Per fortuna anche questo allenamento è finalmente finito. Sono stremato... sia da un punto di vista fisico che mentale. Reggere la pressione che Kageyama mi mette addosso è un'impresa titanica. Mi viene difficile anche solo guardarlo in faccia.
" Mi chiedo se per lui quello che è successo sia ormai un ricordo... Mi chiedo se ogni tanto si rende conto di come mi tratta... di come mi ringhia sempre addosso.."
Sei fatto così Kageyama o ti vuoi comportare così ? Mi viene molto difficile guardarti mentre sei incazzato con me, mi viene estremamente difficile guardarti e basta. I miei occhi vedono qualcosa che non c'è e non riesci ad immaginare quanto faccia male.
" Vorrei sapere cosa vedono i tuoi occhi Kageyama, vorrei sapere cosa vedono quando si posano su di me... se un'inutile esca o ..."
Scuoto la testa. Devo smetterla di pensare a lui, devo smetterla. Devo prendere queste sensazioni e seppellirle così nel profondo da dimenticarle completamente.
" Però... oggi, quando ti ho passato la palla le nostre dita si sono sfiorate..."
Non riesco a contenere il rossore sulle mie gote. Sono nella mia camera, al buio, nessuno potrà vedere che sono arrossito su questo pensiero.
Se penso a quante volte le nostre mani si sono sfiorate... se penso a quante volte ho toccato la tua schiena... mi sento un'idiota. Avrei potuto assaporare di più quei momenti... avrei potuto semplicemente imprimerli nella mia memoria. Così da andarli a ripescare quando sarei stato da solo, per riviverli a rallentatore e goderne fino all'ultimo.
Questi pensieri mi fanno correre un brivido lungo la schiena. Qualcosa in me si stava muovendo. Sento che la mia intimità si sta interessando al discorso mentale che sto facendo.
" Se pensi intensamente ad una persona è quello " laggiù " si interessa... allora quella persona ti piace sul serio"
Davvero Tanaka-senpai? Forse non tutto quello che dici è una cazzata.
L'erezione spinge violentemente contro le mie mutande. È troppo tardi per pensare ad altro. Inizio a sentirla dolorante.
Mi tremano le mani al pensiero di star per masturbarmi su... sul ricordo delle sue mani.
Posso immaginarlo già arrabbiato con me... ma potrei... potrei subire la tua predica per questa volta.
Prenderlo in mano mi fa sussultare, un brivido di piacere mi scuote completamente. Non ero mai stato così eccitato in vita mia. Lentamente inizio a sfregare, ritmicamente, sopra e sotto. Con la mano libera cerco dispersamente il telefono.
"Perdonami Kageyama..."
Vado nella galleria delle immagini ed apro, con qualche difficoltà, la nostra foto.
" Devo ricordami di ringraziare Hirose appena avrò finito."
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