Era passata una settimana. Minho si svegliò, sentendo di nuovo la pioggia cadere tutto intorno a sé, fuori dalla sua finestra. Si alzò a fatica, si fece una doccia, poi scese le scale per andare a mangiare qualcosa, poi si mise le scarpe ed uscì di casa.
Era sabato, di nuovo. Il giorno dopo, domenica, un altro giorno di "libertà" dalla scuola. Ma ormai non riusciva a godersi nemmeno un singolo momento di pace, anzi preferiva piuttosto obbligarsi a studiare, per smettere anche solo un attimo di pensare a lui. Sentiva il tichettio della pioggia sull'ombrello che teneva con la mano sinistra. In quel momento, odiava davvero la pioggia. L'aveva odiata, poi aveva iniziato ad apprezzarla e poi era tornato ad odiarla. Perché gli ricordava Jisung, gli ricordava quel viso con un sorriso pieno, quelle guance gonfie, quei capelli spettinati.
Calciò un sassolino mentre percorreva di nuovo quel sentierino nel parco, ma stavolta c'era molta più luce. Di persone, anche in quel momento, non ce n'erano troppe, probabilmente a causa della pioggia. Meglio così. Non voleva vedere nessuno.
Si sedette su una panchina, guardando di fronte a sé la pioggia cadere veloce. Rimase lì per un po', poi si alzò di nuovo. Non era troppo presto, da quando Jisung se n'era andato finiva per svegliarsi sempre tardi e quel giorno si era svegliato nella tarda mattinata. Tutti quei posti, lui ci era stato con Jisung, non riusciva a non collegarli a lui.
Perché non mi lasci in pace neppure un attimo?
Abbassò la testa, mentre camminava davanti al palazzo in cui viveva Jisung. Non voleva guardarlo, davvero non voleva farlo. Sentiva che qualsiasi cosa avrebbe potuto distruggerlo da un momento all'altro. Quando ormai aveva quasi oltrepassato la via, sentì dei passi lontani. Erano passi veloci. E si stavano avvicinando a lui. La sua mente tornò al ricordo di Jisung correre verso di lui, dopo scuola. Con la stessa pioggia.
Hyung.
La sua voce risuonò nella sua testa, come se non fosse passata una settimana dall'ultima volta che l'aveva sentita.
-Hyung!
Si fermò.
Si girò lentamente, sentendo il suo battito accelerarsi.
E poi lo vide.
Stava sotto la pioggia, con un ombrello quasi identico al suo. Le stesse scarpe rosse ai piedi, lo stesso tipo di pantaloni che indossava spessissimo quando erano insieme. E una felpa, con il cappuccio tirato su. Ma non una felpa qualunque. Delle ciocche di capelli gli ricadevano sugli occhi. Un sorriso. Quel sorriso.
Minho sentì la gola bruciare, ancora una volta.
Poi, senza pensarci nemmeno una volta, lasciò cadere l'ombrello, correndo verso di lui e abbracciandolo. Fece passare le sue braccia intorno a lui, stringendolo forte, sentendo Jisung fare lo stesso con lui. Cercò di trattenersi dal piangere, ma poi si arrese. Tanto erano sotto la pioggia, si sarebbe davvero notato così tanto comunque?
-Perché te ne sei andato così?- chiese Minho, con voce tremolante.
-Ti giuro che non è colpa mia..- rispose l'altro, con una voce calma. -Scusa Hyung, davvero. Mi dispiace..mi sei mancato.
Anche tu idiota.
Lo strinse più forte. Sentiva che ormai era completamente bagnato, sotto quella pioggia, ma non gli importava minimamente. Non poteva importargli. Non in quel momento.
Si staccarono dopo un po', guardandosi a vicenda. -Se vuoi puoi salire con me.- disse Jisung, indicando con il pollice il suo vecchio palazzo.
Minho annuì, girandosi per camminare a prendere l'ombrello e poi seguendo l'amico. Salirono le stesse scale su cui si era fermato qualche giorno prima. Quella volta davvero si era sentito come se il mondo gli fosse caduto addosso. Poi si fermarono davanti ad una porta. Jisung la aprì, entrando e aspettando che Minho facesse lo stesso prima di richiuderla.
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rain | minsung
FanfictionDal testo: Io davvero... Una goccia cadde sul naso di Minho. Alzò lo sguardo verso il cielo, ancora una volta coperto dalle nuvole. È proprio vero che mi piace la pioggia. Jisung imitò Minho, ritrovandosi delle gocce fredde sul viso. Però perché...