I Think You Broke My Heart Again 《DABI》 CONCLUSA

6.

Passò una settimana da quel spiacevole episodio, non ho fatto altro che andare a scuola,studiare e cercarlo, c'erano giorni in cui dimenticavo anche di mangiare.
Non avendo più speranze decisi di ritornare nell'unico posto in cui potevo vedere il suo nome scritto, al cimitero, e lì era l'unico posto in cui mi aspettavo di trovarlo.
Stava lì seduto su una panchina guardando verso quella lapide con scritto il suo nome. In quel momento mi venne il panico, andare lì e parlagli o fingere di non averlo visto.
Nel mentre pensavo a cosa fare arrivai vicino alla sua panchina, mi girai e lo guardai, aveva lo sguardo fisso su di me, come se potesse bruciarmi viva da un momento all'altro.

Dabi: che fai lì imbambolata? Siediti." Disse la prima frase in modo freddo mentre il "siediti" un po più dolce, se quello si può definire dolce,sembra piu un ordine. Mi accomodai vicino a lui e rimanemmo in silenzio per minuti che sembravano ore, nessuno aveva intenzione di parlare, finché lui non si girò verso di me.

Dabi: senti bambolina io non sono più quello che conoscevi una volta, ora sono un villain e quindi e meglio se mi stai lontano.

Ed ecco che mi stava di nuovo allontanando dalla sua vita, per l'ennesima volta voleva farmi del male.

Meiko: non m'importa..."dissi guardandolo negli occhi stringendo i pugni sulle ginocchia.

Dabi: cosa intendi?

Meiko: non importa se sei un villain , un hero, dabi, touya o altro io voglio solo stare vicino al mio migliore amico che sarebbe dovuto essere morto ma che in realtà è vivo. Io voglio provare di nuovo cosa si prova a toccarti le guance" dissi portando una mia mano sulla sua guancia per accarezzarlo "cosa si prova a baciare le tue labbra" mi avvicinai alle sue labbra per baciarlo ma lui mise una mano sulle mie labbra fermandomi.

Dabi: non posso."disse alzandosi per andare via, cosa che io non permisi di fare, lo fermai e poi lo abbracciai da dietro.

Meiko: ti prego... resta, ho bisogno di te, non lasciarmi di nuovo sola, ti pregoo" orami le lacrime scendevano come cascate e mi stringevo ancora di più a lui.
In un lampo si liberò dalle mie braccia per girarsi e ricambiare quel abbraccio.

Dabi: mi dispiace per averti causato male, non te ne farò più giuro.
A quelle parole mi scappò un sorriso, uno vero dopo tanti sorrisi falsi.

Dabi: vieni ti porto a casa. " disse porgendomi la mano.

Meiko: non c'è bisogno di accompagnarmi a casa mia,posso andare da sola, e poi se ti vedesse mio padre?

Dabi: chi ha detto casa tua.
Sgranai gli occhi, potevo vedere un po di malizia nei suoi.

Meiko: beh.... io..... ehm... nel senso... io.

Dabi: sto scherzando bambolina ovvio che ti porto a casa tua." Disse tra una risata e l'altra, era bellissimo quando rideva, la sua risata non è cambiata per niente sembra quasi come essere tornata ai vecchi tempi.

Dabi: perché mi fissi.
A quelle parole ritornai in me, mi ero incantata a guardarlo.
Ero diventata un peperone anzi più rossa dei peperoni.

Meiko: e che mi incanto a vederti quando ridi."dissi abbassando lo sguardo.

Sentii due delle sue dita sotto al mento che mi alzavano la faccia per guardarlo negli occhi, e il quel momento mi baciò, era diverso dalla prima volta,perché ora era più bello, chiese accesso alla mia bocca che non attardò ad arrivare.

Dabi: prima mi sono dimenticato di farlo,ora andiamo ti accompagno." Mi prese per mano e mi trascinò fino giù casa. Fortunatamente prima che dabi potesse superare il cancello vidi con la coda dell'occhio mio padre fuori la porta.

Lo spinsi vicino al muro in modo da non farlo vedere.
Meiko:merda c'è mio padre. Se vuoi beh..."iniziai a giocare con le mie dita "come posso dire, se vuoi puoi entrare dalla finestra e restare un po. Che ne dici?

Dabi: ti aspetto sopra bambolina.

Nello stesso momento in cui dabi se ne andò e mi voltai andai a sbattere contro qualcuno.

Meiko: Mi scu- bakugou?

Bakugou: chi era?"disse con uno sguardo freddo ma penetrante allo stesso momento.

Meiko: chi?

Bakugou: non prendermi per il culo, chi era?

Merda, ed ora cosa gli dico....