Obbligo O Verità

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Ma come fa a farmi questo effetto?
Devo riprendermi.

Questa mattina mi sveglio e vedo Zule che si alza dal letto, scende lentamente con la faccia assonnata e i capelli spettinati, che se la guardasse qualcuno che non la conosce, la vedrebbe come un angioletto.

Oggi Kabila è presa da me ancora più del solito, tanto che piomba giù dal letto e divertita mi dice:"oggi ti voglio tutta per me" e inizia a toccarmi i capelli col suo sguardo dolce e premuroso.
Andiamo a sederci in mensa e siamo tutte noi ragazze.
Saray interviene con le sue solite battute e stranamente iniziano a discutere con Antonia e chiedersi se per il piacere sessuale fossero meglio le dita o il "cetriolone"
Io avrei detto che in quel momento, il mio unico piacere sarebbe stato Zule.
Mi giro e la vedo in un altro tavolo, era con la ragazza rossa.

Mi fa uno strano effetto questa situazione, ma in senso negativo.
E poi si risveglia la parte razionale in me. Io non sono gelosa di lei e poi a lei nemmeno piacciono le donne, perché dovrei essere gelosa?

Si è fatta sera e siamo riunite in camera. A Saray viene la fantastica idea di giocare ad obbligo o verità e quasi tutte sono d'accordo, anch'io dopo un po' di esitazione.

Poi c'è Zulema, stesa sulla sua brandina che commenta: "Io non li faccio questi giochetti, mi divertirò a guardare voi" fa un sorriso e nel contempo accende la sigaretta tra le sue labbra.

Saray in questo momento è particolarmente maliziosa, la Riccia altrettanto. Perfetto direi.

È il turno di Goya e chiede a Saray, questa sceglie obbligo e Goya:"vogliamo un bel limone con la riccia!" lo dice quasi come se fosse già tutto preparato solo per permettere a Saray di baciare la riccia.
R: "Maca, tranquilla è solo un gioco. A te da fastidio?"
E io le rispondo tranquilla:"no fai pure, tanto è un gioco"
A quel punto mi volto verso Zulema e per un attimo ci guardiamo. Saray inizia a baciare la riccia, toccarle i capelli e abbassa lentamente le mani su di lei, il bacio diventa sempre più animato, e sotto le risatine maliziose delle altre compagne, io mi sono accorta che il bacio non mi ha dato fastidio, affatto.
Avrebbe dovuto almeno un po' no? Sono la sua ragazza.

Commenta Goya "posso unirmi anch'io?" e Saray si stacca dalle labbra di Kabila giusto il tempo di dire:" Fanculo Goya" seguito da una risata.
Quel bacio sembra non terminare quando riccia si stacca e fa:"va bene così" e Saray più felice che mai.

Ora è il mio turno e Saray mi fa:"obbligo o verità"
"mmm.. Verità"
Saray senza pensarci mi chiede
"Ti faresti Zulema? E poi dacci le motivazioni della tua risposta"
Panico. Sono titubante.
Vedo Zulema che ora mostra uno sguardo più attento verso di noi e io rispondo con tono un po' tonto:"M-ma ti pare? No" poi riacquisto un po' di sicurezza:"il perché? Perché non mi eccita, quindi no" le ragazze iniziano a guardare e fare facce strane e alcune divertite dal mio dissing.
Zulema si ristende nel suo letto, toccandosi i capelli e prendendo il suo libro. Pensandoci si, me la sarei fatta si. Ma ovviamente non posso dirlo.

Riccia si avvicina a me e mi dice in modo che lo senta anche Zulema: "Ti eccito io, no?" e io le rispondo "beh si" ma non riesco a vedere le espressioni di Zulema, visto che ha il volto coperto dal grande libro che ha iniziato a leggere.
Continuiamo il gioco e tra poco è mezzanotte. Mi sono sentita un po' in colpa per ciò che ho detto, non so il perché.
Siamo tutte un po' in tensione, perché sarebbe stato il compleanno di Tere e Palacios ci ha concesso di organizzare una festa a sorpresa in cortile.
Arrivata la mezzanotte, facciamo tutti gli auguri a Tere e ci dirigiamo verso il cortile. Lei, con uno sguardo entusiasta ci ringrazia tutte per la bellissima sorpresa.
Non è una grande festa, giusto un raduno con le ragazze della cella e qualche pasticcino.

Noto che Zulema non è alla festa, quindi incuriosita torno alla cella e la vedo li fuori, mentre fuma la sua sigaretta in modo provocante, ma allo stesso tempo, la vedo ancora più fredda del solito, mi avvicino per chiederle perché fosse lì e lei con tono serio mi dice:"muoviti, entra"

Entro e sento i suoi passi dietro i miei, non so perché ma la mia mente inizia a vagare in molti film mentali, mi eccita la sua autorità.
Ancora più seria, quasi con tono arrabbiato mi fa: "Se c'è una cosa che non tollero, sono le cazzate"
Io confusa:" quali cazzate?"
Mi prende e mi sbatte di petto contro il muro.
Si avvicina dietro di me e tira i miei capelli fino a farmi alzare tutto il capo, facendo un sospiro con una bocca innervosita.
E con tono serio:
Z:"abbassati"
M:"che vuol dire abbassati? Scherzi?"
Con tono ancora più severo:
"abbassati cazzo"
Mi abbasso con un po' di paura nel corpo, ma allo stesso tempo adrenalina. Non riesco a capire cosa ha intenzione di fare, fatto sta che mi ritrovo a gattoni per terra, con la testa poggiata al comodino.

Si piega, e con le mie ciocche di capelli ancora in mano mi sussurra all'orecchio: "A quelle come te piace essere dominata, ti piace essere sottomessa, no?"
M:"C-cosa? Smettila" mi sto già eccitando, sento un improvviso caldo sulla zona del mio basso ventre, ma non posso assolutamente dargliela vinta.
Z:"Cosa hai detto prima? Non ti eccito?"
Mi colpisce con uno schiaffo forte sul fondoschiena e io non riesco a non trattenere un gemito che esce dalla mia bocca. Cazzo sono proprio stupida.

Ciao ragazzi, cosa ne pensate della storia? Fatemi sapere nei commenti 😘

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