TERZO CAPITOLO.

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La sveglia comincio a fracassarmi i timpani, cercai di spegnerla senza aprire gli occhi, ma non ci riuscì.

Fui accecato dalla luce del sole, cominciai a sfregare gli occhi che cominciavano a versare lacrime di disapprovazione.
Col stava dormendo.

"Col alzati.."dissi chiudendo gli occhi

Pronunciò suoni indecifrabili sbadigliando.

"Su dobbiamo iscriverci ai corsi."dissi cercando la forza di alzarmi.

"Ahhw"

"Coool mi stai innervosendo" dissi lanciandogli un cuscino.

"Ok, si Harold, ma prima spiegami perché chiamavi Louis stanotte? Mi sono preoccupato" disse tirandosi su con i gomiti.

"Non ne ho idea, non ricordo nulla."dissi rifugiandomi in bagno.

I corridoi erano molto affollati, con lo sguardo lo cercavo, volevo vederlo.

"Harold chi cerchi? " disse Col.

Lo ignorai, non sapevo che scusa inventarmi.

[...]

Erano le 14 il sole era fortissimo eravamo stati in mensa per il pranzo.
Io e Col avevamo scelto gli stessi corsi, accesi una sigaretta e Col fece lo stesso.

"Hei, Colton, Harry." Esclamò Louis avvicinandosi ed aspirando il fumo.

"Hei Louis" disse Col dandogli una pacca sulla spalla

Mi limitai a fare un cenno con il capo.

"Ragazzi, io Lydia e Derek andiamo in piscina, e qui a due passi dai dormitori vi va di venire? " disse passandosi la lingua sul labbro inferiore lasciando una scia di saliva.

"Ci puoi giurare, io ci sto"disse Colton entusiasto.

"Harry?" Louis mi porse la domanda.

Lo fissai per qualche secondo nei suoi occhi color mare baleno' un lampo di speranza.

"Vabbene, andiamo a prepararci. "Dissi spegnendo la sigaretta e voltandomi. 

[...]

Il costume mi stava stretto, non lo usavo da circa due anni, non adoravo il mare.

"Harold, ma sei indecente con quel costume, ci manca solo la scritta: 'Guardami il pacco'" disse trattenendo una risata.

"Cazzo Col non c'è nulla da ridere" sbraitai.

Il suo sorriso si spense, era preoccupato non era da me questo tipo di comportamento.
"Su andiamo" dissi in segno di scuse.

[..]

"Lui è Derek"disse Louis

"Piacere Harry" dissi porgendogli la mano.

Lydia mi stava fissando, mi fece un cenno con il capo e feci altrettanto.

L'ambiente non era dei migliori, era una classica piscina, musica bassa e gente ovunque.

"Tuffiamoci Harold"disse Col strattonandomi

"Sì ok, andiamo" dissi lasciandomi trascinare mentre i miei occhi erano ancora concentrati su Louis.

L'acqua era calda probabilmente ci avevano pisciato almeno 20 persone, il sol pensiero mi fece rabbrividire, una testa familiare spunto' da sott'acqua.

"Hei Harry, come te la passi?" Disse Louis sistemandosi i capelli

Eravamo a bordo piscina non c'era molta gente in acqua.

"Non male Lou, tu come stai?"dissi grattandomi il capo.

D'improvviso una folta capigliatura nera sbucó alle sue spalle, le sue labbra si aprirono in una risata.

"Der non qui"disse girandosi verso di lui.

I loro sguardi erano incandescenti, scomparvero sott'acqua diventando una cosa sola.

Persi un battito, quel Derek era il ragazzo di Louis.

Mi alzai dalla piscina e mi stesi sul lettino, con un espressione di rabbia in volto.

"Sai Harry, Lou mi ha parlato di te" disse Lydia mettendosi comoda sul suo lettino.

"Spero cose belle"dissi cercando di nascondere lo stupore.

"Non proprio, voglio solo dirti che ora è felice e se provi a metterti in mezzo dovrai vedertela con me." Disse con un espressione di sfida.

Mi alzai e mi avviai verso i dormitori, ero stanco volevo solo starmene da solo, cosa diamine mi stava succedendo, Louis era fidanzato e la cosa mi dava i nervi.

Io non sono gay mi ripetevo camminando a passo svelto, non sono gay.

Entrai in camera, mi tolsi la T-shirt e mi lanciai sul letto, le note di without you dei My Darkest Day riecheggiarono nella stanza, mentre le mie lacrime bagnavano il cuscino.

Another way of love. ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora