L'attesa aumenta il desiderio

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Si avvicina a me con il suo profumo che mi fa impazzire e dice:"ti sono mancata?"
Con tono ironico rispondo:"Mm, stasera più del solito"
Le afferro la giacchetta e la appoggio dolcemente al muro, stasera mi eccita più del solito.
Ridacchiando dice:"Ah ecco perché ti sono mancata"

Inverte subito le posizioni e mette il suo viso nell'incavo del mio collo, sento il suo respiro pesante sulla mia pelle, che mi fa impazzire.

Sorridendo dico:"Ho appena parlato con Cheryl"
Mi lascia un bacino sul collo e dice:"Ah si, che ti ha detto?"
Inizia ad accerazzarmi lentamente e a muovere delicatamente il suo naso sulla pelle del mio collo, contatto che mi fa rabbrividire.
"M-mi ha chiesto ad esempio cosa farei fuori dal carcere e altre domande simili, non so perché"
Mi mordo il labbro al suo contatto, non so quanto ancora riuscirò a parlare.
Si stacca un attimo da me e mi guarda con i suoi occhioni profondi, sempre privi di espressione e dice:" Mm, va bene Maca, ci vediamo"

Se ne sta andando.
La blocco per un braccio e dico:"Dove pensi di andare?"
Guarda un attimo fuori dalla cella e dice:"Troppa gente, ora non possiamo fare nulla"
"Ti spaventa che qualcuno ci guardi?"
"No, però l'attesa aumenta il desiderio, no?"
Mi stampa un bacio casto sulle labbra ed esce dalla cella prima che io possa dire qualcosa. Questa donna mi farà impazzire.
Vado a stendermi sulla brandina e mi accendo una sigaretta, cacciando il fumo lentamente e concentrandomi su esso.
Poco tempo dopo sento dei rumori da fuori, quancuno che grida ma non mi preoccupa, sarà una delle solite risse serali.
Ad un certo punto sento dei passi più pesanti verso la mia cella e mi allarmo un attimo, vedo entrare Zulema che porta in braccio Tere, che ha un aria da zombiee, seguite da Antonia che urla disperata:"Tere, sei una stupida del cazzo, svegliati cazzo"
Zulema la appoggia sulla brandina di Goya e dice a quest'ultima:"Vai a chiamare il dottore, sbrigati"
Mi alzo e commento:"Eroina? Un'altra volta?"
Z:"Si.."
Si avvicina Antonia e vederla così preoccupata mi dispiace un po', perché Tere se continua così, non andrà molto avanti.
Nonostante frequenti corsi, riabilitazioni e abbia varie vittorie, ci ricade sempre, un po' come me, ma non con l'eroina...

Arriva il medico di fretta e Zulema esce dalla cella passandosi nervosamente le mani sui capelli, per poi fermarsi in corridoio.
Mi avvicino e le dico:"Zule... Stai bene?"
Mi prende un polso e fa:"Vieni"
Andiamo in uno dei bagni e chiude la porta,
si siede sul gabinetto e dopo un po' di silenzio inizia a parlare:"Cazzo Tere, per poco non moriva"
"Lo so... E lei continua solo a fare male a se stessa e a chi tiene a lei"
Z:"Sai, mio zio è morto così, era l'unica persona normale della mia famiglia, l'unico che mi ha insegnato qualcosa di buono da piccola, però poi ha iniziato a bucarsi e... ci è rimasto"

"Cazzo, deve essere brutto"
"Se adesso dovessi pensare a tutte le cose brutte che mi sono capitate, sarei morta per dieci volte"
Ci scappa una risatina e lei allarga leggermente le gambe, fa cenno sulla sua gamba invitando a sedermi su di lei, cosa che non mi faccio ripetere due volte.
Sono sulla sua gamba destra e Zule inizia a giocare con le ciocche dei miei capelli.
Dice con voce roca:"Quindi dove eravamo rimaste?"
"Che mi hai lasciata in cella?"
"Mmm, potrei rimediare ora"
Mi dice soffiando sul mio collo.
"Zule, mi hai rifiutata varie volte quindi chi ti dice che ora io voglia fare qualcosa?"
Mi guarda con una finta faccia dolce:"Quindi non mi perdoni?"
"Sarà per un'altra volta"
Le dico avvicinandomi alla sua faccia.
Spero vivamente che non creda alle mie parole e che si impegni un altro po' per avermi.
Sembra che mi ascolti e infila la sua mano sotto la mia cannottiera.
Il contatto della sua mano fredda, con la mia pelle calda, mi fa un attimo sobbalzare.
Inizia a salire lentamente e dico:"Mm, Zule ho detto di no"
"Se non vuoi fermami" mi dice con tono ammiccante.
Inizia a salire e arriva ai miei seni, già scoperti visto che non indosso il reggiseno.
Anche se vorrei mantenere il mio orgoglio non riesco a fermarla. Non posso.
La guardo, dritta negli occhi e inizia a mordicchiarmi il labbro inferiore, mentre io approfondisco il bacio con la lingua.
Le mie mani iniziano a scivolare sul suo corpo, arrivo ai suoi seni e inizio a stringerli.
A quel punto la sento irrigidirsi e dico:"Che c'è?"
"Faccio io Rubia"
"Quand'è che ti farai toccare da me?"
Dico impaziente e lei afferma un po' incerta:"Beh... Avrai occasione al mio compleanno"

Oggi doppio capitolo per ringraziarvi delle ormai 10k. Love u.

Chills from hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora