Mentirei se dicessi di non avere mai fantasticato su come sarebbe potuto essere passeggiare mano nella mano con il mio ragazzo per le vie di Hogsmeade, mentre i comignoli fumanti tingono il cielo di grigio e le luci delle vetrine si riflettono sui visi dei passanti. E sarebbe anche una bugia di dimensioni stratosferiche, visto che sognare ad occhi aperti e programmare il mio matrimonio immaginario con Nikolai Krum, il portiere più attraente nella storia dei portieri attraenti, è quello che faccio da quando mi sono spuntati i primi brufoli sul mento.
Naturalmente immagino che Lys non sarebbe contento se scoprisse che nella mia testa sono sposato da quasi cinque anni con qualcuno che non è lui. Ma, tutto sommato, sospetto che se dovesse mai venirlo a sapere, magari si, prima mi tirerebbe una librata in faccia, ma poi si congratulerebbe con me per aver scelto un aitante bulgaro come compagno di vita. Io, per di più, non mi sono lamentato del poster di Megan Fox che tiene incollato sopra il letto, perché è così che gira il mondo e bisogna farsene una ragione.
Tuttavia, non ho alcuna intenzione di accettare il fatto che il mio primo appuntamento romantico si sia trasformato in una gita di famiglia. Non c'è forse scritto da qualche parte che i terzi incomodi sono la disgrazia del mondo? Figuriamoci quando questi si triplicano. Se ne stanno lì a fissarti con un sorriso storto e imbarazzato sulle labbra, allora tu provi a coinvolgerli nella conversazione ma più parlate e più il tutto diventa strano e senza senso, perché in realtà stai morendo dalla voglia di sbaciucchiare il tuo partner, ma non puoi, visto che altrimenti l'altro si sentirebbe escluso e chiedergli di unirsi a voi sarebbe inappropriato.
Lys ed io ci scambiamo un'occhiata esasperata, entrambi scocciati dai tre individui che non si accorgono nemmeno di essersi infilati a forza nel programma del nostro pomeriggio. La lista delle cose da fare, in verità, è piuttosto breve. Sulla mia campeggia un unico nome stampato in grassetto nero: Lysander. E mi aspetto che il mio unico impegno della giornata venga portato a termine, devo portarlo a termine per sentirmi un ragazzo realizzato. Potrei avere un attacco isterico, in caso contrario.
«Guardate!» esclama Dominique, puntando il dito verso il negozio infondo alla strada. «Da Mondomago hanno le piume di zucchero inesauribili!»
Un coro di esclamazioni sorprese si solleva nell'aria mentre vengo trascinato vicino alla vetrina di cui non me ne potrebbe fregare di meno. Mi mordo l'interno di una guancia, perché avrei qualcosa di davvero poco carino da dire, ma la bandana arancione segnaletico sulla mia testa mi ricorda che quello non é il mio compito: io sono l'hippie e devo predicare pace e amore, è Andras quello che ha il permesso di urlare parolacce colorite, e quindi, se lo facesse, nessuno lo guarderebbe con orrore.
Poi, prima che possa dare sfogo alla mia furia vagamente omicida, la mano di Lysander mi afferra per il cappotto e mi trascina con lui nel primo vicolo che ci si para davanti.
Ora sì che si ragiona.
***
Ho baciato Scorpius. L'ho baciato e adesso non posso neanche scappare dalle conseguenze delle mie azioni, perché queste mi seguirebbero e mi si schianterebbero addosso se iniziassi a correre. Potrei provarci, certo, poiché tentare non costa nulla, ma suppongo che non risulterei dignitosa agli occhi grigi che fingono di non guardarmi.
Il mondo mi ricorderà come l'idiota che ha trasformato una rivalità in una quasi amicizia e poi l'ha buttata nel cesso.
Adesso Scorpius si sentirà in dovere di friendzonarmi — nel sangue dei Malfoy scorre l'implicito dovere di mettere al mondo un unico erede alto e biondo, quindi il suo cervello è biologicamente programmato per accoppiarsi con una modella svedese senza lentiggini sul culo — di conseguenza, io mi sentirò autorizzata a ridere istericamente. E a quel punto, nulla potrà impedirmi di dire qualcosa di imbarazzante che disintegrerà la mia dignità.
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Un disastro di supercattivo
FanfictionStoria vincitrice Wattys2021 Io, Rose Weasley, per poco non perdevo quella piccola e precaria briciola di sanità mentale ereditata dal ramo Granger della famiglia. Le mie giornate non sono mai una uguale all'altra: mio fratello daltonico ormai sono...