Il riccio proseguì per Camrose Avenue, trovandosi nella lunga strada che lo avrebbe portato a casa.
Infatti dopo quasi una mezz'ora finalmente arrivò.Per lui non era un problema farsi ore e ore di cammino. Harry andava a correre ogni mattina, puntualmente alle 5.30 spaccate.
Niall lo prendeva in giro, dicendogli che se voleva allenarsi per rimanere in forma non serviva che si svegliasse alle 5 del mattino, ma lui lo faceva perché amava vedere il cielo cambiare dal buio della notte alle prime luci dell'alba.
Il suo allenamento era sempre lo stesso da anni.
Arrivava fino a Princess Park Manor, faceva il giro della piccola 'rotonda' che si ergeva davanti alla lussuosa villa e poi entrava nel parco che si trovava proprio lì vicino.La prima volta che aveva fatto quella strada, era stato per puro caso.
Erano le quattro di notte, e come capitava spesso in quel periodo Harry era seduto nell'isola della cucina con il MacBook davanti, intento a scrivere il suo libro.
Era sempre stato il suo sogno sin da piccolo diventare uno scrittore.
Anne, sua mamma, lo aveva sempre sostenuto, ma Harry non aveva mai avuto il coraggio di provarci seriamente per paura di fallire.
Quando Robin, il suo patrigno che lo aveva cresciuto e amato sin da piccolo, è venuto a mancare, si è reso conto che la vita era troppo breve per non viverla appieno.E lui voleva farlo, voleva vivere la sua vita a 360˚.
Così si era buttato e aveva incominciato a scrivere la sua storia.Poi certo, appena finito il libro in questione avrebbe dovuto mandarlo ad alcune case editrici che lo avrebbero giudicato e in caso positivo pubblicato.
Sarebbe dovuta andare così, se quella notte non avesse premuto il tasto che 'ripuliva' la pagina.
E no, anche dopo ore di tentativi, non riuscì a recuperare quella dannata storia.
Anche se non volendo ammetterlo neanche a Niall, pianse.
Pianse davvero tanto, fino a singhiozzare maledicendo ogni essere vivente presente sulla terra.Quando si rese conto che niente, non sarebbe riuscito a recuperarla, prese solamente le chiavi di casa e uscì.
Il tempo era brutto, e il cielo che sbucava tra gli scuri nuvoloni era ancora nero come la pece.
Le strade erano popolate solo dalle poche macchine appartenenti alle persone che probabilmente iniziavano il loro turno di lavoro oppure che tornavano da delle feste.Harry correva senza neanche una meta. Voleva solo distrarsi dal dolore che provava in quel momento.
Si sentiva di aver deluso Robin e le sue lacrime non ne volevano sapere di smettere di scendere.Senza neanche accorgersene si ritrovò in un parco.
Quel parco.Quando si rese conto di essere circondato dal verde la sua mente si ricollegò con la realtà. Non era mai stato in un luogo del genere in tutti quegli anni in cui aveva vissuto a Londra.
Si trovava in una strada che divideva un parco enorme in due parti. Percorrendola, ti portava ad una villa che Harry non avrebbe potuto permettersela nemmeno mettendo da parte 10.000£ al mese.
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I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]
Hayran Kurgu[Completata] Quando si prova un'emozione negativa ci si sente come all'interno di una gabbia. Ci si sente imprigionati come una rondine con le ali legate. Non si riesce a vedere nient'altro se non il dolore. Si affoga all'interno di esso e ci si pe...