8. Fisioterapia

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"Prego Albus, si accomodi pure!"

Dopo quelle parole, il giovane ragazzo entrò dentro la stanza dove veniva praticata fisioterapia con in mano due stampelle che lo reggevano e gli permettevano di camminare senza cadere.

"Grazie Dean." Rispose allora il moro, figlio di Harry che tempo addietro aveva subito un piccolo incidente domestico cadendo per terra e rompendosi una gamba. "Come stai? Tutto bene?"

"Sì, grazie, direi a meraviglia!"

"A meraviglia?" Domandò Albus con un sorriso dolce, avendo notato lo sguardo decisamente luminoso da parte dell'uomo dalla carnagione scura, coetaneo e molto amico di suo padre. "Come mai? Se posso sapere, ovviamente."

"Seamus, il mio compagno con il quale mi sposerò a breve, ha ottenuto un importante lavoro in America."

"Oh."

"Conseguentemente mi sono fatto trasferire nella stessa città in modo che staremo vicini."

"Sono molto felice per te, per voi. Siete una coppia davvero bella."

"Grazie Albus, sei davvero molto gentile."

"Ma quindi adesso come farò con la fisioterapia?"

"Non preoccuparti Al, da oggi arriverà qui per te un nuovo fisioterapista che ti aiuterà con la riabilitazione e che sa già tutto quello che deve fare con te; l'ho messo al corrente della tua situazione, tranquillo."

"Grazie, grazie davvero."

Nel mentre Dean ed Albus stavano chiacchierando tra di loro, prima che l'ora di allenamento iniziasse, ad un certo punto qualcuno bussò alla porta lentamente.

A quel punto Dean andò immediatamente ad aprire alla porta e con un sorriso fece entrare il nuovo fisioterapista di Albus.

"Oh, eccoti Scorpius, ti stavamo aspettando." Sorrise.

"Buongiorno signor Potter."

Appena Albus vide il giovane Scorpius che esattamente come lui aveva la sua stessa età, le sue guance divennero immediatamente accaldate rosse come un pomodoro.

Il biondo platino dagli occhi grigi come il metallo fuso era davvero bellissimo ed Albus non aveva mai visto in vita sua un esemplare così bello ed altrettanto sexy.

"Buongiorno." Balbettò distogliendo lo sguardo. "Sono felice che sia arrivato... la stavo aspettando."

"Bene." Iniziò allora Dean che aveva già notato i loro sguardi di puro fuoco. "Adesso vado. Buon lavoro!"

"Grazie Dean." Rispose allora Scorpius con uno sguardo decisamente serio e concentrato. "A presto e in bocca al lupo per il tuo futuro con Seamus."

"Grazie caro, beh, anche a te!" Disse per poi fargli l'occhiolino, nel mentre Albus si era sistemato nel lettino e si grattava la testa leggermente imbarazzato.

Una volta rimasti da soli, Scorpius gli sorrise intenerito. "Allora Albus, come ti senti oggi?"

Dopo quella domanda il moretto dallo sguardo verde smeraldo esattamente come Harry alzò gli occhi di scatto in quanto non si aspettava affatto che il biondo gli desse immediatamente del tu.

"Scusami se ti do del tu senza nemmeno conoscerti, è che il lei mi fa sentire piuttosto vecchio." Scherzò. "E poi comunque dalla tua carta d'identità che mi è stata fatta recapitare da Dean ho potuto notare che siamo coetanei. Sarà un piacere lavorare per te!"

"Ti ringrazio."

Detto ciò Scorpius iniziò ad alzare la gamba destra di Albus per fargli fare il primo esercizio in modo che il giovane potesse rimettere lentamente in circolo il sangue e la gambe non formicolasse più.

"Pronto?"

"Ahio!" Gemette il giovane per il modo in cui Scorpius aveva iniziato a mettere in atto le sue competenze. "Oddio, non potevi fare più lentamente?!"

"Hai ragione, scusami, è che a volte bisogna prendere il toro per le corna e quindi agire velocemente."

Albus respirò sommessamente percependo poi il proprio cuore battere impazzito: non era tecnicamente giusto essere assistiti da un ragazzo così dolce, bello ed altrettanto sexy!

"Sarà una dura riabilitazione allora!"

"Perché?" Disse con un finto e dolce sguardo oltraggiato. "Andrà tutto bene, fidati di me tesoro. Ritornerai come nuovo, te lo garantisco io!"

"Grazie." Disse per poi gemere sommessamente dal dolore a causa di una piccola fitta che improvvisamente gli trapassò la coscia destra.

"Tutto bene?!"

"Un dolorino, ma forse è normale, no?"

"Assolutamente."

"Comunque sei molto bravo, davvero."

Scorpius rise. "Amo questo lavoro, ho sudato tanto per superare gli esami e pagarmi gli studi."

"Ah si? E i tuoi genitori? Non ti hanno aiutato?"

"Mia madre è morta quando ero un ragazzino e mio padre invece ha sempre così tanto lavoro che non ha mai tempo. C'è stato per me, ma mi ha lasciato anche molto libero di fare le mie scelte e così quando ho potuto mettere dei soldi da parte, ho fatto dei piccoli sacrifici ed infiniti lavoretti temporanei."

"Capisco." Disse semplicemente sospirando. "Scusami, non volevo impicciarmi dei fatti tuoi."

"Va tutto bene." Disse con un sorriso dolce. "Senti, so che è tutto un po' afferrato, ma quando starai meglio, ecco, mi piacerebbe conoscerti meglio, che cosa ne dici? Ti andrebbe di andare a berci qualcosa?"

Albus deglutì emozionato.

"Dici sul serio?!"

"Sì, perché?" Domandò inarcando un sopracciglio.

"Mi sembra così... incredibile che un ragazzo bello come te, chieda ad un giovane semplice come me di vederci. Non sto sognando, vero?"

"Guarda che la semplicità è tutto, eh? A me piacciono molto gli uomini come te."

A quel punto Albus rise felice ed altrettanto divertito e senza accorgersene la prima ora di riabilitazione passò decisamente in fretta.

Con il tempo Albus ritornò a camminare senza l'uso delle stampelle e grazie all'aiuto del biondo, il moretto riprese in mano la sua vita.

Inoltre Potter permise a Malfoy di conoscersi meglio e senza nemmeno prevederlo, perché fu tutto molto spontaneo, i due andarono a vivere insieme creandosi così una vita dolce ed altrettanto felice.

Scorbus ~ Storie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora