo insieme e fin ora non si è mai arreso, ma io non gli ho dato più speranza e non tornerò mai suoi miei passi."

"Com'è finita tra di voi?"

"Mi ha tradito." Dopo quella risposta Scorpius percepì il proprio cuore battere impazzito, nel mentre i pugni delle mani si strinsero senza premeditazione. "E non voglio più parlargli, costi quel che costi."

"Glielo hai detto?"

"Sì, ma non vuole arrendersi ed io sono piuttosto irritato, innervosito."

"Lo credo. Beh, se vuoi posso darti una mano io."

"In che senso una mano?"

"Posso fingermi il tuo ragazzo e dirgli che deve lasciarti in pace una volta per tutte."

Dopo quelle parole Albus arrossì tremendamente, cercando di tapparsi le guance divenute in un secondo piuttosto accaldate, nel mentre il respiro aveva dato forfait.

"Oh, ti ringrazio, ma non credo che ce ne sia davvero bisogno, insomma sono capace anche di difendermi da solo."

"Non ne dubito." Sorrise con aria provocatoria. "Però magari se ci vede insieme, si arrende e ti lascia in pace."

"Va bene grazie, accetto volentieri."

Detto ciò Scorpius annuì felice ed Albus sospirò sommessamente, non sapendo bene che cosa lo stesse aspettando. Ma che cosa accadrà veramente?

Qualche ora più tardi, l'aereo atterrò all'aeroporto di Manchester ed Albus e Scorpius uscirono dal volatile con in mano le loro valigie completamente identiche.

Una volta che i due varcarono la soglia dell'uscita, Albus sbarrò completamente gli occhi verde smeraldo.

"Oddio è qui."

"Stai tranquillo." Rispose Scorpius. "Ci sono io con te."

"Albus!" Disse a quel punto Elvis, l'ex ragazzo. "Ciao, che bello vederti finalmente. Mi sei mancato molto!"

"Vattene Elvis, ti ho già detto che non ti voglio più!"

"Ma io ti amo ancora. È stato un errore e lo sai."

"È finita e mi devi lasciare in pace!"

"No."

"Senti, hai capito quello che ti ha detto? Vattene."

Dopo quelle parole, le parole di Scorpius, il giovane Elvis si ritrovò a fissarlo.

"E tu chi sei?"

"Sono il nuovo ragazzo di Albus. Tutto chiaro?"

"No." Rispose Elvis guardando l'ex sconvolto. "Non può essere vero, non puoi averlo fatto sul serio!"

"E invece sì Elvis!" Urlò a quel punto Albus attirando l'attenzione di alcuni passanti. "Vattene, sparisci dalla mia vita, ok?!"

Detto ciò Elvis scoppiò in lacrime e in un attimo se ne andò via da lì sparendo per sempre dalle loro vite, tanto che Albus con il tempo ringraziò il biondo con il quale nella confusione di quel movimentato giorno, aveva attuato uno scambio di valigie che però era stato subito risolto in quanto entrambi nell'etichetta appesa di lato avevano scritto il loro nome e il loro indirizzo di casa dove i due si incontrarono più volte con la scusa per rivedersi e conoscersi meglio sapendo bene che non poteva andare meglio di così e sancendo l'inizio di una loro relazione che poi con il tempo si trasformò in un vero e duraturo matrimonio.

Scorbus ~ Storie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora