La domenica passò, anch'essa piovosa. Durante quella giornata i ragazzi non si scrissero molto, anche nel caso di Jisung e Minho. Quest'ultimo non voleva davvero incasinare ancora di più le cose, risultare fastidioso o altro, e aveva deciso di non pensare a Jisung per tutta quella giornata. Piuttosto si sedette alla scrivania, e questa volta si mise davvero a studiare. Con tutto quello che stava succedendo nella sua vita, non voleva davvero avere problemi anche con i suoi genitori o che i suoi voti calassero troppo. Mancava ancora tanto tempo agli esami, ma c'era davvero molto da studiare.
Ogni tanto si fermò, prendendosi una pausa, controllando il cellulare in ogni modo, anche se tentava di starne lontano.
Hyunjin
ragazzi, io non capisco matematica. C'è qualcuno disposto ad aiutarmi?
ragazzi?
Il giorno dopo il tempo era migliorato. Quando arrivò a scuola, Minho incontrò Hyunjin di nuovo con la stessa ragazza di un paio di giorni prima. Lo salutò, dirigendosi poi in classe.
Quando poi arrivò l'ora di pranzo, i ragazzi erano tutti presenti al tavolo, ma mancava di nuovo proprio Hyunjin. Più tardi arrivò, ma non era solo, era di nuovo con quella ragazza.
–Hyunjin!– lo salutò Changbin, poi accorgendosi anche di lei. Tutti lo guardarono confusi, mentre la ragazza sorrideva.
–C'è qualcuno che mi lascia un posto? Vi prego!– disse, appoggiando il suo vassoio sul tavolo. –È sola, mi ha chiesto di mangiare con lei!– continuò poi, rivolgendosi alla ragazza.
–Noi dobbiamo darti un posto?–chiese Jisung.
–Non puoi andare da un'altra parte, ci sono ancora tanti tavoli vuoti.– disse Seungmin, iniziando a mangiare.
–Ma io voglio pranzare con voi!
Tutti erano visibilmente confusi, senza capire cosa stesse succedendo.
Ci vuoi stare con lei o no? Perché deve mettere in mezzo noi?
Minho guardò Jisung, ma lui stava guardando a sua volta Hyunjin.
–Se è proprio un problema posso cambiare io tavolo. Qualcuno viene con me?– chiese Changbin.
–Vengo io, così finiamo di parlare di quel videogioco.– rispose Felix, alzandosi dal tavolo con l'amico.
Seungmin si spostò di posto, occupando quello di Felix. Nei due posti vuoti accanto a Minho si sedettero prima Hyunjin e poi la ragazza. Stranamente però i due non parlavano così tanto l'uno con l'altro. Lui la presentò semplicemente con il nome, Yumi [personaggio totalmente inventato, non ho preso ispirazione da nessuno di reale], e poi iniziò a mangiare. Ogni tanto la ragazza diceva qualcosa mentre gli altri conversavano, e guardava un po' tutti i ragazzi. Minho la notò più volte con lo sguardo fisso su Jisung. Sentì un brivido percorrergli la spina dorsale, mentre un'altra sensazione fastidiosa lo stava irritando.
Quando finirono di mangiare, Minho camminò a fianco di Jisung per qualche minuto.
–Comunque ora tengo il cellulare spento mentre dormo.– disse Jisung.
–Perché me lo stai dicendo?
–Perché tu mi hai chiamato alle 3 del mattino?
–Non intendevo farlo di nuovo.
–Questo non significa per forza che non l'avresti potuto fare comunque un'altra volta.
–Stai cercando di avere ragione?
–Uhm no, sto solo parlando di casi possibili.– disse, poi abbassò la voce, guardando dritto davanti a sé. –Te l'ho detto, se hai bisogno, puoi sempre chiamarmi.
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rain | minsung
FanfictionDal testo: Io davvero... Una goccia cadde sul naso di Minho. Alzò lo sguardo verso il cielo, ancora una volta coperto dalle nuvole. È proprio vero che mi piace la pioggia. Jisung imitò Minho, ritrovandosi delle gocce fredde sul viso. Però perché...