Capitolo 14 - Il lago nero

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𝐺𝑖𝑛𝑛𝑦'𝑠 𝑝𝑜𝑣
Mi sono appena svegliata in infermeria. C'è odore di plastica e medicine schifose ma sono troppo sveglia per non alzarmi. Saranno le otto e, dato che ho già la mia borsa, vado direttamente a colazione. Al tavolo Hermione  e quel demente di mio fratello stanno parlando della loro prossima lezione. Hermione mi è mancata per tutta la notte, anche solo sapere che è stata male per me mi fa sentire una stupida. Non aveva detto niente e io le ho urlato contro. Nonostante ciò a tavolo mi siedo vicino a Neville e Angelina, che sta parlando con delle sue amiche del suo anno. Neville è silenzioso e non vuole parlare, tra di noi c'è tensione da quando ho rifiutato il suo invito al ballo. Mangio frittelle con panna e fragoline e un po' di latte freddo. Vado a lezione di Astronomia, una delle poche che non mi annoia, e di sicuro una delle mie materie preferite. Anche la Lovegood la frequenta e insieme abbiamo deciso di studiarla in biblioteca ogni venerdì. Oggi è lunedì quindi Hermione adesso è a Difesa Contro le Arti Oscure. Voglio ASSOLUTAMENTE scusarmi con lei, sono stata davvero troppo rude. Mentre la professoressa controlla i compiti, mi ricordo anche che oggi pomeriggio io e Ced usciamo. Non abbiamo intenzione di tornare insieme, lui è anche fidanzato con Cho ora, ma ormai gli posso dire tutto e lui mi capisce ed io lo stesso. A pranzo mangio una tristissima insalata con del pollo oleato. Hermione è infastidita e sembra anche un po' triste, anche se tenta di nasconderlo baciando Ron ogni volta che non mangia (il che capita molto di rado ultimamente). Finisco pranzo e vedo Hermione che si alza, così la tiro per un braccio e la porto in cortile dove c'è soltanto qualche primino a studiare.
'Che vuoi?'
'Beh, io volevo scusarmi naturalmente.'
'Scusarti? E da quando la grande Ginny Weasley si scusa? Non gira tutto il mondo intorno a lei?'
'Oh, andiamo Herm. So che hai ragione, ma così esageri.'
'Ah si, io esagero? Non sei tu ad esagerare? Avevo solo fatto una domanda, ma mi hai attaccato subito.'
'OH E VA BENE. HAI RAGIONE SONO UN PÒ EGOCENTRICA E FORSE TI HO ATTACCATO PER NULLA.'
'Forse?'
'E TI HO ATTACCATO PER NULLA.'
'Grazie. So di aver ragione comunque, ma grazie lo stesso. Comunque tornando ad Harry...'
'Herm non vorrai fare come ieri sera.'
'No, ovvio che no, Harry è molto dispiaciuto però. È a pezzi.'
'Tocca a tutti prima o poi. In ogni caso è lui che è scappato, non posso farci niente io.'
'Lo so.'
'Comunque... anche se è mio fratello, direi che tu e Ron non vi staccate nemmeno per sbaglio. Immagino tu ora sia in astinenza'
'GINNY WEASLEY, TU SEI IDENTICA A...'
Si blocca prima di continuare. Abbiamo entrambe capito di chi parlava, ma nessuna delle due lo vuole pronunciare.
'Io ora vado, devo andare da Ced.'
'Ced? È così che lo chiami ora?'
'Oh, sì. Siamo diventati molto amici.'
'Contenta tu. Vai adesso.'
Prendo la mia borsa e mi muovo verso il lago nero, dove dovevo essere già da almeno dieci minuti. Lì trovo Cedric, con un sorriso stampato in faccia che mi saluta amichevolmente.
'Ciao Ced!'
'Ehi Gi! Come mai in ritardo?'
'Ho fatto pace con Herm.'
'Avevate litigato?'
'Si. Storia lunga.'
'Non siamo qui per questo?'
'Oh e va bene. Praticamente ieri quando tu te ne sei andato Harry mi ha baciato, poi è scappato e poi tu sei venuto. Quello che non sai è che la sera Hermione è venuta a salutarmi io le ho raccontato tutto e mi sono arrabbiata con lei senza motivo. Stamattina allora abbiamo fatto lezione e le ho chiesto scusa.'
'Beh, direi che hai fatto bene a fare pace.'
'Come va con Cho?'
'Lei è wow. Mi sento benissimo quando sono con lei e sento che è lo stesso.'
'Sono contenta per te.'
'Ma quindi, a te piace Harry?'
'Si, si qualcosa del genere.'
'Wow.'
'Cosa wow?'
'Ehm, niente, niente.'
'Ced, vi siete già controllati i segni?'
'Si...'
'E... non farmi aspettare tutto il giorno!'
'Lo abbiamo uguale!'
'SIII. Sono troppo contenta per voi due.'
'Davvero? Cioè non ti da nemmeno un po' fastidio?'
'No, te l'ho detto, noi due siamo solo amici, e poi a me piace Harry, lo sai.'
'Già.'
'Che succede? Ogni volta che dico Harry ti viene il magone...'
'Niente, è che pensavo che Harry ha fatto così tante cose, ha tutto e niente. È un ragazzo speciale e ha solo quattordici anni.'
'Lo so. Sono ancora arrabbiata con lui, ma ne ha passate tante.'
'Le lezioni?'
Sento un rumore che viene da lontano, ma penso che sia qualcuno della foresta proibita, quindi non ci faccio caso e continuiamo a parlare delle lezioni e di quidditch finché non dobbiamo andare. Mi accorgo che stare insieme è stato un bel modo per avvicinarci altrimenti non saremo mai diventati così amici. Mi sto per avviare in sala comune di grifondoro quando vedo Hagrid e Harry che parlano animatamente. È la prima volta che lo vedo da... da quello che è successo. Mi avvicino ma lui se ne va in fretta. Probabilmente mi ha visto.
𝐻𝑎𝑟𝑟𝑦'𝑠 𝑝𝑜𝑣
È da qualche giorno che non faccio niente. Sto prendendo brutti voti in tutto, tranne in Cura delle Creature Magiche, dove Hagrid non mi interroga, e Trasfigurazione, perché copio da Hermione. Fatto sta che sono a pezzi da quando è successo ciò che è successo con Ginny. L'ho baciata. È stato magnifico, davvero. La cosa più felice che abbia mai fatto. Come se dieci delfini mi si fossero tuffati nel cuore, tutti insieme. Ma se morissi? Se me ne andassi? Se mi annoiassi? Se ron non lo volesse? Se lei non mi volesse? Il lago nero è posto migliore dove posso riflettere, piangere a volte. Penso ai miei genitori, che mi mancano e che so che mi aiuterebbero. A Sirius, che non voglio disturbare perchè avrà altro da fare ma che comunque mi servirebbe. Penso a Ron e Hermione, che ormai sono troppo legati per essere staccati e chiedere solo Hermione per me più di cinque minuti mi sembra un furto. Così mi rimane il lago nero e Hagrid. Lui non ne sa molto di amore, si è innamorato di una francese mezza gigantessa, ma comunque mi sta vicino e lo apprezzi per questo. Sono le tre e non ho intenzione di muovermi da dove sono ora: sulle sponde del lago nero, vicino a me c'è un asticella che galleggia, accanto alla foresta proibita da cui si sentono gli zoccoli dei centauri che vanno e dietro la mia schiena c'è un albero piccolino, ma abbastanza grande da farmi ombra. Sarei rimasto qui almeno tutto il giorno, ma poi sento dei passi e la voce di un ragazzo. È lui. È il primo e vero campione di Hogwarts. Cedric Diggory. Non mi da fastidio quindi non me ne vado. Poi però sento altri passi. La voce è dolce e suadente, ma anche amichevole. Ginny Weasley. Devo andare, decisamente, finché un nome non mi distrae dalla mia idea iniziale.
'Ma quindi, a te piace Harry?'
Non voglio sentire altro, così prendo e vado via. Non voglio sentirla dire che sono un fallimento, che mi arrendo solo ad uno stupido bacio e che ero un vigliacco. No. Vado diretto da Hagrid che sembra indaffarato, ma il che non mi sfiora minimamente dal disturbarlo.
'PERDINCI HARRY! Che ci fai qui? Tu non dovresti essere con Ron ora? Perchè...'
'Calmo Hagrid, calmo.'
'Mi sembri Silente quando fai così?' Mi dici perchè sei qui?'
'Non posso fare visita la mio guardiacaccia preferito?'
'Si, ma di solito vieni con Ron ed Hermione, che ho sentito che ci vanno dentro (ho sempre sperato per loro). Comunque ora dimmi la verità, perché sei qui?'
'Oh e va bene. Ero andato al lago nero poi sono arrivati Cedric Diggory e Ginny Weasley.'
'So i loro cognomi, ma perché ti fanno così fastidio? Non è che magari...'
'Forse, ma non parlarne con nessuno. Non mi importa quanto whisky incendiario bevi, non dirlo a nessuno.'
'Tu come fai a sapere che... e vabbè, comunque capita a tutti avere una cotta e confidarsi col vecchio Hagrid.'
'Chi si è mai confidato con te?'
'Beh, Hermione l'anno scorso mi ha detto che le piaceva Ron. E Ron, quest'anno mi ha detto che gli piaceva Hermione. Lo avevo sempre sospettato.'
'Già, sono carini insieme.'
'Ah, i Weasley. Non ho visto uno di loro che non avesse un innamorato.'
'Tu che facevi qui?'
'Cose brutte Harry. Penso di aver sentito uno grido di unicorno ieri notte, ho paura che qualcuno possa fargli del male.'
'Vuoi una mano? Che stavi facendo?'
'Cercavo prove per avvertire Silente e mettere in allerta i centauri.'
'Oh, ehm, va bene Hagrid. Ti aiuto io.'
Durante la nostra camminata non troviamo granché, un pelo che però è bianco opaco latte, mentre si sa che quelli degli unicorni sono bianchi lucidi ghiaccio. Sono le cinque, ho saltato storia della magia ma sono sicuro che Ron mi abbia coperto come sta facendo da giorni, ci manca poco che la McGrannit mi venga a far chiamare. Vado su quando vedo Cedric e mi viene in mente che dovrei ringraziarlo per ciò che ha fatto a Ginny.
'Ehi Ced!'
'Ciao Harry! Che ci fai qui, non dovresti essere a lezione?'
'Si. Comunque ti volevo dire grazie.'
'Di cosa?'
'Che hai salvato Ginny. Non eri tenuto a farlo. Mi sento in parte responsabile.'
'Non ti preoccupare Harry, Ginny è mia amica e non volevo che si facesse del male. Non ho capito una cosa, perché, se ti piace, poi sei scappato?'
'Vedi Ced, ho paura di ferirla e poi di scocciarmi o che lei si scocci. Rischio la vita nove giorni su sette e se mi dovesse capitare qualcosa... ho paura che lei diventi triste, a causa mia, ancora.'
'Ho capito, ma secondo me una spalla su cui piangere o un'abbraccio possono solo aiutarti. Capito?'
Faccio cenno di sì con la testa e lui mi tira la manica. Riesce a vedere il mio simbolo.
'Scusa Harry, volevo... lascia stare. A presto.'
'Si, ciao.'
Detto questo se ne va di corsa come se avesse cose più importanti da fare. Forse le ha. MA CERTO. Lui saprà di sicuro ok segno di Ginny, lo starà andando a dire a lei che è diverso e che non si deve preoccupare più di me. Salgo su e non mangio, come al solito, e mi metto a vedere la mappa del malandrino. Stranamente, Cedric e Ginny sono lontani. Ginny è al tavolo in Sala Grande con Ron mentre Hermione non la vedo. Nemmeno Cedric in realtà. In dormitorio viene Ron e mi porta un panino col burro di arachidi.
'Se avessi fame, lo metto qui.'
'Grazie Ron, sei un amico.'
'E per cosa? Comunque, hai visto Hermione sulla mappa?'
'No, ti volevo appunto chieder se sapessi dove era.'
'Starà in una sala affollata con le sue amiche.'
'È anche arrivato il momento, non vi staccate mai.'
'Questi non so fatti tuoi, vero Potter?'
'Adesso copi anche Piton?'
Iniziamo una lotta di cuscini e verso le undici decidiamo di andare a letto. Poso la mappa cercando di lasciare indietro tutto ciò che posso.

ti avrei scelto lo stesso ; hinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora