Another way of love. ||Larry Stylinson||

SECONDO CAPITOLO.

"Harold cosa ci fai qui" esclamò aggiustandosi il ciuffo di capelli ribelli.

"Ehm, quello che fai tu (?)" Risposi alzandomi dalla panchina

Mi avvicinai e lo abbracciai, sentivo il suo profumo, la sua barba mi solleticava il viso, il suo respiro era affannato.

"Mi sei mancato." disse con una nota di tristezza, un senso di vuoto mi oltrepassò.

"Oh sei qui Lou" disse una voce femminile e stridula
Di colpo ci staccammo.

"Harry lei è Lydia, la mia migliore amica." disse Louis nascondendo una nota di disapprovazione.

Era una ragazza alta circa un metro e sessantacinque, capelli biondo platino corti, occhi color ghiaccio,septum al naso e dilatatori ad entrambi i lobi, uno schianto insomma.

"Piacere Harry" dissi porgendogli la mano, aspirai l'ultimo tiro di sigaretta e la lasciai cadere al suolo.

"Lydia"disse in tono freddo ritirando la mano dalla mia stretta decisa.

"Lou c'era Derek che ti cercava". disse l
ragazza porgendomi uno sguardo di sfida.

Il sorriso di lui si chiuse in una linea retta e dura.

"Harry ci si vede in giro" disse dandomi una pacca sulla spalla, e allontanandosi. 

Rimasi su quella panchina per altri trenta minuti, finché non sentì Colton che mi chiamava, mi alzai, spensi l'ennesima sigaretta e mi avviai verso Colton.

"Col non immagini chi ho incontrato" dissi chiudendo la porta dei giardini.

"Louis, si lo so, l'ho incontro era con un certo Derek un tipo alto, capelli neri e occhi chiari, sembrava un armadio, penso si faccia almeno sei ore di palestra a settimana, la maglietta gli stava appena addosso." Disse in tono scherzoso.

"Ah"dissi cercando di nascondere la delusione.

"Qualcosa non va Harold? " mi guardò accigliato.

"No tutto bene, su andiamo in camera sono stanchissimo vorrei farmi una doccia, mangiare una cosa al volo e andare a letto domani dobbiamo iscriverci ai corsi" dissi cambiando argomento.

"Concordo"disse aprendo la porta della camera.

Mi lasciai cullare dal getto d'acqua bollente  mentre le note di skyscraper mi risuonavano in mente.

*Toc, Toc*.

"Harry devo pisciare, entro"disse spalancando la porta del bagno.

Odiavo quel suono d'acqua che ricadeva nel water, mi liberai da quell'involucro di schiuma, afferrai il primo asciugamano e me lo avvolsi in vita, tornai in camera, mi asciugai e infilai un paio di box-er con una T-shirt, faceva un caldo assurdo.

"Harry mi faccio una doccia aspettami sveglio" disse Col chiudendo la porta del bagno.

Fissai il soffitto per circa quindici minuti, poi mi addormentati.

*Era tutto sfocato, ero nella mia camera e Lou era con me.

"Harry, perché non ti sei fatto più sentire, avresti dovuto richiamarmi"disse asciugandosi le lacrime.

"Louis, non volevo illuderti non potrà mai succedere nulla tra noi" dissi guardando il pavimento.

"Allora questo cos'è? " mi afferrò il mento e le nostre labbra si toccarono, le nostre lingue cominciarono ad avvolgersi l'una all'altra.

Stavo baciando Louis, stavo baciando il mio migliore amico, ed era un maschio, e mi piaceva.

Dopo qualche secondo lo spinsi, stava piangendo.

"Louis io non sono così" dissi guardandolo negli occhi.

"Harry non puoi negare ciò che provi per me, altrimenti non avresti ricambiato il bacio" disse avvicinandosi non contento.

"Louis, provo del semplice affetto, sei come un fratello per me". mentì.

"No, non dire cazzate!" disse baciandomi di nuovo.

Lo allontanai, ero in lacrime.

"Louis non sono un fottuto frocio". Urali.

Louis uscì dalla camera sbattendo la porta, sentì i suoi passi lungo il corridoio, correva.*

"Harold ti avevo chiesto di aspettarmi sveglio" disse Col scuotendomi

"scusami"dissi asciugandomi il sudore dalla fronte.

"Harold cosa stavi sognando, porcellino"disse trattenendo una risata.

Mi guardai i boxer d'impulso, non poté fare a meno di notare la possente erezione che pulsava sotto quel sottile tessuto -che figura di merda pensai tra me e me.

"Buonanotte Col" dissi facendo il broncio.

"Buonanotte Mr.sono sempre in tiro". rise di gusto.

Il silenzio crollò sull'universo.