XXII

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21 novembre

Harry era seduto sotto la statua, con il diario appoggiato sulle gambe mentre faceva la sua "terapia".

Dieci giorni

Dieci giorni

Dieci giorni

Girò la pagina per iniziare la quinta della mattinata.

Scriveva le due parole a raffica, lasciando solo un minimo soffio tra una e l'altra. Quella mattina avrebbe voluto chiamare Niall ma non poteva, da lui era ancora notte.

Non lo sentiva da quella sera, quando dopo il Black al posto di tornare a casa  aveva girato per Londra andando in mille posti a vuoto per poi finire a casa di Lou e infine da Jack. Era entrato con le chiavi che gli aveva lasciato per quando avrebbe voluto fermarsi da lui.
Il vecchio era ancora addormentato, eppure un abat-jour nel salotto era sempre accesa, in caso Harry avrebbe voluto rifugiarsi da lui. E quella mattina era successo. Si era sdraiato sul divano e nonostante l'orario, da Niall erano tipo le quattro e mezza di notte, aveva provato a chiamarlo.

E lui aveva risposto.

«Ehi Harry!» Lo salutò il biondo con un tono addormentato ma contento.
Il riccio non rispose, non ce la faceva.
Non serviva neanche che Niall gli facesse una domanda, aveva già capito. Sapeva che a Londra era mattino presto, quindi non lo avrebbe mai chiamato, svegliandolo, se non per urgenza.
«Sei da Jack?» Gli chiese sperando in una risposta.
«Si» Bisbigliò Harry.
Niall fece un sospiro di sollievo, almeno non era da solo.
«Vuoi sapere cosa ho fatto io ieri sera?» Sentì il rimbombo di una stanza e una porta chiudersi. Harry pensò che si fosse chiuso in bagno. Iniziò a raccontargli senza aspettare una risposta «Ho cantato Haz, ho cantato una nuova canzone davanti a tutto l'hotel. Ed è stato bellissimo ero così felice. Avrei voluto che tu fossi qui.»

Lo avrei voluto anch'io, pensò Harry dentro di se.

«Me la fai sentire?»
Niall sorrise «Ne sarei felice, spero di non svegliare Olivia quindi solo un pezzo. Prendo la chitarra aspettami qui.» Sentì dei leggeri rumori e poi la sua voce.

Harry ascoltava, alla fine gliela aveva suonata e cantata tutta, ed era bellissima.
Sentiva il tono del migliore amico diverso, felice, in pace.
Sentiva che aveva ritrovato la sua voce.
E il cuore gli si scaldò leggermente quando sentendolo posare la chitarra, eccitato come un bambino a Natale, gli chiese che cosa ne pensasse.

«La adoro.» Si limitò a dire Harry.

Ci furono alcuni minuti di silenzio «Tu come sei messo con un ipotetico libro?» Provò a domandargli Niall.
Il riccio non rispose.

In realtà aveva scritto qualcosa, ma non voleva parlargliene finché non se la sarebbe sentita.

«Va bene, arriverà anche per te...l'ispirazione.»

«Quindi state insieme? Te e Olivia?»
«Non abbiamo ancora ufficializzato niente, ma immagino siamo un qualcosa di simile.» Dalla voce sapeva che stava sorridendo.
«Sono felice che tu sia felice.» Gli disse Harry.

Niall rimase in silenzio, anche lui voleva che il migliore amico fosse felice.

«E tu Harry, sei felice?» Sapeva già la risposta, eppure sperava sempre che un giorno a quella domanda ci sarebbe stato un 'si'.

I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora