QUINTO CAPITOLO.

515 59 6
                                    

*Louis pov's*

Camminavo a passo svelto nel corridoio, fissavo il pavimento senza far caso a cio che mi circondava, andai a sbattere contro qualcuno.

"Hei Louis fai più attenzione" disse Harry guardandomi

-Ma era ovvio chi diamine dovevo incontrare? Ma vaffanculo. pensai.

"Scusa, ma vado di fretta" dissi allontanandomi.

Arrivai finalmente nella camera di Lydia.

"Non ne posso più"dissi lasciandomi cadere sul suo letto.

Era alle prese con una canna, vedevo u suoi piccoli occhi stringersi per scrutare meglio l'interno di quel 'capolavoro'.

"Ora ci fumiamo questa"disse indicandola.

Sapeva che ero contrario alle droghe ma avevo bisogno di svago, non potevo pensare di continuo ad Harry, non ne potevo più.

La accese, il fumo emanato aveva un odore diverso dalle sigarette, era strano, più intenso e meno pungente.

Assaporai il primo tiro, il secondo, il terzo era davvero buona, le mie pupille si dilatarono lentamente, la testa cominciò a girare mentre ballavamo sulle note di love Money party della Cyrus.

*Nel pomeriggio.*

Ero stato a mensa con Derek, il giorno seguente avevo i corsi non mi andava di studiare, ogni volta che aprivo un libro e cercavo di concentrarmi qualunque cosa era più interessante.

Stavo evitando Harry, dallo spiacevole incidente di stamattina.
Avevo incrociato Colton con una ragazza se non erro si chiamava Ludovica aveva un accento strano di origini italiane forse.

Era bellissima: occhi scuri, capelli castano scuro, naso all'insù, labbra carnose.
Aveva un nonosche' di brasiliano.

Mi ero rifugiato in una delle aule vuote e immense, sentivo l'eco del mio cuore in quella stanza vuota, ma piena di vita.

Flaws dei Bastille partì come sottofondo mentre rimuginavo su tutto l'accaduto.

"Oh anche tu qui? "

Sobbalzai, mi voltai e vidi Harold avvicinarsi a passo deciso.

"Sì, volevo starmene un po da solo" dissi abbassando la musica.

"Che ne dici se mi unisco a te?" mi fece un sorriso perverso.

Lo guardai, era inutile dirgli di no, era così testardo, eppure amavo la sua testardaggine, il modo in cui mi sorrideva con quei sue denti bianchi e puri.

"Allora?" Disse battendo qualche colpo con il piede sul legno dell'aula.

Annui.

Si sedette al mio fianco, la sua gamba toccava la mia, mi venne la pelle d'oca, rabbrividii.

"Hei qualcosa non va" esclamò cercando il mio sguardo.

"Ehm no,tranquillo" dissi incontrando il suo sguardo.

"Harry devo dirti un paio di cose" dissi distogliendo lo sguardo.

"Sentiamo" disse in tono di sfida.

"Non puoi piombare così nella mia vita dopo essere scomparso per ben due anni, sono andato avanti e poi tu mi hai detto che non sei un :'Fottuto Fro..

Non mi fece finire la frase, afferrò il mio mento e si avvicinò molto lentamente, dandomi la possibilità di respingerlo, ma non lo feci.

Le nostre labbra umide si toccarono, la sua lingua mi cercava, mi desiderava.

Notai la sua erezione nei pantaloni e non poté fare a meno di sfiorargliela, un gemito partì dalla sua gola per poi rimbomabre in quell'aula,mi guardò intensamente, i suoi occhi erano diventati due chiazze color cielo, ma non era un cielo sereno, era un cielo in tempesta.

"Andiamo in camera mia" disse tra un bacio e l'altro.

[...]

Non riusciva a infilare la chiave nella serratura, gli tremavano le mani.
"porca puttana" disse a denti stretti, la sua voglia di me era percepibile.

Dopo numerosi tentativi aprii quella fottuta porta, la voglia in me era arrivata al culmine, non appena si chiuse la porta alle spalle gli saltai in grembo baciandolo.

"Cazzo shh" disse Harry mettendomi giù e facendomi notare qualcosa.

Mi voltai e vidi due sagome sotto ad un lenzuolo bianco, una voce femminile emetteva gemiti di
piacere.

"Che cazzo Col puoi avvertirmi la prossima volta?" Esclamò Harry, nella sua voce si udivano note di rabbia e desiderio.

Le coperte cessarono di muoversi, Col e Ludovica uscirono allo scoperto.

Quella ragazza non aveva ritegno, era appena arrivata da chissà quale paese ed era già all'opera assaporando i frutti prelibati della zona.

"Ehm io vado, Harry ci vediamo in giro"dissi aprendo la porta e sgattaiolando fuori.

Forse era stato un bene, avevo tradito Derek ed ero pronto ad andare oltre, non ero in me, decisi che era colpa dell'erba fumata in mattinata, ma sapevo benissimo che non era così.

Another way of love. ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora