*Harry's pov*.
Il ticchettio dell'orologio da polso di Colton mi dava i nervi ed il suo battere il dito sul cruscotto dell'auto mi metteva ansia.
'Dio santo smettila' urlai contro il ragazzo che si immobilizzo' fissandomi con aria interrogativa.
'scusa, sono ansioso' feci un profondo sospiro.
'Arrivano' Colton indico' Lydia e Louis con il mento.Alla vista di Louis sbiancai, era bellissimo. Quel pantalone rosso esaltava ogni sua forma e la maglietta, a righe blu e bianca lasciava intravedere le sue dolci clavicole.
La portiera si aprì con un rumore che interruppe il silenzio.
Un profumo inebriante invase l'auto, Colton stava ammirando Lydia porgendogli uno dei suoi sguardi più sexy, io mi limitavo ad ammirare Louis dallo specchietto retrovisore, i nostri occhi si incrociarono per qualche secondo.
'Dove si va?' chiese Colton mettendo in moto l'auto.
'Al Sound!' esclamo' Lydia tirando fuori dalla borsa quattro biglietti neri con una scritta a caratteri cubitali dorata : "SOUND".
Colton spinse il piede sull'acceleratore e l'auto si fece spazio tra il traffico.
Allacciai la cintura di sicurezza per evitare di continuare a sentire quell'insopportabile bip che avverte di mettere le cinture, e Colton fece lo stesso.
Lydia continuava a spiegare a Louis quanto fosse 'figo' quel posto:"Ci sono ragazzi mozzafiato ovunque, la musica è da sballo."la sua voce entusiasta riempiva il silenzio imbarazzante che c'era nella vettura.
[..]
Dopo circa 1 ora di viaggio, un insegna enorme indicava il locale con una freccia.
Colton svolto' seguendo le indicazioni per il parcheggio.La fila era immensa, c'erano tantissime persone in tiro e mi sentivo a disagio con i miei pantaloni neri attillati e la camicia bianca un po aperta sul petto.
'Da questa parte' Lydia Afferrò il braccio di Louis che d'istinto afferrò il mio, un vuoto allo stomaco mi provocò un espressione di disagio, afferrai il polso di Colton e attraversammo la folla scalpitane.
[..]
La discoteca era enorme, tavoli erano disposti ai lati della pista separati da alcuni nastri rossi come il colore delle pareti, la pista era piena di persone che ballavano come forsennati, l'angolo Bar era inondato di gente, vari bicchieri mezzi vuoti erano poggiati per terra o sulle casse della console.
'ANDIAMO A BALLARE' urlò Lydia a Louis che si limito' ad afferrargli la mano per trascinarla al centro pista.
Colton mi porse uno sguardo di disapprovazione e si allontanò raggiungendo Lydia e Louis.Mi incamminai verso il bar facendomi spazio tra le persone che ballavano fuori pista con i loro bicchieri stracolmi d'alcool.
'Un LongIland' urlai al barista che fece fatica a sentire le mie parole.
Bevvi in un sorso quel bicchiere stracolmo lasciando cadere qualche goccia sul pavimento.
Avevo un bisogno urgente di bucarmi, avevo bisogno di quella sensazione di quella pace interiore.
Posai il bicchiere sulla cassa della console più vicina, una mano calda e sudata mi afferrò il braccio.
Mi voltai, sperando fosse Louis.
Una ragazza dagli occhi color mare mi porse un sorriso facendo scintillare i suoi denti sotto le luci fluorescenti della stanza, i suoi capelli biondi ricadevano lungo la sua schiena fino a toccargli il sedere.
'Jole' esclamai urlando
Mi invitò ad andare alla postazione da Dj con lei, mi guardai in torno e gli feci segno di no, mi sorrise e tornò a concentrarsi sui dischi in vinile.Fortunatamente trovai un bagno, mi chiusi a chiave presi il cucchiaino dalla tasca e misi il restante dell'eroina su di esso, scaldai il tutto con una goccia di limone e tirai su con la siringa, feci uscire l'aria sprecandone una piccola quantità.
Fortunatamente l'ago era nuovo e non ebbi problemi ad infilarlo nel mio braccio muscoloso, sparai la dose ed il mio corpo cadde all'indietro facendomi sedere sul water.
Passarono minuti credo, mi alzai lasciai la siringa e il cucchiaio per terra e andai in pista.
Ballavo come un forsennato, mi sentivo al settimo cielo, tutto era limipido e calmo, la dolce musica mi cullava soave tra la gente sudata ed ubriaca.
Incrociai il sorriso di Jole e mi avviai verso di lei alla postazione.'Come stai Harry?' Mi diede un pizzico sul sedere facendomi trasalire.
'benone' gli diedi una pacca sul sedere e mi sorrise come solo lei sapeva fare.*Louis's pov*
Colton e Lydia ballavano quasi attaccati tagliandomi fuori, probabilmente non lo facevano di proposito, ma ero a disagio.
Cercai Harry con lo sguardo ma nulla, un ragazzo seduto ad un tavolo mi guardava di continuo scrutandomi dalla testa ai piedi.
Il suo viso ben delineato ed i suoi capelli nero corvino gli ricadevano sulla fronte, ed i suoi occhi verdi emanavano un forte desiderio.'Guarda c'è Jole' urlò Colton puntando la console con il dito.
Harry le era attaccato come una sanguisuga, i suoi occhi erano rossi e aveva due occhiaie da far paura.'Certo Jole, quella puttana del Liceo che Harry si scopava nello sgabuzzino delle scope' sbottai fissando Lydia incredula.
Le mani di Harry accarezzavano i suoi glutei, la rabbia invase la mia mente e cominiai a ricambiare gli sguardi del ragazzo seduto al tavolo.
'Lou, cosa stai facendo' urlo Lydia porgendomi uno sguardo accusatore, mi limitai ad indicargli il riccio che se la spassava con la bionda.
'È ubriaco, si vede da qui Lou' Colton mi fissava preoccupato per cosa potesse accadere.
Gli diedi le spalle e a passo felpato mi avvicinai al ragazzo sedendomi sulla sedia libera vicino al suo tavolo:
'Piacere Louis' urlai per farmi sentire, sul suo viso comparve un dolce e tenero sorriso.
'Jason' urlò porgendomi la mano calda e tremolante.
'Quanti anni hai?' Chiesi lanciando un occhiata ad Harry che continuava a ballare imperterrito strusciandosi contro la bionda rifatta.
'21, tu?'
'23' gli sorrisi e guardai ancora Harry con la coda dell'occhio, il suo corpo era immobile ed il suo sguardo era puntato su di noi.
Posai la mia mano su quella di Jason che era sul tavolo come senza vita.
'Sei solo qui?' Chiese avvicinandosi con fare spavaldo lasciando la sua timidezza.
'Sono con degli amici' gli feci l'occhiolino ed imitai il suo gesto.
'Io sono con mio frat' una mano robusta e sudata si scaravento' sulla guancia del ragazzo dai capelli corvini, un espressione di terrore comparve sul suo volto mentre alzava lo sguardo, il riccio gli scaravento' un altro pugno sul naso facendolo cadere all'indietro.
'HARRY CAZZO' urlai spingendolo via, aiutai Jason ad alzarsi porgendogli un fazzoletto per asciugarsi il sangue.
Un uomo vestito di nero grande e grosso si fece spazio tra la folla spingendo gente, afferro' Harry per la camicia e lo strattono' fino all'uscita.
'scusa Jason devo andare' porsi un ultimo sguardo al ragazzo e corsi verso l'uscita.
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Another way of love. ||Larry Stylinson||
FanficAvevo solo 16 anni, a scuola mi reputavano un 'figo' solo perché avevo avuto rapporti sessuali con un po' di ragazze. Il mio migliore amico, era stato lui a violare le mie labbra per la prima volta, Louis era stato lui, pensavo fosse normale. Erava...