Parte 28

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Kageyama's POV

Barcollante, dopo imprecisati minuti sono davanti casa.

La tua, Hinata.

Credo di aver vomitato due volte il tragitto, non ne sono abbastanza sicuro.
Mi sento abbastanza confuso, i ricordi da dopo aver salutato Oikawa si sono un po' annebbiati.

Per fortuna domani è domenica, non ci sono allenamenti.
Potrò avere il mal di testa senza subire conseguenze troppo rigide da parte di Daichi o anche da tutti gli altri.

Mi appoggio al muretto, che sembra muoversi nella direzione opposta alla mia.
Dopo diversi momenti, riesco a sedermici con le spalle contro.

Prendo il telefono e compongo un numero:

"Dove sei Tobio?! Ti rendi conto di che ore siano?"

"No. Non torno a casa mamma."

La voce dall'altro capo del telefono inizia ad agitarsi.
La testa mi fa troppo male per capire che cosa mi stia dicendo.
Allontano istintivamente il telefono dall'orecchio.

"Dimmi immediatamente dove ti trovi!"

"No."

"Non osare sfidarmi Tobio. Se tuo padre viene a sapere..."

Un conato di vomito mi sale in gola, bruciandola e spingendo per uscire fuori.

Cerco di vomitare tra i miei piedi, senza sporcarmi le scarpe.
Mentre vomito tengo ancora il cellulare attaccato all'orecchio.

"Sei ... sei ubriaco?? Hai appena vomitato, Tobio?? Adesso vengo lì e vedrai che cosa succederà. Non la passi liscia questa Tobio."

"Non me ne frega un cazzo, ne di quello che mi stai dicendo ne di quel coglione di mio padre. Ho smesso di sottostare alla vostra tirannia. Andate tutti al diavolo."

Riattacco il telefono.
Ho la sensazione di potermi pentire di quel che ho fatto stasera, domani mattina.
Ho la sensazione che, questo slancio di audacia mi si ritorcerà contro nel modo peggiore possibile.
Ma per adesso sono molto più interessato alla forma del mio vomito.

"Sembra una stella... o forse una stella cometa..."

Il telefono prende a vibrare nuovamente.
Mia madre sta chiamando.

Rifiuto la chiamata e mi metto a comporre un altro numero.

H: " Ehi, Kageyama."

"Hinata, ciao."

Qualche secondo di silenzio, in cui cerco con tutte le mie forze di non cadere all'interno del mio rigurgito di poco fa.

H: "Tutto bene? Dove ti trovi?"

"Io...non saprei... credo di essere sotto casa tua. Scendi?"

La voce di Hinata inizia a farsi confusa.
Farfuglia cose che non riesco a capire, apro la bocca per bloccarlo, ma mi rendo conto che ha già attaccato la chiamata.

Il telefono mi si spegne in mano.

Passa qualche secondo prima che la porta della casa di fianco alla quale sono poggiato, si apre.

𝓘𝓼  𝓣𝓱𝓲𝓼  𝓛𝓸𝓿𝓮?        ✧ 𝘒𝘢𝘨𝘦𝘏𝘪𝘯𝘢  ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora