Parte 42.1

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NOTTE PRIMA DEL TORNEO PRIMAVERILE

Hinata's POV

"Siamo appena arrivati a Tokyo, nella nostra sistemazione per la notte.
Non ricordo come mai, il Coach Ukai abbia deciso di farci partire nella serata.
Saremmo dovuti recarci al palazzetto dello sport domattina, eppure adesso eccoci qua, a prendere posto nella camera.

È una stanza tradizionale abbastanza larga:
Tutti i futon sono distesi sul pavimento di legno.
Un grande armadio occupa tutta la parete difronte ai letti, dove alcuni dei ragazzi stanno già riponendo i loro bagagli.

La finestra scorrevole è semi aperta, facendo salire gli odori della locanda sotto di noi, direttamente nel nostro stomaco.
Con l'acquolina in bocca alcuni propongono di farsi un bagno rilassante, altri di perdere tempo nella stanza comune, dove avevano intravisto un calcio-balille.

Abbiamo già cenato, di conseguenza seguo i ragazzi in bagno.

Sono bagni maschili comuni, per tanto si entra tutti assieme.

- Hinata... non spiare sotto le nostre tovaglie.- dice Tanaka-Senpai, passandomi di fianco, sbattendomi contro.

-Perché mai dovrei...-
Imbarazzato, mi sento ferito da questa frase.

-Perchè sei frocio, Hinata, ecco perché.- una voce, inconfondibilmente infastida e arrabbiata, da dentro una vasca, si leva, facendo ridere tutti.

Le risate sovrastano il rumore dell'acqua che scorre, ed arrivano appuntite, direttamente nel mio petto.

Mi stringo nella mia maglietta, mortificato ed umiliato, con le lacrime che iniziano ad uscirmi incontrollate.

Vorrei alzare lo sguardo per vedere chi è stato a parlare, ma mi sento pietrificato.

-Che schifo... se penso a tutte quelle volte che mi ha visto nudo...- Tsukishima trattiene un finto conato di vomito, mentre prende posto nella vasca ovale.

-Ad averlo saputo prima, lo avremmo mandato nello spogliatoio delle donne. Magari nel vedere qualche fica gli sarebbe passata.-

Di nuovo quella voce e tutti scoppiano a ridere ancora una volta.

-Smettetela... perché ... mi fate questo ... io non ho nessuna colpa per i miei sentimenti...- dico, sentendo che potrei collassare su me stesso da un momento all'altro.

Perché tutto questo odio nei miei confronti?
Perchè tutta questa mortificazione?

Credevo fossimo una squadra... credevo fossimo amici.

- Sentimenti dice lui... ma credi che basti scrivere un tema per parlare di sentimenti? Tu sei malato. Non c'entrano i sentimenti, perché sei solo un frocio schifoso che per tutto questo tempo si è toccato pensando a me...-

Due iridi, taglienti, glaciali, impenetrabili, severe.
Due iridi chiare si posano su di me, spogliandomi di ogni difesa, mi lasciarono nudo sotto il loro sprezzante giudizio.

-Che cosa ci fai qui...- dico tremante.

-Io sono sempre stato qui. Che cosa ci fai tu qui? Sei venuto per succhiarmi l'uccello?-

Gli altri ridono, sempre più forte, facendo affondare le mie gambe nel terreno.
Come inghiottito da invisibili sabbie mobili, sprofondo, sentendo l'avanzare della pressione sul mio corpo.
Incapace di muovermi, sotto quello sguardo carico di disprezzo, mi lascio andare al doloroso sollievo, di quel mostro che piano mi divora.

𝓘𝓼  𝓣𝓱𝓲𝓼  𝓛𝓸𝓿𝓮?        ✧ 𝘒𝘢𝘨𝘦𝘏𝘪𝘯𝘢  ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora