VENTESIMO CAPITILO.

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*Harry's pov*

'Cos'è questo baccano?!' Un dottore dai capelli brizzolati ci poneva uno sguardo minaccioso.
'ci scusi, ho appena dichiarato il mio amore a questo ragazzo' posai il mio sguardo su Louis che arrossi violentemente.
'non mi importa, siete in un ospedale non a casa vostra, ora torni nella propria stanza l'orario di visita è terminato' la sua voce alta ed autoritaria copriva le dolci note della melodia.
'posso salutarlo?' Chiese Louis con un filo di voce.
'5 minuti' tuono', allontanandosi.

Spensi la musica.

Lo strinsi ancora come se fosse l'ultima volta, le mie labbra toccarono di nuovo le sue e la mia erezione cominciò a pulsare contro il suo grembo.
'hai qualcosa in tasca?' uno sguardo perverso comparve sul suo volto e la sua mano toccò la mia erezione, sussultai al suo tocco.
Cominciai a baciarlo con foga e la sua mano strinse il mio membro sempre più forte fino a farmi male.
'Ah' sibilai tra un bacio e l'altro.
'scusa' ritirò la mano.
'dai Harry, torno al campus, una doccia calda non mi dispiacerebbe'
'scrivimi prima di andare a letto' gli stampai l'ultimo bacio sulle labbra e si allontanò saltellando allegramente.

[..]

'Com'è andata con Louis' chiese mamma rimboccandomi le coperte
Adoravo farmi mettere a letto da lei.
'meglio di quanto pensassi' dissi sorridendogli e tirandomi le coperte fin sopra al naso.
'mi fa piacere, ora vado tesoro, tuo padre mi aspetta in macchina, torno domani mattina' mi diede un bacio casto sulla fronte e si allontano' chiudendosi la porta alle spalle.

Il silenzio assordante della camera mi dava un fastidio tremendo, il telefono vibro' creando un lieve frastuono: finalmente Louis!

-'Sono pulito e profumato'. Avvampai.

-'Vorrei poter constatare' il sol pensiero delle mie mani sul suo corpo risvegliarono il mio membro.

-'Mi dispiace ma non puoi' il messaggio fu seguito da una foto che ritraeva Louis in Boxer con i capelli ancora bagnati e le goccioline d'acqua che scorrevano sulle sue clavicole. Piccole spinte percorsero il mio membro fino a farlo diventare duro.

-'Non puoi farmi questo' dissi in preda all'astinenza, erano ben 4 mesi che non avevo un rapporto sessuale, e la sola idea di averlo con Louis mi lasciava senza fiato.

-'Hai sempre le mani haha' mi parve di sentire la sua risatina provocatoria.

Le mie mani cominciarono a percorrere il mio busto delineando gli addominali, lambì con le dita l'elastico dei boxer e cominciai a toccarmi dolcemente.
Il mio respiro si affanno'

-'torno subito' chiusi i messaggi ed aprì la sua foto.

Cominciai a masturbarmi dolcemente, man mano aumentavo il ritmo e poi rallentavo, in quel momento avrei voluto la sua bocca su di me, le sue mani su di me, avrei voluto il suo corpo.
Ero in bilico tra la normalità e il piacere, strinsi più forte il mio membro ed eiaculai con forza facendo un sospiro di sollievo.
Chiusi gli occhi per qualche istante e crollai in un dolce sonno.

[....]

Dopo qualche giorno fui guarito, ma la voglia d'eroina non sparì.
Tornai al campus e ripresi la mia solita vita con una sola differenza mia madre mi stava con il fiato sul collo e avevo una specie di ''fidanzato'', non sapevo come chiamarlo, non gli avevo fatto nessuna proposta, quindi non eravamo una coppia a tutti gli effetti.

'Buongiorno riccio' Louis era in piedi in camera mia con due frullati e delle ciambelle al cioccolato.
'hei tesoro' dissi con voce assonnata ma allo stesso tempo smielata.
'Colton mi ha dato le sue chiavi' mi mostro' una chiave che ripose nella tasca interna della sua giacca di jeans.
'Che ore sono?' Chiesi mettendo la testa sotto al cuscino per evitare i raggi del sole ormai alto nel cielo.
'è ora di alzarsi' tirò via le coperte lasciandomi in boxer.
'daii, vieni vicino a me 'farfugliai con la testa sotto al cuscino e cercando le coperte con la mano.
Il matarasso si inclino' ancor di più sotto al suo peso.
Mi avvinghiai al suo corpo tirai su le coperte e inalando la sua fragranza mi riaddormentai.

*Louis's pov*.
Il suo torace muscoloso si abbassava a e si alzava ed il suo capo riccio ricadeva sul mio petto.
Cercai di alzarmi senza svegliarlo, biabiglio' qualche parola incomprensibile e riprese a russare dolcemente.
-"Chissà se ha finito il saggio breve sulla pena di morte che deve portare agli esami" pensai.
Afferrai il suo zaino e frugai tra i libri.
'dove diavolo è' cominciai a frugare come un forsennato.
'ahi' urlai, d'istinto ritrassi la mano e osservai l'indice.
Un piccolo buco era apparso, il sangue fuoriusciva lentamente.
Svuotai lo zaino completamente ed una siringa atterrò sul volume di letteratura.
Un espressione di terrore e delusione apparvero sul mio volto, scaraventai i libri contro la scrivania creando un frastuono.
'Posso spiegare' sibilo' il riccio con voce stridula.
'Non voglio sentire spiegazioni, finche' continuerai a bucarti non voglio avere nulla a che fare con te. '
'Ti prego..' la sua voce era rotta e affannata.
'Buon proseguimento' sbatte' la parta e tornai in camera mia.

[..]

Entrando in camera interruppi l'effusione tra Lydia e Colton.

'Scusate' mi lanciai sul letto e presi a pugni il cuscino.
'Che succede Lou' disse Colton infilando un paio di boxer.
'Harry..' le mie parole parvero spente.
'Che succede ad Harry?' Chiese Lydia ancora con il fiatone.
'abbiamo litigato' mentii.
'Vedrai che tutto si risolve, vedrai stasera ho intenzione di andare in discoteca e tu ed Harry dovete venire a tutti i costi.'disse Lydia tra un respiro e l'altro.
'Ma..' mi precipitai a risponderle
'Niente ma, stasera serata tra amici.' Si allaccio' il reggiseno e strinse forte Colton a se.

[..]
'Sei pronto?' Urlò Lydia dalla camera.
'Si un attimo' agganciai le bretelle ed entrai in camera.
'Wow' deglutì 'Harry ti salterà addosso, quel pantalone rosso ti fa un sederino da favola' sorrise e volteggio' su se stessa sfoggiando uno dei suoi vestiti corti ed attillati.
'Bellissima' ricambia il sorriso ed afferrai la giacca.
'Ci aspettano in macchina, andiamo signorina Tomlinson' rise di gusto.
'ha ha ha, molto divertente. '.

Another way of love. ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora