1 febbraio
«Buongiorno!» La voce squillante di Louis risuonava dentro il cellulare che Harry si era appena portato all'orecchio.
«'Giorno» Lo salutò a sua volta assonnato.
Quella mattina non aveva fatto allenamento, stranamente era riuscito ad addormentarsi verso le quattro del mattino, dopo una notte insonne.
«Riesci ad essere pronto in due ore massimo?»
«Lou non so nemmeno che ore sono, mi sono alzato adesso.»
«Lo so che ti sei appena svegliato. Sono le tre e mezza.»
Harry si tirò seduto sentendo la schiena dolorante.In che posizione aveva dormito quella notte?
«Perché?»
«Ci vediamo tra due ore da casa tua, non fare tardi. Ah dimenticavo, porta qualche cambio.» Sentì le sue labbra schioccare in un bacio, poi la chiamata si interruppe.Harry si alzò, sdraiandosi subito a terra per prendere il borsone sotto il letto.
Per quanti giorni?
Si maledisse mentalmente per non aver chiesto più informazioni.
Non aveva neanche un programma, un'idea di cosa avrebbero fatto.
Cercò di mettere da parte l'ansia che incominciava a salirgli: con Louis alla fine era sempre così, tutto imprevedibile.Decise di prendere quattro camice e una maglietta per dormire, due jeans e un pantalone della tuta.
Prese il suo diario mettendolo all'interno del borsone seguito dal suo libro preferito, poi chiuse tutto.
Incominciò a spogliarsi dirigendosi verso il bagno, si sentiva stanco, nonostante avesse dormito molte ore alla fine.
Il mese di gennaio, ormai terminato, era sembrato senza fine, ogni mattina sembrava essere la stessa, lui sembrava essere lo stesso.
Ma se c'era una cosa che era cambiata, era il suo rapporto con Louis.
Nelle sue giornate 'no', vedeva Louis non guardarlo più come se non fosse nulla, evitando la cosa ma anzi, lo guardava con sguardo apprensivo, quasi come se provasse pena.
E lui lo odiava, per questo finivano sempre per litigare.
Louis invece, si era aperto molto di più, lo cercava per dormire insieme la notte, le labbra sempre incollate come se non ci avessero mesi per scambiarsi un semplice bacio.
Sembrava che tutte le sue paure fossero scomparse, anche se ancora Harry non capiva perché dei giorni sembrava che Louis stesse così tanto male dal sembrare che potesse svenire all'improvviso.
Un giorno fu così tanto disperato nel vederlo così, che aveva chiesto a Zayn se avesse qualche malattia. La risposta era arrivata semplice e convinta: no.
Lo vedeva dei giorni dove era totalmente assente, gli occhi incendiati e il viso scavato, come se non mangiasse neanche. Poi all'improvviso altri giorni dove riprendeva colore e tornava vivo, anche se dentro i suoi occhi Harry, riusciva sempre a leggere il vuoto.E non era lo stesso che aveva nei suoi, negli occhi di Louis c'era un vuoto diverso.
Entrò nella doccia scollegando subito la testa, rendendo la sua mente tranquilla e deserta. Il "potere" che aveva su di lui la doccia, era un qualcosa di cui era sempre stato grato. Anche da piccolo, bastava che si posizionasse sotto il getto e subito era come se le voci fossero costrette a rimanere in silenzio.
Si lavò con calma, massaggiando ogni centimetro di pelle passando più volte sui due tatuaggi dedicati a Louis. L'ancora ormai era guarita, splendeva bellissima sul suo polso, e quando camminava accanto al liscio, non poteva evitare di sorridere vedendo anche il suo di tatuaggio. Se c'era una cosa che aveva realizzato in quel mese, era che sempre abbassando gli occhi, vedeva Louis al suo fianco.
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I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]
Fanfiction[Completata] Quando si prova un'emozione negativa ci si sente come all'interno di una gabbia. Ci si sente imprigionati come una rondine con le ali legate. Non si riesce a vedere nient'altro se non il dolore. Si affoga all'interno di esso e ci si pe...