rain | minsung

n o v e

Chicchi di riso uscirono dalla bocca di Hyunjin, cospargendo buona parte del tavolo.

–Ah, che schifo.– disse Minho, con un'espressione disgustata.

–YUMI? LA MIA RAGAZZA? EH?– disse Hyunjin, guardando i volti dei ragazzi intorno a loro.

Tutti lo guardarono silenziosi.

Dopo un po', calmatosi, continuò.–Yumi è mia cugina. Si può sapere perché pensavi che fosse la mia ragazza?

–Non lo pensavamo un po' tutti?– chiese Seungmin.

–Voglio dire..le possibilità non erano molte.– disse Felix.

–Allora perché vuole mangiare con noi?– chiese sempre Seungmin, alzando lo sguardo verso la ragazza.

–Me lo chiedo anch'io. Lasciami in pace, maledizione. Non hai delle amiche?– disse Hyunjin, continuando a mangiare infastidito.

–Certo che potresti trattare un po' meglio tua cugina.– disse lei, sorridendo. –È davvero così tanto un problema se voglio mangiare con voi?

–Guarda il tavolo.– rispose Hyunjin, indicandolo con una bacchetta. –Ti sembra che ci siano posti liberi?

–Lascia stare, se proprio vuole mangiare qui possiamo spostarci io e Felix come ieri.– disse Changbin, alzandosi dal suo posto. I due ragazzi si guardarono, il più piccolo sembrava felice della proposta del maggiore. Quando anche Felix si alzò, Seungmin fece per spostarsi al posto di Felix, accanto a Jisung, ma la ragazza si fece avanti, appoggiando il suo vassoio sul tavolo proprio in quel posto e sedendosi. Seungmin la guardò male, ma lei non sembrò accorgersi della cosa.

–Non vi dispiace se mi siedo qui, vero?– chiese lei.

–A sto punto serve a qualcosa fare 'ste domande?– borbottò Hyunjin, restando a mangiare il suo cibo senza spostarsi. Lo guardo di Minho si alzò di nuovo sulla ragazza.

–Hey, io sono Yumi!– disse lei sottovoce, diretta a Jisung. Lui alzò la testa dal suo piatto, girandola verso di lei e rivolgendole un sorriso impacciato.

–Ah, sì, ti sei già presentata ieri.– rispose lui. Seungmin, che aveva sentito la risposta, soffocò una risata.

–Tu come ti chiami?

Minho iniziò ad innervosirsi, per un qualche motivo che non riusciva bene a comprendere. Riprese a mangiare senza dire nulla, ormai non mancava più così tanto alla fine della pausa e tutti avevano quasi finito di mangiare, compreso Jisung.

–E-ehm..Jisung. Perché?

La ragazza continuava a tenere lo sguardo fisso su di lui, mentre l'altro la ignorava, senza però essere troppo rude. –Mhm nulla, pensavo che potremmo diventare amici. Sembri simpatico.

Simpatico? Quante volte l'avrai sentito parlare, due?

–Oh..okay, suppongo. Se proprio vuoi.

Lei sorrise. Poi appoggiò la sua mano sinistra sul braccio destro di Jisung, appoggiato sul tavolo tra i due. Minho vide Jisung rabbrividire leggermente. Allungò poi il suo braccio destro, prendendo dal vassoio di Jisung un muffin che era rimasto lì per tutto il pranzo, quasi come se Jisung l'avesse lasciato appositamente lì per la fine del pasto. –Questo lo prendo io!– disse, avvicinando il muffin alla sua bocca e addentandolo.

Jisung si voltò verso di lei, con uno sguardo a metà tra il sorpreso e l'incazzato. Lei gli sorrise, ignorando quello sguardo.

A quel punto Minho si alzò, camminando verso l'altro lato del tavolo e afferrando il braccio sinistro di Jisung, tirandolo verso di sé. Jisung si alzò. –Noi andiamo.–disse Minho, lasciando il braccio di Jisung e prendendo il suo vassoio. Jisung non si fece troppe domande e piuttosto lo seguì, prendendo il suo di vassoio. I due uscirono poco dopo dalla mensa, camminando uno di fianco all'altro.