v e n t i d u e

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Le sue labbra erano davvero morbide e calde. Saranno stati almeno 15 minuti che erano fermi lì, in piedi davanti alla porta, a dimostrare il loro affetto l'uno per l'altro nel modo più semplice possibile. Minho accarezzava la schiena di Jisung con le mani, Jisung aveva le mani appoggiate sul suo petto, non aperte, ma chiuse, quasi a formare due leggeri pugni. Minho non aveva mai visto qualcosa di più adorabile di Jisung in quel momento. Quella combinazione di felpa larga il doppio di lui che teneva aperta, con il cappuccio tirato su, gli occhiali sul piccolo naso, tutte le ciocche di capelli spettinati, il modo in cui stava appoggiato a lui e ogni tanto si metteva in punta di piedi per evitare che Minho interrompesse il bacio. Minho ritrasse per un attimo le braccia, facendole passare sotto la felpa di Jisung e avvicinandolo a sé con le mani di nuovo sui suoi fianchi.

Dopo un po' si staccò da lui, guardandolo e ridacchiando. –Guarda questo adorabile scoiattolino.– disse, afferrandogli la guancia tra l'indice e il pollice della mano sinistra. Gli occhi di Jisung si alzarono sui suoi. Il sorriso sul volto di Minho si sciolse per un attimo. Si bloccò, immobile, sentendosi totalmente congelato. Non aveva mai visto nessuno guardarlo così. Lasciò ricadere la mano, prendendo un respiro profondo, ancora bloccato sui suoi occhi.



–Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?– chiese Jisung.

Minho era seduto sul letto, con la schiena contro la testiera e Jisung tra le sue braccia. –Ah, giusto, quella in cui tu non smettevi di guardarmi perché ero così figo che accidentaccio non riesco a distogliere i miei occhi dalla tua faccia, nemmeno per un secondo. Come biasimarti, però. Sì, ricordo comunque.– rispose Minho.

–Beh era davvero così. Però non perché fossi geloso. Beh, forse lo ero, ma non perché volessi la tua faccia.– continuò Jisung, ridendo.

–Oh, mi ero quasi dimenticato di tutto quello che ci è successo..e Yumi? Ti ricordi di quella ragazzina? Non è nemmeno passato così tanto tempo eppure l'avevo rimossa dalla mia testa. Voleva davvero rubarmi il mio scoiattolino. Ci credi??

–Beh, quella volta non ero ancora tuo.

Minho sospirò. –Non lo sei ancora.

–Mhm?

–Jisung?

–Cosa?

–Vuoi essere il mio ragazzo?

–Non lo sono già?

–Suppongo di sì. Ma lo vuoi essere?

–Secondo te?

–Se rispondi di sì è più bello.

–Sì, voglio essere il tuo ragazzo.

Minho strinse più forte Jisung. –Yeee.

Jisung alzò la testa, girandola verso Minho e guardandolo. –Si può sapere che cosa ti è successo? Eccesso di zuccheri?

–Mhm.– annuì Minho. –Questo zuccherino hihihi.– disse poi strofinando una mano sulla sua testa.

–Aaaa smettila!– disse Jisung, ridendo.

–Dovremmo tenerlo nascosto, però..– disse Minho, facendosi serio. –Potrebbe essere più difficile del dovuto..farci accettare?

–Accettare.– ripetè Jisung.–Eppure io non sto facendo nulla di male..sto solo cercando di amare la persona che amo. Cosa posso fare, dire al mio cuore di smettere di farlo?

–Non lo fare mai. Io..– Minho lasciò cadere la sua testa contro il muro. –Ti ho trovato, tra miliardi di persone. Sei tu la persona che dovrebbe stare al mio fianco..e sono così fortunato ad averti. Mi dispiace se certe volte sarò impacciato..se non riuscirò a dimostrarti pienamente quello che sento. Ci sto provando, davvero. Sto provando ad aprirmi a te.

rain | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora