Capitolo 16 - Sensi di colpa

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𝐺𝑖𝑛𝑛𝑦'𝑠 𝑝𝑜𝑣
Sono le otto di sera ed ho quasi finito di mangiare. Hermione non è nemmeno entrata in sala grande non ha nemmeno iniziato. Il bello è che sia Ron che Harry non sono con lei. Ron è qui con me ed Harry è in camerata, dove Hermione non può entrare, quindi non capisco. Finisco il pasticcio di carne e mangio un po' di gelato con i mirtilli. Voglio cercare Cedric, per tutta la sera sono stata zitta con Ron, vorrei parlare un po'. Nemmeno lui ha intenzione di farsi vedere a quanto pare, ma lui potrebbe essere in un milione di posti. In sala comune,con Cho, con Claus oppure con il suo solito gruppetto. Sono un po' triste quindi non finisco il gelato e mi dirigo in camerata. Ripasso un po' pozioni che domani ci sarà un compito su tutto il programma, a partire dalla pozione polisucco fino ai maggiori esponenti per la creazione della pozione anti-lupo. Dopo un'ora sono decisa ad andare a dormire quando vedo Hermione entrare in stanza.
'Alla buon ora signorina!'
'Ciao Ginny...'
Fa quasi fatica a sedersi e si stiracchia... O MIO DIO.
'HERMIONE! Che hai fatto fino ad adesso? Non è che hai...'
'Cosa? Hai cosa?'
'Persolaverginitàconmiofratello?'
Dico tutto molto velocemente che si capisce appena ciò che ho detto ma il suo squadro assassino mi fa capire che ha inteso.
'GINNY WEASLEY SEI FORTUNATA SE ARRIVI A DOMANI MATTINA VIVA!'
'Allora perché fatichi a sederti? E ti stiracchi? E sei stata via tutta la sera, perché?'
'Sono molto stanca e sono stata parecchio tempo in piedi. Sono arrivata tardi perché la McGrannit voleva parlarmi su alcuni aspetti della mia carriera.'
'Non si fa al quinto anno?'
'Davvero? Oh, io non... so, me ne ha parlato e basta. Comunque tu fino a sei mesi fa mi chiamavi Suor Hermione, io tengo alto il mio nome.'
'Si come no. Io non ti credo.'
'Come vuoi. Adesso dormiamo, ho sonno.'
'Immagino.'
'GINNY!'
'Ok la smetto, notte.'
Vado a letto con un sorrisetto in faccia e prendo sonno quasi subito. La mattina mi sveglio ancora felice ma il sorriso mi scompare quando penso che dovrei seriamente iniziare già a ripetere. Prendo il libro e inizio a ripetere. Dopo un venti minuti decido di vestirmi e svegliare Hermione. Per fortuna lei è veloce e riusciamo ad andare a colazione con calma. Mangiamo dei toast con marmellata e burro e un po' di latte caldo. A tavola sono con in mano il libro e ho quasi finito di ripetere. Per il compito sono previste tutte le classi del terzo anno, quindi quando vedo Luna iniziamo a parlare e a farci domande per vedere se siamo pronte. Lei non è per niente ansiosa, io invece penso che tra poco mi verrà un attacco di panico.
'Non preoccuparti Ginny, vedrai che andrai bene. Un Oltre Ogni Previsione è assicurato.'
'Grazie Luna. Ti voglio bene.'
'È come se fossimo amiche...'
'Ma noi siamo amiche Luna.'
'Oh, che carino.'
Devo dire che a volte mi spaventa, ma è comunque la persona più dolce che io conosca. Il compito va tutto bene, le domande erano abbastanza semplici anche quelle a risposta aperta. Le ore dopo sono tranquille, Erbologia e Cura delle creature magiche. A pranzo vedo Cedric che mi viene incontro.
'Ehi Ced!'
'Ciao Gi! Come va?'
'Bene dai. Tu?'
'Benissimo. Domani hai storia della magia, vero?'
'Ehm si...'
'Ti aiuto io. Tu inizia ad impararla ed io ti ascolto. Oggi pomeriggio alle cinque al lago nero.'
'Va bene. A dopo allora.'
'A dopo...'
Cedric era e-u-f-o-r-i-c-o. Aveva la voce alta e le mani quasi gli tremavano. In questi giorni sono tutti strani, non li capisco proprio. Passo il pomeriggio libero per iniziare a fare le materie per domani e poi inizio a leggere Storia della Magia. Per domani dobbiamo studiare le sette guerre civili tra troll del secolo scorso e gli appunti sulle mazze di troll e le loro capacità. Inizio con gli appunti, che sono ordinati e che riesco a ripetere in fretta. Per le sette guerre invece ci metto più tempo, dieci minuti solo per la prima. Sono le quattro e sono alla quarta guerra, questa è particolarmente difficile perché le varie intese che si sono formate sono lunghe e ci vuole molta memoria. Sono le cinque ed ho praticamente finito, devo solo ripetere tutto da capo. A quanto pare dalla quarta guerra in poi è tutto più semplici perchè le varie paci fanno diminuire i nomi da imparare. Sento una mano che mi tocca la spalla.
'Ehi Ginny.'
Oh no. Non è Cedric. È Harry.
'Harry...' lo dico con una voce da funerale, come se mi fosse morto qualcuno.
'Ginny, io volevo scusarmi.'
'Per cosa esattamente? Hai fatto tante cose di cui ti potresti scusarti.'
'Iniziamo dalla prima. Scusa se ti ho baciato e scusa se sono scappato.'
'Queste sono due cose in realtà Harry.'
'Hai capito perfettamente Ginny.'
'Cosa ti aspetti che io faccia ora? Dirti è che è tutto ok?'
'Beh... no, ma...'
'Harry allora cosa? Che devo dire? Che mi piaci? Che mi hai fatto soffrire? Oppure che mi hai fatto sentire sbagliata per mesi?'
'Ginny io...'
'C'È ALTRO HARRY?'
'SI CAZZO. TI AMO.'
Quest'ultima frase mi mozza il fiato e sto per dargli un pugno. Togli sto per, gli do un pugno in pieno occhio e lui mi guarda come un cucciolo bastonato.
'Non volevo Harry, scusa.'
Lui si avvicina a me e so cosa sta per succedere, sto per cascarci di nuovo. Sto per rivivere quei dieci secondi paradisiaci per tornare alla realtà.
'No Harry, non di nuovo.'
Me ne vado in sala grande. Non so come lui sapesse che io ero lì. Non so perché lui era lì. So solo che la colpa è sua. E che non so ne come ne quando lo perdonerò. Anche se questo teatrino dura da fin troppo. Devo prendere una posizione o potrei uscirne pazza. Adesso o mai più.
In sala grande cerco invano di continuare a ripetere la Storia ma non riesco, sono troppo arrabbiata. Vedo Hermione mi butto su di lei e la abbraccio.
'Hermione, non puoi capire che è successo...'
'Cosa? Harry?'
'Si è venuto lì io stavo aspettando Ced e mi ha detto che si scusa e che mi ama, io non so che fare...'
'Non è positivo?'
'Cosa?'
'Che si sia scusato. Significa che è maturato.'
Non l'avevo vista sotto questo punto di vista.
'Si e che si aspettava che dicessi?'
'Boh, forse che accettassi le sue scuse.'
'Si ma...'
'Non è che sei un po' accecata dall'odio...e dall'amore? Forse ti ha fatto soffrire talmente tanto che adesso non riesci quasi a guardarlo?'
'Si, forse si. Però lui è... incoerente! Non capisco niente!'
'Ti ha detto che ti ama Gi!'
'Mi ha detto che mi ama...vero... ma come posso fare io... come sapeva che io ero la?'
'Beh... colpa mia. E di Cedric. Lo abbiamo fatto per avvicinarvi.'
'COSA? Hermione perchè? Chi te lo dice che noi due... dovremmo stare insieme?'
'Si vede...penso. Un po' come me e Ron.'
'Te e Ron? Ma voi siete fatti per stare insieme.'
'Io non lo avevo capito finché non gli ho dato una possibilità.'
'Si va bene, ma lui non è come Harry.'
'Fai come vuoi. Ma come hai visto hai fatto così anche con me quindi è una cosa tua.'
'Hermione, per questa volta non mi arrabbio. Ma vi prego non mettetevi in mezzo. Ne tu ne Cedric.'
'Va bene, ti va di venire con me e Ron ad appendere i cartelli della C.R.E.P.A.?'
'No grazie, non voglio essere di intralcio.'
'Che intralcio?'
'Beh, l'ultima volta stavate per...'
'TI AMMAZZO!'
'Scusa (forse). Comunque sono stanca davvero.'
'Va bene. A dopo.'
Me ne vado ma sono più arrabbiata di prima. Adesso non ho nemmeno un modo per rifugiare la mia tristezza, quindi vado in cortile a leggere un po'.
'Ehi Ginny, ciao!'
No. Non lei.

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