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Il giorno dopo Minho si recò a scuola al solito orario, non in anticipo come il giorno precedente. Quella volta non incontrò di nuovo Changbin, passeggiò da solo, silenziosamente, guardando le foglie ondeggiare con il vento e le persone uscire dalle abitazioni. Seoul era sempre così movimentata, tra le persone che camminavano in fretta e furia, le automobili che sfrecciavano, i corrieri che attraversavano strade su strade. Lui avrebbe voluto che il mondo di fermasse per un attimo. Immerso tra i suoi pensieri, il suo sguardo cadde su una persona.

Gli stessi capelli castano scuro, tagliati esattamente in quel modo. Camminava affianco ad altri due ragazzi. Uno era Hyunjin, lo riconosceva dai capelli che gli stavano crescendo. L'altro si girò un attimo verso di loro, scoprendo il suo profilo. Era Felix, il ragazzo australiano.

È lui, vero? Il ragazzo scoiattolo. Jisung. Quello che non la smetteva di fissarmi.

Scrollò le spalle, iniziando a camminare più veloce. Poi, ormai raggiunto il gruppetto, passò vicino al ragazzo, colpendogli non troppo prepotentemente la spalla destra con la sua sinistra. Una volta passato avanti, si girò leggermente verso di lui.

Jisung. Proprio lui.

–Oh, scusa.– disse, continuando poi a camminare velocemente. Entrò a scuola, salendo poi le scale ed entrando nella sua classe.


Più tardi, ancora una volta, arrivò l'ora di pranzo. Minho stava scendendo le scale quando trovò Changbin. Stava parlando con Felix.

Mhm, è strano anche soltanto che lo riesca a capire. Ieri ha fatto chissà quanti errori mentre parlava. Per non parlare di quando diceva le cose in un modo davvero strano..okay, capisco che sia australiano, però non-

Nel frattempo erano arrivati anche Seungmin e Hyunjin. –Pensavo ti fossi perso!– disse Hyunjin a Felix.

–Hey, non sono qua da così poco!–rispose lui.

Okay, forse il suo coreano non è così male. In ogni modo..

Dov'è Jisung?

Minho continuò a scendere le scale, per poi arrivare dai ragazzi.

–Oh c'è anche Minho hyung!– disse Seungmin. Lo osservò per qualche secondo. Seungmin sembrava qualcuno che sarebbe andato molto d'accordo con Jeongin, emanavano la stessa aura di felicità incontrastata. Minho salutò, poi perdendosi nella conversazione che iniziò da lì tra i ragazzi e dimenticandosi di Jisung. Finché non arrivarono in mensa.

–Seungmin, vedi Jisung? Voi?– chiese Hyunjin, dando un'occhiata in giro. –Dovrei fare un salto in classe? Magari è rimasto lì.

Come fanno a non sapere dov'è? Non sono nella stessa classe?

–Era al telefono prima. Penso arriverà.– rispose Seungmin.

In quel momento anche loro si dimenticarono di lui. Andarono a prendere il cibo e poi si sedettero a un altro di quei tavoli da 6 persone, lasciando libero lo stesso posto che Jisung occupava il giorno prima, quello di fronte a Minho. Iniziarono a mangiare, e quando avevano quasi finito Changbin iniziò una conversazione:

–Domani pomeriggio c'è un torneo di calcio. Partecipano anche alcuni ex studenti che erano bravi nel club di calcio gli anni scorsi e che possono venire. Dovrebbe esserci anche Chan hyung, vi va di andarlo a vedere? Potrei presentarlo a te, Felix, anche lui viveva in Australia, andreste d'accordo

–Ah, sì, ne ho sentito parlare da Jeongin. Dovrebbe venire anche lui.– disse Hyunjin.

–Davvero, anche lui dall'Australia?– chiese Felix. Changbin annuì, sorridendogli.

rain | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora