Scorbus ~ Storie

16. Rinchiusi nell'armadio

Una mattina come tante, Albus e Scorpius erano rimasti da soli in casa del biondo platino identico al padre Draco per preparare il loro nuovo esame universitario che prevedeva la loro piena attenzione.

"Non ci capisco più nulla Al." Sospirò affranto per poi sbuffare spazientito. "

A quelle parole Al gli sorrise dolcemente.

"Dai, con calma amore mio. Adesso ripetiamo tutto insieme e ti spiego meglio, ok?!"

Scorpius sorrise. "Grazie."

Nel mentre i due belli ed altrettanto giovani ragazzi stavano ripetendo Storia della magia, ad un certo punto qualcuno suonò con insistenza al campanello.

"Aspettavi qualcuno?" Domandò Albus a Scorpius che lo guardò del tutto sorpreso.

"No." Rispose per poi alzarsi dalla seggiola. "Va beh, andiamo a vedere, magari è importante."

"Ok, vengo con te!" Rispose allora Albus con un sorriso dolce ed innamorato prendendolo per mano, curioso di vedere di chi si poteva trattare.

In quel momento però, Albus e Scorpius non avevano assolutamente idea di ciò che li attendeva.

In un istante infatti entrambi i ragazzi furono trascinati verso un'ala lontana della casa, più precisamente nella stanza da letto di Scorpius che esattamente come il suo Albus non stava capendo che stesse succedendo e come mai, ma soprattutto perché due malviventi con volto coperto da un passamontagna di colore nero erano entrati in casa sua.

"Chi siete?! E che cosa volete da noi?!"

A quel punto uno dei due malviventi lo guardò con aria arrabbiata ed altrettanto nervosa.

"Avete una cosa che ci appartiene, ridatecela!"

"Cosa?!" Urlò a quel punto Albus con fare irritato. "Noi non abbiamo niente che vi appartenga, avete sbagliato persona!"

Dopo quella risposta l'uomo puntò la propria bacchetta sopra la gola di Albus e a quel gesto Scorpius trattenne il respiro per un secondo che però gli sembrò infinito.

"Bugiardi!" Gridò il farabutto con forza spaventando Albus che era più preoccupato per Scorpius che per se stesso in quanto il biondo era molto emotivo. "Avete delle pietre preziose che ci appartengono e noi le rivogliamo, adesso! È un ordine, sono stato chiaro?!"

"Mi dispiace davvero molto per voi." Iniziò allora nuovamente Albus tenendogli testa. "Ma noi non sappiamo proprio di che cosa state parlando, chi diavolo state cercando? Vogliamo i nomi!"

"Harry Potter e Draco Malfoy! Voi però siete i figli, no? Quindi se non ci sono loro, ce la prenderemo con voi e vi possiamo giurare che ve la faremo pagare cara!"

Dopo quelle parole i due ragazzi si guardarono per un attimo ed attentamente non sapendo proprio come comportarsi davanti ad una situazione del genere, fino a che i due ragazzi non vennero da prima imbavagliati con del nastro adesivo di colore giallo per poi essere immediatamente rinchiusi dentro l'armadio dei vestiti di Scorpius stesso.

Una mezz'ora più tardi, dopo che i due protagonisti erano quindi stati rinchiusi, nel mentre la casa era stata messa letteralmente a soqquadro, i due provarono a liberarsi, ma con scarsi risultati.

Per fortuna però, in loro soccorso arrivarono appunto Draco ed Harry che vedendo la casa in disordine assoluto pensarono immediatamente alle conseguenze di qualcosa di grave e con non poche difficoltà liberarono i loro figli che alcune ore dopo, con l'aiuto di alcuni identikit e foto segnaletiche arrivarono all'identità dei due delinquenti arrestandoli così per traffico di smeraldi e pietre preziose che Draco ed Harry avevano con loro per un'indagine delicata che stavano svolgendo su di loro e i due disgraziati ne erano al corrente in quanto li avevano spiati a lungo appostandosi anche sotto casa per spiarli.

Una volta che quella storia ebbe una conclusione, Draco ed Harry si scusarono con i loro figli, sentendosi in colpa per esserci finiti di mezzo, anche se sapevano bene che in realtà i colpevoli erano altri.

A quel punto i loro figli li abbracciarono con forza e i due padri si sentirono felici e decisamente sollevati, promettendo a se stessi di non permettere mai più a nessun altro di mettere in atto una cosa del genere.