v e n t i t r e

3.4K 232 112
                                    

Un raggio di sole entrava dalla finestra. Minho aprì un occhio lentamente, ritrovandosi abbagliato. Alzò una mano, coprendosi il viso. Poi provò ad alzarsi, ma fu bloccato dal farlo da qualcosa. Aprì meglio gli occhi, guardando davanti a sé Jisung che stava dormendo, con la testa appoggiata sulla sua pancia.

Oh, giusto, sono qui.

Sorrise, guardando Jisung che dormiva. Cercò di spostarlo lentamente, senza farlo svegliare, ma poco dopo lo sentì borbottare.

–Sì, mi alzo mamma, lasciami stare.

–Mamma?– chiese Minho, ridacchiando.

–Mhm.– rispose Jisung, rigirandosi nel letto.

–Non lo so, credo ci sia qualcosa che non quadra.– disse Minho, sedendosi sul letto vicino a Jisung e accarezzandogli i capelli.

–Tu dici?– rispose, rimanendo un attimo in silenzio. –Aspetta!

Si girò, aprendo del tutto gli occhi e guardando Minho. –Oh. Giusto.– continuò, tirandosi su. Rimasero a guardarsi per qualche secondo, senza dire nulla. –Non era tutto un sogno, vero?– chiese ancora Jisung.

–Non so, dimmelo tu.

Jisung rise imbarazzato, alzandosi in piedi e non riuscendo a distogliere gli occhi dal volto di Minho.

Minho sospirò, rialzandosi anche lui in piedi. –Dovrei tornare a casa.

Jisung annuì, camminando fuori dalla stanza, seguito da Minho, il quale si stava pettinando i capelli con le dita della mano. –Che ore sono?– chiese.

Jisung alzò lo sguardo verso un orologio sulla parete. –Le nove.

Minho annuì, rimettendosi le scarpe e afferrando l'ombrello. Alzò lo sguardo verso Jisung. Si era rimesso gli occhiali, e i suoi capelli erano come al solito spettinati. Sorrise. –Tornerò presto.

–O-okay.– rispose, sorridendo. Minho si fermò davanti alla porta, dandole le spalle.

–Quindi..vai?

Minho si avvicinò a Jisung, abbassandosi leggermente e stampandogli un bacio sulla guancia, poi staccandosi e sorridendogli. –Mhm.– annuì, girandosi per andare.

–Minho.

Mi ha chiamato subito Minho, senza nemmeno esitare.

Si girò. Jisung fece un passo avanti, afferrando il viso di Minho dalle guance e facendolo abbassare alla sua altezza, facendo unire le loro labbra. –Senza neanche un bacio?– chiese contro le sue labbra. Minho lasciò cadere l'ombrello a terra, rispondendo al bacio.

Così sarà molto più difficile andarmene.

Si staccò dopo un po', guardandolo con un sorriso. –Quasi ci speravo.– disse poi, abbassandosi per riprendere il suo ombrello. –Però ora vado.– si fermò, guardandolo un'ultima volta. –O non riuscirò più a farlo.



–Non credevo che saresti tornato così presto a scuola.– disse Hyunjin, mentre masticava.

–Non che tu ci sia mancato.– aggiunse Seungmin, facendo un ghigno.

–Grazie della considerazione.– rispose Jisung, spostando lo sguardo sugli amici.

Non guardarlo. Non guardarlo. Non guardarlo.

Minho teneva lo sguardo fisso sul piatto. Se l'avesse alzato, non sarebbe finita bene, ne era certo. Non voleva nemmeno guardare Changbin, quando era arrivato in mensa gli aveva sorriso in un modo che tradiva tutto ciò che gli aveva detto. Probabilmente anche Felix sapeva tutto. Alzò lo sguardo piano, spostandolo sul ragazzo australiano. Quando se ne accorse, quest'ultimo gli sorrise. Poi alzò un sopracciglio, girandosi verso Jisung.

rain | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora