Fuori dal carcere

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Era il 2012 quando Hanya, finalmente usciva dal carcere. Finalmente respirava aria di libertà, ma anche di vendetta che aveva premeditato nella permanenza in carcere, La prima cosa che fece, era quella di tornare a casa sua, anche se impolverata, quella casa per lei aveva un grosso significato. Non aveva soldi, se non qualche dollaro nascosto dietro un mobile nel suo appartamento. Usufruì di quelli per un giorno intero, ma poi, doveva riprendere a prostituirsi per guadagnare soldi. Essendo una bellissima donna, riusciva a farsi parecchi dollari anche in pochissime ore. Prima però doveva sistemare casa, metterla in ordine, compilare documenti, e riaccendere quel famoso computer. Lo avrebbe fatto più tardi, prima, si sarebbe recata nella struttura dove tempo prima aveva portato Bill. Chiese di vedere il figlio dando nominativi ma, non risultava. "Ci riprovi la prego, voglio trovare mio figlio. Inserisca il cognome del padre, Marsh, ma mi dica dove è" disse Hanya con tono minaccioso. La povera signora anziana fece le sue ricerche senza trovare nulla ma accorgendosi della serietà di Hanya chiese al direttore. Venne fuori che Bill venne adottato, e il suo nome venne cambiato, così come il cognome. Gli diedero il nome di Michael. Hanya era su tutte le furie ma doveva contenersi per evitare altri problemi con la polizia.

- "dove si trova?" domandò.

"A new York, signora"

Hanya rimase in silenzio per alcuni istanti.

"New York? io li non ci voglio tornare, ma devo riprendermi mio figlio"

stava pensando a voce alta, dimenticandosi per un istante la presenza di quelle due persone. A sguardo basso salutò e andò via, tornando a casa in lacrime di rabbia. Doveva lasciare tutto e tornare in quella città da lei tanto odiata di cui non aveva bei ricordi. Non aveva soldi, per partire e ricominciare ne sarebbero serviti un po'. A New York aveva una casa, quella in cui con Louis, ci aveva passato tanti anni. La sera si fece portare una pizza, non poteva permettersi nulla, se non quella. Mangiò quella pizza fissando il vuoto, presa tra i suoi pensieri, i suoi ricordi e la sua rabbia. Nella grande mela aveva tante conoscenze, ma anche tante persone rivali. Hanya, elaborò in seguito piani sconvolgenti. Sarebbe partita per New York da Philadelphia dopo un mese, giorni in cui doveva racimolare soldi a sufficienza per iniziare nuovamente in quella città che le aveva tolto tutto.

Hanya tra sesso e cattiveriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora