Lettera 17

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Da Tancredi per Emanuele

Chiamami pazzo ma ti amo, ti amo in un modo tutto mio, o meglio in un modo forse che ho imparato da te. Se ti incontrassi per strada, vorrei aiutarti magari dopo un incidente, un infortunio piccolo amore mio, guaribile completamente, ti condurrei a casa mia e mi prenderei cura di te. Non pensare male, non vorrei trattenerti contro la tua volontà, renderei così accogliente la tua permanenza per allungarla il più possibile, non pensare io sia ossessionato, non vorrei nulla in cambio, non ti tratterei per amore di qualche tua opera, no, ma solo per amor tuo e della tua compagnia. Certo se tu volessi inserire un personaggio ispirato alla mia persona potresti farlo, in tal caso ne sarei lusingato e vorrei leggerlo e rileggerlo in anteprima, chissà se saprai farmi contento? Mi piacerebbe anche poterti sorprendere quando meno te lo aspetti, quando sei da solo assorto nei tuoi pensieri, magari mentre fai una passeggiata sotto la pioggia o quando sei solo in bagno palesandomi improvvisamente magari con un dono, fammi pensare ti piacerebbe un palloncino? Sicuramente rideremmo a crepapelle! Ho un'altra idea: organizzo una vacanza solo per noi in un bellissimo albergo lontano dal chiasso della vita moderna, un albergo tutto per noi, ho già chiamato, mi hanno detto che potremmo stare lì tutta la stagione invernale, basta occuparsi di piccole faccende ma non ci porteranno via molto tempo, però se dovesse venire una tempesta di neve saremo isolati, ma ho detto che non è un problema se saremo insieme. É un albergo ricco di storie del passato e tanti misteri da scoprirli tutti, possiamo partire domani stesso molto presto, d'altra parte "Il mattino ha l'oro in bocca".
Desidero un futuro per noi, mi immagino vivere felici e tranquilli su un'isola abitata da persone umili dove i bambini possono crescere sereni, dove nessuno ha dei segreti, sembra noioso? Allora potremmo sperare che tutta quella tranquillità venga sconvolta da un fenomeno irripetibile, magari una tempesta: la più grande del secolo. Sai che spasso osservare gli effetti di un fenomeno del genere sulla gente comune. Potremmo stare lì in disparte ad osservare, mano nella mano, col cuore che batte e l'adrenalina che scorre in corpo, che cosa significa toccare la paura. Così è come ti amo, come un nodo alla gola, come un brivido freddo lungo la schiena. Vorrei udire dei passi nel buio e sperare siano i tuoi. Ecco li sento proprio ora. Finalmente il mio desiderio si avvera sento le tue parole, un sussurro.
"Ti Amo"

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