*Loui's pov*
Afferrai i boxer velocemente indossandoli e seguì Harry in camera:
"Harold, andiamo non arrabbiarti" gli afferrai la spalla per fermarlo.
Mi fissò per qualche secondo poi abbassò lo sguardo al suolo:
"Lasciami!" Disse lentamente con ira.
"Harry per favore non fare il bambino"
La sua mano si chiuse in un pugno per poi scagliarsi sul mio volto, chiusi gli occhi e mi lasciai cadere.
Il volto di Harry si riempì di lacrime, il suo respiro era affannato, riaprì gli occhi e fissai incredulo il riccio in piedi di fronte al mio copro che giaceva sul pavimento.
Portai la mano sull'occhio colpito, un dolore lancinante si fece spazio tra le emozioni che tenevo dentro: rabbia, dolore, paura, disprezzo, pietà.
"COSA CAZZO TI PRENDE!" urlai a denti stretti portando le mie gambe al ventre e cominciando a piangere.
I suoi occhi pieni di lacrime mi fissavano, tirò su con il naso e mi diede le spalle.
"SCUSA SE MI PREOCCUPO PER TE, SONO UN COGLIONE SE HO PENSATO CHE FOSSI CAMBIATO SEI LO STESSO BAMBINO DEL LICEO,SEI LO STESSO COGLIONE. VAFFANCULO!" Dissi tra un singhiozzo e l'altro.
Si voltò verso di me e mi fisso con espressione impaurita, la sua bocca si aprì cercando di pronunciare qualcosa.
"COSA C'È NON RIESCI NEMMENO A PARLARE?SEI UNO STRONZO VATTENE!" Mi tirai su aggrappandomi al davanzale della finestra, continuai a fissarlo aspettando una risposta che forse non sarebbe arrivata.
"CAZZO DÌ QUALCOSA!" Urlai asciugandomi le lacrime.
"Sto morendo, ho un tumore."
Le orecchie cominciarono a fischiarmi al suono di quelle parole, il mondo continuava a girare ma io ero fermo, risentivo quelle parole nella mia testa, rivedevo la sua espressione.
Alzai gli occhi per cercare i suoi, mi avvicinai lentamente:
"Harry cosa diamine dici" dissi lentamente continuando a tenere una mano sul sopracciglio che sanguinava.
"Andiamo al pronto soccorso devi medicarti" prese un paio di pantaloni e me li diede.
"Harry non mi importa del sangue, cosa cazzo dici? Come un tumore, Harry cazzo da quanto lo sai?" Le lacrime cominciarono a rigarmi il viso, un dolore lancinante al petto, mi lasciai cadere sul letto.
Urlai, presi a pugni il muro cercando uno sfogo mentre il riccio continuava a guardarmi immobile.
"Smettila, finirai per romperti una mano" mi afferrò la mano prima che si scaraventasse un ennesima volta contro l'intonaco bianco candido delle pareti.
"Harry spiegami ti prego, non ci capisco nulla" dissi singhiozzando.
"L'ultima volta che sono stato in ospedale mi hanno fatto una radiografia, e nel pancreas, in questo fottuto pancreas hanno trovato un fottuto tumore, i medici hanno sconsigliato la chemioterapia al momento visto il mio pessimo stato di salute, sarei dovuto tornare dopo un mese circa per un controllo e per decidersi sul da farsi. I miei non sanno nulla".
Lo fissai incredulo mentre la mia vista si annebbiava.[...]
"CHE SUCCEDE?" Urlai nel frastuono dell'auto ambulanza.
"Va tutto bene stiamo andando al pronto soccorso, ha perso conoscenze" disse un medico presente sul veicolo.
Mi guardai intorno per cercai Harry, ma di lui nessuna traccia.
Un forte dolore alla testa mi provocava delle pulsazioni fastidiose alle tempie.
L'infermiere aprì una piccola bustina e ne estrasse un ago, lo collegò ad un piccolo tubicino bianco che a suo volta era collegato ad un lavaggio ed infilò l'ago lentamente nel mio braccio esile, provocandomi un lieve dolore.
Chiusi gli occhi e ripensai alle parole di Harry, non poteva essere vero, un tumore.. Era tutto così annebbiato.[...]
Spalancai gli occhi e mi risvegliai nell'ambiente sterile di una camera d'ospedale, Lottie, mia sorella sedeva sulla sedia accanto al mio letto.
"Hei che ci fai qui?" Chiesi aprendo gli occhi
"Hanno chiamato l'ultimo numero del registro di chiamate cioè me ma non ho avvertito mamma e papà, ma ora dimmi cosa diamine è successo" chiese nervosa controllando il cellulare.
"Harry, abbiamo litigato.. Mi ha colpito ma non importa, dov'è lui?" Chiesi guardandomi intorno come un forsennato.
"L'hanno ricoverato nel reparto oncologico, vi hanno trovati privi di senso nella vostra camera, Harry era immerso in una pozza di sangue da quel che so" disse più lentamente possibile.
Il mio stomaco si contrasse provocandomi un leggero tremolio.
"Devo vederlo" le lacrime erano sull'orlo di un precipizio.
"Non puoi alzarti, devi finire il ciclo di lavaggi."disse spingendo una mano sul mio petto e facendomi appiattire sul letto.
"Chiama i genitori" dissi cercando con lo sguardo il cellulare.
"Non vuole, i medici volevano chiamarli ma Harry è maggiorenne e può decidere per se" estrasse il mio cellulare dalla sua borsa e lo poggiò dolcemente sul comodino accanto al letto.
"Ma cazzo, devo vederlo" urlai sperando nell'arrivo di un infermiere che mi liberasse da quell'ago conficcato nel braccio.
"Con Lui c'è Colton" mi rassicurò Lottie.
La mano dì Lottie si posò sulla mia fronte sudata spostando i capelli e provocandomi una nostalgia inspiegabile.
"Mi sei mancata" dissi afferrandogli la mano e stringendogliela forte.
"Anche tu tesoro" ricambiò la stretta e accarezzò dolcemente le nocche.
"Ora riposa Louis, ne hai bisogno".
Chiusi gli occhi cercando di pensare a qualcos'altro che non fosse Harry, ma risultò impossibile.
Non facevo altro che pensare a quelle parole, rivedevo la scena di quella notte, il suo viso sporco di sangue la pozza di sangue raffermo sulla moquette, il suo viso giallastro, i suoi occhi scavati, le sue labbra viola.[...]
La notte calò velocemente, riaprì gli occhi e vidi la sedia accanto al letto vuota, sullo schermo del cellulare c'era una notifica di un messaggio:
Da:Lottie
Tesoro, dovevo tornare a casa ho spiegato a mamma e papà che eri in ospedale e che domattina ti avrebbero rimesso, sono tranquilli ma aspettati qualche telefonata.
Baci, Lottie.❤️
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Posai il cellulare e mi avviai verso il bagno, mi liberai dell'urina trattenuta per troppo tempo e mi guardai allo specchio:
Il mio occhio destro aveva un contorno violaceo e dei punti trionfavano sul mio sopracciglio.
Mi lavai le mani e mi stesi pensando a dove potesse essere Harry.
Il telefono vibrò interrompendo il silenzio assordante della camera:Da:Harry
Camera 312, reparto oncologia.
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Infilai le scarpe e uscì furtivamente dalla camera, i corridoi erano bui e solitari.
Lessi un cartello e segui le indicazione per il reparto dove era stato collocato Harry.
Dopo circa 10 minuti vidi il cartello del reparto e poco dopo la sua camera.
Il cuore cominciò a martellarmi in petto, le mani sudate si posarono sulla maniglia fredda della porta facendola scricchiolare.Budinooo!
Salve ragazze/i, cosa ne pensate di questa situazione? Cosa accadrà ad Harry? Louis l'ha perdonato o prova rancori per il pugno che ha preso?
Se vi va commentate e lasciate una stellina! ❤️❤️
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Another way of love. ||Larry Stylinson||
FanficAvevo solo 16 anni, a scuola mi reputavano un 'figo' solo perché avevo avuto rapporti sessuali con un po' di ragazze. Il mio migliore amico, era stato lui a violare le mie labbra per la prima volta, Louis era stato lui, pensavo fosse normale. Erava...