Il ragazzo posò la chitarra sul divanetto sotto la finestra subito dopo aver letto '12.04' sulla schermata del cellulare.
Si tolse le pantofole per non fare rumore ed uscì dalla stanza.
Il corridoio era vuoto come al solito, lo percorse e salì le scale nascoste dietro alla porta che si trovava alla fine.
Salì le scalette antiche, per trovarsi sotto una porticina che aprì spingendola all'insù.Olivia era già lì, seduta con le gambe incrociate di fronte a un vassoio con sopra due tazze apparentemente fumanti.
«Ehi» Entrò.
Al suono della sua voce la bionda si girò sorridendogli.
«Mi sei mancato ieri sera.» Disse osservando l'amico sedersi affianco a lei.
«Voglio parlarti di lui.» Esordì Zayn senza pensarci troppo.
Olivia trattenne a stento il verso di sorpresa, ma rimase immobile.
«Cos'è?» Chiese Zayn prendendo la tazza.
«Cioccolata calda.»
Rise «Non è ancora presto?»
«Non c'è un periodo fisso. Ho freddo, ho fatto la cioccolata. Punto.» Rispose Liv sciogliendosi i capelli dalla coda stretta e portandosi anche lei la tazza alle labbra.Zayn prese un sorso, sentendo il liquido caldo e dolce scendergli nella gola.
«Sono stato con lui stanotte.» Disse soltanto.
Guardò gli occhi della ragazza, che immediatamente sorrisero.
«Oh» Esclamò.
«Già...»Passarono minuti di silenzio in cui tutte le attenzioni erano concentrate sulla bevanda calda che tenevano in mano.
«Ti va di raccontarmi cosa è successo tra di voi? Siete stati insieme così tanto tempo prima beh...di ora.»
Liv pronunciava ogni parola ripetendosela prima dentro di se almeno cinque volte. Aveva paura di dire qualcosa di sbagliato che avrebbe probabilmente rovinato il momento.Ancora il silenzio.
«Mi hai sempre parlato di Liam ma senza parlarmene mai davvero.» Continuò.
Zayn posò sul vassoio la tazza ormai vuota e si coricò, diretto verso il cielo.
«Liam ha iniziato a lavorare nell'agenzia di moda quattro anni fa» Iniziò «Aveva ventuno anni all'epoca.»
Anche Liv fece gli stessi movimenti che poco prima aveva fatto il migliore amico e si sdraiò affianco a lui.
«Io lo conobbi al Black, un anno dopo.»«Era ubriaco marcio, aveva lo sguardo di una persona che stava proprio soffrendo. E si, tutti noi soffriamo e conosciamo il dolore nella nostra vita, ma i suoi occhi...me li ricorderò per sempre. Urlavano gemiti di angoscia, sembrava che dentro di essi, se ci si fosse impegnati ad osservarli bene, si sarebbe riuscita a scorgere una gabbia in cui era in realtà intrappolato.»
Prese fiato e continuò.
«Sai, lui non è mai stato bravo a nascondere le proprie emozioni. Ci sono certe persone che ci riescono benissimo, si logorano e ci si distruggono ogni giorno all'interno eppure agli occhi di tutti saranno sempre felicissime e speranzose, innamorate della vita...»
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I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]
Fanfiction[Completata] Quando si prova un'emozione negativa ci si sente come all'interno di una gabbia. Ci si sente imprigionati come una rondine con le ali legate. Non si riesce a vedere nient'altro se non il dolore. Si affoga all'interno di esso e ci si pe...