Panna

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Continuo a muovermi lentamente passando leggermente le mani sui miei pantaloni. Lei mi sta spogliando con lo sguardo.
"Toglili" si riferisce ai pantaloni.

Quel suo tono così freddo e autoritario mi fa eccitare così tanto...
Sono già tutta bagnata e lei non mi ha nemmeno toccata.
Continua a fissare i miei movimenti, e io continuo a stuzzicarla. Una volta tolti i pantaloni, rimango in intimo.
Mi chiede:" Rubia... Toccati per me"

Rimango un po' sbigottita da questa sua richiesta. In effetti è la prima persona con cui faccio questi giochi erotici, in passato sono sempre e solo stata a letto con uomini che dopo massimo dieci minuti avevano già finito. Devo dire che preferisco di gran lunga questa versione.

Sono un po' titubante, ma abbasso la mia mano e inizio a toccare le mie mutandine. Passo lentamente le mani sulla mia stoffa ormai bagnata mentre sono in piedi davanti a lei.
Il mio respiro si fa più pesante, mi mordo il labbro trattendo quel piacere che si sta facendo sempre più strada dentro di me. Sposto le mutande e infilo una mano, iniziando a muovere le mie dita sul mio clitoride.

Zulema deglutisce rumorosamente a questa visione e inizia ad avvicinare le sue mani sui suoi pantaloni, iniziando ad accarezzare la sua intimità da sopra la stoffa di questi.
Resto un attimo abbioccata a quella vista, il sangue mi scorre nelle vene più forte che mai.
Mi avvicino e le sposto le mano, dico:"Ci penso io"
"Mi conosci bionda, non fa per me essere passiva"
Le dico con tono basso e provocante:"Non sarai passiva, semplicemente ti faccio un regalino di compleanno"
Le dico avvicinandomi e lei e mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe.
Mi dice:"Si però andiamo sulla tua brandina, se no chi la sente a Saray"
Dice ridacchiando.

Mentre lei è intenta a salire, io torno a prendere la torta, portandola su con me.
Mi guarda un po' sorpresa:"Ehm e questa?"
"Vedrai" le dico con tono provocante.
Ci stendiamo e io su di lei inizio a baciarla con foga, le nostre lingue danzano come non mai e le mie mani iniziano ad esplorare il suo corpo, quel corpo che ho sempre bramato. Abbasso la mia mano sul suo seno sinistro che inizio a palpare.
Scendo sul suo collo e inizio lentamente a baciarlo, mordicchiando di tanto in tanto.
La sento un po' irrigidirsi, quando con la bocca mi avvicino alla sua clavicola allorché le dico:"Zule, lasciati andare"
Mi risponde:"Mh, ci provo"
Le sfilo la canotta e le lascio qualche bacio sul reggiseno, che le sfilo successivamente.
Rimango un'attimo incantata a quella vista di lei sotto di me e continuo a lasciarle baci, scendendo sempre più giù.
Siamo entrambe super eccitate, adesso le salterei addosso e la sbatterei su tutti i punti della cella, ma voglio fare prima con calma, voglio un pochino... Torturarla.

Passo la lingua sulla zona dei suoi pantaloni e lei mi guarda strozzando un gemito di piacere,
mi fa:"Maca... Toglili"
La ascolto e li tolgo, lasciandola solo in mutande davanti a me.
Sono così impaziente di sfilargliele, non l'avevo mai vista completamente nuda.
Le accarezzo l'interno coscia salendo sempre più su sfiorando la sua intimità. Inizio a toccarla dalla stoffa e quel contatto mi crea profonde scariche sul ventre.
Le dico:"Zule, sei tutta bagnata"
Non mi risponde ed è lì, un po' timorosa ma al contempo non vede l'ora che gliele tolga.
Le sfilo le mutande e rimango incantata alla sua vista, mi fa:"Che?"
"Niente, sei bellissima" commento.
Accenna un sorriso e io le dico:"Ora facciamo un gioco"
"Mm, rubia pervetita, mi piace."

Mi metto seduta sulle mie ginocchia e prendo un po' di panna dalla torta che avevo portato al mio fianco.
Ne metto un po' su entrambe i suoi capezzoli, per poi avvicinarmi a succhiare.
A Zulema scappa un gemito di piacere, che stavolta non trattiene.
Passo all'altro capezzolo e faccio la stessa cosa, mentre lei porta una mano sulla mia testa, per non farmi staccare.
Inizio a scendere con la bocca e lascio dei bacini sul suo ventre, provocando dei piccoli versi che trattiene, abbassa lo sguardo su di me e fa:"Ora dammi quello che voglio però"
Prendo un altro po' di panna e dico:"E cos'è che vuoi?"
Mi guarda stupita e non risponde, avvicino la mano sulla sua intimità e inizio a passare il dito su tutta la sua apertura riempiendola di panna.
La incito:"Zule, ti ascolto, continua a parlare" le dico come se nulla fosse.

Lei mi guarda e il suo respiro diventa più pesante.
Mi abbasso e passo la lingua su tutta la sua apertura, leccando via la panna. Zulema inizia a stringere le comperte e le escono dei gemiti:"Aah, Maca" continuo la succhiare sul suo punto più sensibile e quel sapore diventa per me una droga, non voglio più staccarmi.
Alzo appena la testa per guardarla e soffio sulla sua intimità:"Dio se sei buona" mi fiondo di nuovo su di lei che dice strozzata:"AAH, Maca, dammi di più"
Inarca la schiena e chiude gli occhi.
La ascolto e mentre continuo a leccare svelta la sua intimità, infilo dentro un dito che muovo velocemente. La faccia di Zulema in questo momento è impagabile.
"AAh m-mettine un altro"
La ascolto e inizio a muovere abilmente due dita dentro di lei, su e giù, senza mai interrompermi.

I suoi gemiti si fanno sempre più forti,
"MACA, MACA S-STO VENENDO"
Mi dice alzando la voce e da li a poco viene sulla mia bocca, lasciandosi in un orgasmo così melodico e così potente che mi eccita ancora di più.

Mi alzo e mi lecco le labbra, prendendo i suoi umori dentro di me.
Il suo respiro è ancora irregolare e mi stendo vicino a lei.
"Allora, com'è stato?" le dico con aria furba.
Dice:"Perché non lo hai visto con i tuoi occhi"
Non mi da il tempo di parlare e mi prende una guancia, inziandomi a baciare, approfondisco e il nostro bacio si fa sempre più spinto, si mette su di me e non si stacca dalle mie labbra, inzia a toccare tutto il mio corpo e poi... La sua mano si insinua con prepotenza nei miei pantaloni.
"Maca dio mio, giuro che ti sbatto su tutti i cazzo di angoli di questo carcere" mi dice ancora in preda all'eccitazione. Sussulto e inizio a riscaldarmi ancora di più... Una situazione bollente oserei dire..

Dopo essere venuta, mi stendo e aspetto che il mio respiro si regolarizzi, mentre Zulema è stesa accanto a me, tutta spettinata e con un volto quasi stanco.
Sussurro:"Che ore sono?"
"Mh, non so, ma sarà tardi"
Zulema avvicina una mano e inizia a giocare con le ciocche dei miei capelli.
"Rubia"
"Si?"
"... Devo dirti una cosa"
"È molto importante?"
Dico interessata e al contempo preoccupata
"Si"

Allora, spero che il cap vi sia piaciuto e volevo annunciarvi che dai porssimi capitoli in poi cambieranno molte cose
E ci saranno vari colpi di scena, spero vi piacerà🧘‍♂️

Chills from hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora