III

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La mattina seguente Niall si svegliò con più felicità del solito

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La mattina seguente Niall si svegliò con più felicità del solito.

Insomma, lui era sempre felice nel bene e nel male.
Faceva quello che amava con chi amava, aveva i classici genitori perfetti e viveva la vita che sin da piccolo aveva sempre sognato.

L'unica cosa che mancava era l'amore.

Non lo aveva mai cercato ma diciamocelo tra di noi, quando c'era stata l'occasione si era sempre buttato insistendo per far sì che una semplice uscita diventasse quel più che gli mancava.

Aveva l'amore del suo migliore amico, Harry, ma si sa che dopo un po' anche quello non basta più.

«Nialler...» biascicò il suo amico con la voce ancora impastata.
«Haz Buongiornissimo.» Disse con un sorriso smagliante.
«Sento che mi stia per esplodere il cervello insieme al mio stomaco.» Si poggiò la mano sugli occhi coprendosi dalla luce che entrava dalla finestra.
«Ieri hai proprio esagerato.» Niall si alzò facendo il letto dalla sua parte.
«Taylor si è data alla pazza gioia, di risultato anche io.» Finalmente si tirò a sedere. Si guardò intorno confuso guardando Niall che però sembrava totalmente tranquillo.

«Dove siamo?»
«Siamo a casa di Gigi, sei svenuto e non sono riuscito a portarti a casa.» Rispose.
«Merda l'ho appena conosciuta e già mi avrà preso per un alcolista.» Sbatté la testa sul cuscino.
«Nah, ieri non eri l'unico svenuto. Anche Liam.»
«Quello che "sarebbe il mio tipo"?» Storse il naso.
«Esattamente. Ora tu fai con calma, dato che non ho sentito rumori preparo la colazione per chissà...ringraziarla.» Niall fece per uscire.
«Lei ti piace?» Chiese Harry inclinando la testa.
«Dio no! Giuro che questa volta voglio un'amica. E basta.»
«Mi toccherà crederti.» E si chiuse la porta alle spalle.

Il soggiorno era immerso nel silenzio, come Niall immaginava.
Ogni cosa era nello stesso posto di qualche ora fa, quindi dedusse che gli altri fossero ancora addormentati.

Superò il bancone che divideva il soggiorno dalla cucina e si poggiò al piano cottura.

«Allora...pancakes? Si pancakes.» Studiò i vari ripiani cercando di pensare a dove potevano essere gli ingredienti.
Dopo tanto, davvero tanto, tempo aveva tutto ciò che gli serviva sul bancone.
Incominciò a mischiare gli ingredienti come gli aveva insegnato Harry, e dopo poco si trovò davanti una miscela all'apparenza perfetta.

Cercò una padella tra le tante, non trovando quella per le crêpes, ma accontentandosi di una normale.

Poco dopo aveva già quattro pancakes rotondi sul piatto.

«Si cazzo sono un fenomeno!» Esclamò girando un pancake.

«Che profumino.» Harry finalmente uscì dalla camera strisciando sui piedi.
«Credo di abbandonare la strada della musica e andare a BakeOff.» Disse.
«Certo. Io invece credo di aver abbandonato la mia anima dentro quel locale. E ho bisogno di un aspirina di quelle potenti.» Si sedette su uno dei quattro sgabelli.
«Appena si sveglia Gigi gliela chiedi, tanto credo che anche l'amico ne avrà bisogno.»
Finì di cuocere gli ultimi dolci e li posizionò al centro del tavolo.

I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora