Parte 37

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QUELLA NOTTE

Kuroo's POV

Le luci nella stanza di Kenma erano spente già da un po'.
Lui stava sempre immerso nell'ombra, quando si trovava nella sua stanza.

I led colorati del suo pc erano l'unica fonte luminosa, che si irradiavano per la stanza come le luci di un albero di Natale.
Proiettavano ombre bizzarre sui muri e sui nostri volti, concentrati a giocare alla PlayStation.

Da qualche tempo avevamo preso a giocare a Bloodborne assieme.
Lui lo aveva finito già due volte, essendo un gioco del 2015, a me lo avevano appena regalato e lui mi stava aiutando.
Avevo portato la mia console da lui e giocavamo assieme ogni sera, a gambe incrociate sul futon che mi aveva messo accanto il suo letto.

-Mi spieghi cosa succede?- gli chiedo in un momento in cui il gioco stava caricando.

-Kuroo, sono cose personali di Hinata, non posso parlartene.- mi rispose, stiracchiandosi e poi portando le ginocchia al petto.

-Hai appena detto di là di fidarti di me.- precisai.

-No, ho detto ad Hinata che poteva fidarsi di te, non che io mi fidassi.-

Gli misi un braccio intorno al collo, immobilizzandolo.

-È la stessa cosa, avanti parla Applepi*.-

-Non chiamarmi a quel modo.- rispose senza neanche cercare di divincolarsi dalla mia stretta.

Ormai era rassegnato, sapeva che non ne aveva le facoltà e quindi aveva smesso di provarci.

-Hinata aveva dei sentimenti per l'alzatore del Karasuno.- inizia lui, spazientito.

-Kageyama, ok, quindi?-

-Puoi muovere il tuo personaggio nel mentre? Se non lasci il marchio a terra non ti posso evocare.
Se mi fai perdere i miei Echi del Sangue** ti ammazzo.-

Muovo distrattamente la leva analogica del controller per mettere il mio personaggio MASTERKUROO al riparo, dietro un muretto diroccato.

Lo guardo negli occhi per esortarlo a continuare.

Lui sospira, poggiando il suo controller sulle gambe e premendo il menù di pausa.

Prende il cellulare ed inizia a giocare a Clash of Clans.
Capisco che il discorso sarà lungo perché quello è il gioco che apre quando sta per dire qualcosa di serio ed importante.

-Hinata ha capito di essere innamorato dell'alzatore ma non sapeva come fare a dirglielo, poiché non sapeva se fosse gay o meno.- inizia lui

-Possiamo dire il suo nome: Kageyama?
Bhe a giudicare da come lo trattava in campo, non avrei mai detto che potessero essere qualcosa di più che nemici giurati.- osservai.

Kenma sospirò.

-Esattamente. Non pensava fosse possibile oltre che pensava fosse sbagliato provare qualcosa per un altro ragazzo.-

-Ha passato 2 mesi tenendosi tutto dentro, durante i quali non ha smesso di litigare con l'alz... con Kageyama. Lui nel mentre sembrava aver trovato una fidanzata.-

I miei occhi si sgranarono e la mia bocca si aprì.
Ero incredulo.

Quel Kageyama con una ragazza?
Non era una cosa possibile che riuscivo a concepire.

𝓘𝓼  𝓣𝓱𝓲𝓼  𝓛𝓸𝓿𝓮?        ✧ 𝘒𝘢𝘨𝘦𝘏𝘪𝘯𝘢  ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora