DICIANNOVESIMO CAPITOLO.

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*Harry's pov*
La bocca di mia madre si aprì come per dire qualcosa ma si richiuse senza parlare.
'Mamma posso spiegare' sibilai avvicinandomi verso di lei, la vergogna mi invase.
'Ecco' balbettai. 'Louis aveva qualcosa negli occhi.' Dissi tutto d'un fiato. -Che diamine, una scusa migliore potevo inventarla.
Una risatina isterica riecchegio nell'aria, mi voltai e posai lo sguardo su Louis.
'Su avanti, dille la verità' quelle parole arrivarono come un colpo allo stomaco, mi aggrappai all'asta che manteneva la flebo ormai quasi alla fine.
'È questa la verità' minacciai Louis con lo sguardo.
'Sei uno stronzo' disse a denti stretti.
Senza pensarci due volte la mia mano sinistra si chiuse in un pugno ed atterrò sulla morbida pelle del suo viso.
Spalanco' gli occhi per lo stupore, mentre con una mano cercava di fermare il sangue che fuoriusciva dal lato della bocca.
'Harry' mi rimprovero' mia madre avvicinandosi.
Continuavo a fissare Louis incredulo di ciò che avevo appena fatto, le sue labbra si serrarono:
'Mi fai schifo' sussurro' allontanandosi.

'Ma che ti prende Harry' mi rimprovero facendomi segno di sedermi su un gradino.
'Mamma..'la mia voce venne spezzata dal pianto, la sua mano si poso' sulla mia spalla facendo inclinare il mio collo sulla sua spalla.
'Piangi, tesoro sfogati.' La sua voce dolce e vellutata mi creò dei singhiozzi sordi.
'Io lo amo' dissi tirando su con il naso.
La sua bocca si aprì in un sorriso e delle lacrime si versarono sul suo volto angelico.
'Ti ho deluso vero?' Chiesi in tono di scuse asciugandomi le lacrime sul camice verde.
'Harry caro, sono lacrime di gioia. Sei mio figlio e ti amo per ciò che sei, non importa se sei felice con un ragazzo o con una raggazza, mi importa solo che tu sia felice.' Disse in tono dolce, lasciai parlare il silenzio al mio posto, sapeva che le volevo bene, sapeva che le ero grato per questo bellissimo dono che è la vita.
'Va da lui' mi accarezzo' la schiena spronandomi ad andare.
Annuii e corsi a cercarlo.

[..]
Correvo veloce nei corridoi dell'ospedale, sudavo, l'ansia e l'astinenza mi stavano facendo a brandelli.
'Signore non può correre nei corridoi'.
Ignorai l'infermiere che mi rimproverava e continuai la mia caccia al tesoro.

*Louis's pov.*
Il labbro mi si gonfio' come una mongolfiera:

'Ahi' borbottai contro l'infermiera che mi stava medicando.
'Scusi' mi fece un sorriso innocente continuando a tamponare delicatamente il sangue raffermo.
Harry mi aveva dato un pugno. posso denunciarlo per violenza sulle donne -pensai. Quel pensiero mi fece sorridere provocandomi dolore alle labbra.
'così può andare' si voltò verso il cestino lasciando cadere il gomitolo ormai di un rosso accesso.
D'istinto passai la lingua sulle labbra provocando un dolore lancinante, ritrassi la lingua ed assaporai quel retrogusto ferreo misto ad uno strano salato, probabilmente l'acqua ossigenata di cui era impregnato il gomitolo d'ovatta.
Mi alzai dal lettino scomodo e freddo.
'grazie' mi voltai e spalancai la porta, volevo sapere Colton come stava e dovevo raccontare a Lydia dell'accaduto.

Il riccio era seduto su una sedia fuori la stanza dove mi stavano medicando, lo ignorai passandogli davanti.
'Louis' mi afferrò il braccio.
'lasciami' dissi con tono calmo e pacato.
'scusa' la sua voce era un filo sottile.
'Cosa?' Lo feci apposta.
'scusa' disse con tono piuttosto alto.
'Ora avrei da fare' la sua presa si allento' ed io continuai a passo svelto senza girarmi.

[..]

'Ti rendi conto' urlai contro Lydia che mi ascoltava senza staccare gli occhi di dosso a Colton che dormiva beato.
La conversazione fu un monologo piu che alto, Lydia si limitava ad annuire e di tanto in tanto a sibilare qualche gemito di disapprovazione.
'Come sta Colton' dissi infine sedendomi sulla sedia al suo fianco con tono più calmo.
'Sta bene, è stato lo stress, la tensione, il senso di colpa' disse giocherellando con alcune ciocche della sua chioma dorata.
'già' si affretto' a rispondere Colton.
'e tu da quanto ascolti' la mia voce era assonnata.
'da abbastanza' mi ammoni per le urla.
'si hai ragione scusa' chinai il capo fissando il pavimento sterile di quella camera.

Il riccio fece irruzione nella camera.
Dei brividi mi partirono dal basso ventre per poi invadere tutto il mio corpo.
'Bro' come stai' disse ignorandomi.
'io bene, tu?' Colton si tirò su con i gomiti porgendo un sorriso al ragazzo.
'L'astinenza non è facile, ma devo superarla, sono quasi sempre stordito per alleviare gli spasmi muscolari' i suoi occhi si posarono nei miei e le sue labbra si aprirono in un sorriso.
'tua mamma?' Chiese Colton guardando un punto morto della camera.
'ha capito e accetta la cosa' il suo sguardo si poso' di nuovo nel mio, i suoi occhi scintillanti lasciarono cadere qualche lacrima di gioia.
'Buon per te' mi alzai e andai via correndo.

[..]

Ero chiuso nello sgabuzzino delle scope da circa due ore, evitavo il riccio riflettendo sul da farsi.
Una voce proveniente da una cassa posizionata in quella piccola stanza si fece spazio:
"COMUNICAZIONE INTERNA:"
La voce di Harry si diffuse dolcemente nell'aria.
"LOUIS, PER FAVORE SCUSAMI,TI AMO."
Quelle parole mi fecero sorridere creando un lieve dolore.
Le note di Thinking Out Loud -Ed Sheeran riecchegiarono in quelle quattro mura, le lacrime percorrevano il mio viso per infrangersi sulle labbra creando un piacevole dolore, afferrai la maniglia della porta e l'aprì.
Dei petali rossi creavano una scia sul pavimento, le luci soffuse creavano un dolce contrasto con il tramonto all'orizzonte, seguì con passo felpato la piccola strada di petali.
Harry era in piedi contro al muro con un mazzo di rose rosse in mano.
Non appena ero abbastanza vicino un 'Ti amo' parti dalle sue labbra, lasciò cadere i fiori sul pavimento:
'Mi concedi questo ballo' mi porse la mano passandosi la lingua sui denti brillanti.
La musica ci cullava dolcemente, il suo profumo misto all'odore sterile dell'ospedale mi invasero le narici, le sue labbra si posarono sulle miei creando piccoli gemiti di dolore misto al piacere.
'Ti amo anch'io' sussurrai al suo orecchio, le sue braccia mi strinsero forte.

*SPAZIO PER L'AUTORE. *
Salve ragazze/i, scusate l'attesa ma in questi giorni non riuscivo a scrivere nulla, mi sento terribilmente giù.
Ovviamente accetto la scelta di Zayn ma non la condivido, vi sembrerò esagerato ma davvero ci sono rimasto male, mi scuso ancora per l'attesa e approfitto per ringraziarvi.

GRAZIE MILLE.❤

Another way of love. ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora