Olivia ripose l'ultimo piatto nella credenza di cristallo, stando attenta come sempre a chiuderlo con precisione per evitare che neanche la più piccola porzione di polvere entrasse all'interno.
Uscì dalla cucina addentrandosi in salotto, fissando l'orologio da terra in legno, che scoccò la mezzanotte. Il suono rimbombò per tutto il grande salotto.
Questo suono significava solo una cosa.
Zayn.
Si ripulì le mani nello straccio che aveva allacciato in vita e prima di passare dal ragazzo, passò in camera sua per infilare il pigiama.
Dopo neanche cinque minuti si ritrovò ai piedi delle ripide scalette che la avrebbero portata nel loro posto.
Salì le scale reggendosi al corrimano, tenendo gli occhi all'insù.Spinse la porticina in cima alle scale trovando subito Zayn sdraiato sotto la finestra.
Era una stanza a forma di cupola che la famiglia Malik usava per tenerci i mobili antichi appartenuti a loro da generazioni. Sarebbe un posto sporco e pieno di polvere se non ci andassero loro ogni sera.
Le pareti erano spoglie e in legno, così come il pavimento direttamente in assi scure.L'unica cosa di particolare che aveva, era il soffitto.
Era dipinto in stile rinascimentale, come una vecchia chiesa.
Stonava con i teloni bianchi sopra i mobili oppure con le assi in legno; ma era sempre rimasto lì, e la famiglia di Zayn pensava che spendere soldi, seppur ne avessero a palate, per riverniciare quella stanza fosse uno spreco inutile.Una grossa finestra sul tetto dava direttamente sul cielo stellato di Londra.
Zayn era proprio sdraiato lì, con le mani a reggersi la testa e il busto eretto e rilassato.
Senza fare rumore Olivia, si sdraiò vicino a lui.«Liv» La salutò Zayn.
«Zayn» Bisbigliò lei.
«Non mi avevi mai raccontato del tuo lui.» Iniziò tenendo gli occhi fissi al cielo, senza preoccuparsi di guardarla.
«Abbiamo comportamenti diversi durante la giornata, lo sai anche tu. Ma non abbiamo mai parlato di ste cose.» La ragazza si concentrò su una stella che sembrava più luminosa delle milioni intorno a lei.
«Sono stufo del Signorino Zayn, di vederti servirmi ogni giorno e di sentire ogni secondo tu che mi dai del lei. Sono stufo di vederti fare questa vita e non poterti stare accanto come vorrei.» Questa volta il ragazzo incontrò gli occhi della bionda, che anch'essi lo stavano guardando.
Con movimenti lenti si mise a sedere e gli prese la mano.
«Mi dispiace non averti mai parlato di lui. Quando siamo qui stacco la testa e ricordarlo mi fa male anche se non lo ammetto.»
«Perché continui a lavorare per la mia famiglia?» Chiese Zayn cambiando discorso «Hai un diploma e una laurea, sei una ragazza bella e simpatica ti prenderebbero ovunque. Perché resti in questo buco di posto a lavorare per la mia famiglia?» Ripeté.
Anche il ragazzo incrociò le gambe per guardarla meglio negli occhi.
«Devo tutto alla tua famiglia Z, non potrei abbandonarli dopo tutto questo...tempo.» Abbassò lo sguardo.
«Tu meriti di più stellina» Afferrò il mento della bionda tra le dita «Vorrei che tu, che puoi, prendessi il volo e inseguissi i tuoi sogni.»
Accennò un sorriso e lei ricambiò.
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I Promised One Day That I'll Bring You Back A Star [L.S/Z.M]
Fiksi Penggemar[Completata] Quando si prova un'emozione negativa ci si sente come all'interno di una gabbia. Ci si sente imprigionati come una rondine con le ali legate. Non si riesce a vedere nient'altro se non il dolore. Si affoga all'interno di esso e ci si pe...