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Ennesima volta che la mia ex, Jessica, mi richiama ma io non le rispondo. La mia vita con lei stava andando tutto rosa e fiori ma, ovviamente ciò si concluse quando scoprii che mi stava tradendo. Lei, tutt'ora tenta di smentire i fatti, così come stanno, e cambiare la realtà delle cose. Da quando siamo stati insieme fino a poco tempo fa, solo ora, mi accorgo che mi ha detto solo balle; è stata con me per più di un anno ma, ovviamente, prendendomi in giro. Per me era il mio punto di riferimento ed era l'unica su cui contavo.
Faccio cadere per l'ennesima volta la linea e metto il telefono in modalità aereo per poi andare in bagno a farmi una doccia.
Nella mia mente ci sono ancora delle domande che non hanno ancora una risposta del tipo: come mai doveva succedere proprio a me? Lo so che un tradimento succede a tutti ma, io, non sono mai stato tradito e non ho mai tradito e la prima che mi ha messo le corna è stata lei: Jessica. Ricordo ancora la prima volta che lo avevo fatto con lei e, solo con questo ricordo, provo disprezzo verso la ragazza con cui sono stato per tantissimi anni, a lei avevo dato il mio cuore e che cosa ha fatto? Lo ha ridotto solo in mille pezzi. Quando ci siamo lasciati mi ha urlato in faccia un "ti odio e sono stata con te solo per i tuoi soldi e perchè hai il cazzo". Ripenso a tutte queste cose lasciando scorrere l'acqua sul mio corpo, per ora non vorrei avere una relazione ma spero solamente di incontrare quella giusta e di non essere tradito per la seconda volta.
Esco dalla doccia e mi avvolgo nel mio accappatoio per poi mettere i boxer, il pigiama e mi stendo sul letto. Il campionato non è ancora incominciato e ci stiamo, letteralmente, spaccando la schiena in due per poter dare buoni risultati in campo.
Accendo la televisione e giro per i canali ma, dato che non trovo niente di interessante, decido di spegnerla e di girare su Instagram. Un suo ennesimo messaggio mi compare nella barra delle notifiche e mi ha scritto:"Arek posso sembrare stronza, lo so, ma non ti ho mai dimenticato...". Non so se crederle dato che, se le ricredo, potrebbe farmi male come la prima volta quindi decido di spegnere il telefono senza visualizzare il messaggio. Mi stendo, del tutto, sul letto e penso al perchè doveva finire così male con Jessica. Con lei ci sono stata bene, si, ma senza di lei che girava per casa nostra con addosso una mia felpa mi sembra una casa vuota ed un po' spoglia, non dico che casa mia è brutta, per carità, ma mi sento sempre più solo. Ripensare alla sua ultima frase quando uscì da casa mia contraddì il "ti amo" che mi diceva mentre facevamo l'amore che forse per lei era solo sesso. Nella mia testa continuano a girare pensieri che però ignoro e decido di chiudere gli occhi data la tarda ora passata a pensare.
Nella mia mente stanno continuando a crearsi pensieri, suprattutto dubbi: ma, quando sono stato con Jessica, l'ho amata?
Questa è la domanda che mi gira e rigira per la mente: si, l'ho amata ma non del tutto. Non siamo mai usciti a cena insieme, oppure a colazione non siamo mai andati in un bar, oppure la sera non siano mai usciti insieme o andati a guardare il tramonto. Lo so può sembrare strano ma avevo pianificato anche di sposarla ma è meglio che non l'ho fatto sennò mi sarei bloccato nella sua trappola a vita. Perchè il matrimonio non è uno scherzo, è come un filo immaginario che lega tutti e due, un riconoscimento del nostro amore tramite la fede. Ormai nella mia testa sta continuando a girare questa domanda: come mai Jessica mi ha tradito? Beh, penso che mi abbia tradito perchè si era stancata di me e perchè non mi amava più ma, ovviamente, non mi ha detto che aveva smesso di amarmi, no, ma mi ha fatto scoprire che mi aveva tradito trovando sul suo cellulare la chat con uno che diceva "suo amico" con le foto di loro due a letto mentre lo facevano.
So che può sembrare strano che penso e ripenso a Jessica ma non la posso cancellare dalla mia vita dopo questi anni passati insieme. Lo so che sono un calciatore e trovare una ragazza non mi farà dannare dato che, qui fuori, tutte sono ai miei piedi.
Meglio che lascio questi pensieri sennò la testa mi scoppia per tutte queste domande e spengo la lampada sul comodino e mi giro alla mia sinistra dove c'è lo spazio vuoto e prima, questo spazio vuoto, era colmato da Jessica.
Mi giro e mi rigiri nel letto ma niente, non ho sonno. Mi alzo dal letto e vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Dietro di me ho la sensazione di sentire dei passi ma so che ciò non è vero dato che sono solo in casa da solo. Bevo il bicchiere d'acqua e guardo fuori dalla porta-finestra: la luna è ormai alta nel cielo e mi rilasso guardandola. Per un momento penso al futuro: penso al futuro non in senso negativo ma in senso positivo, per un momento immagino la mia ragazza ideale ma poi questo viene scacciato dalla mia mente.
Chiudo le tende della porta-finestra e ritorno in camera per poi stendermi. Quando guardavo la luna, nella mia mente si era formato il volto di una ragazza dai lineamenti di un angelo; del suo volto ricordo solamente i suoi grandi occhi di color azzurro.
Decido di chiudere gli occhi per dormire ma, ogni volta che sbatto le palpebre, nella mia mente sono impressi gli occhi di quella ragazza di cui neanche so il nome e che ho solamente immaginato. Guardo l'ora sulla sveglia elettronica posizionata sul comodino affianco al mio letto: è l'una di notte. Decido di chiudere gli occhi e mi giro verso la mia sinistra e per poi incominciare a trovare un momento di quiete che mi fa addormentare del tutto.

Ti dedico il silenzio //Arek MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora