Lettera 27

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Da Tancredi per Emanuele

Non so come dirti quello che provo ma ci proverò.
Tu sei...un ragazzo fantastico. Sei divertente, simpatico, calmo, sai come organizzarti su tutto.
E sei unico, speciale, con tutti i tuoi pregi e con quei pochi difetti che ti trovi. Io ti sogno ogni dannata notte sempre nello stesso posto, ma non me ne frega perché quello che conta è vedere te;
Dove, quando e perché non mi interessa, perché se tu ci sarai sempre per me, io ci sarò sempre per te.
La cosa che adoro di te è che riesci a trasformare i miei numerosi difetti in pregi, io amo tutto di te, ogni minima cosa, anche se negativa.
Sei l'unica forza che mi fa svegliare la mattina, l'unica forza che mi fa continuare a credere che io non sia un disastro totale, è per questo che ti sto scrivendo, per non farti mai dimenticare quanto amo la tua stupidità, la tua incoerenza, la tua sfacciataggine che sono unici e rari, proprio come te.
Dio sei come una droga per me, io ho una dipendenza dal tuo profumo, ogni volta che lo sento mi vengono i brividi.
Quando non ci sei tu io mi sento perso e sono in continua agitazione, i ricordi più scomodi ritornano a galla e le ferite chiuse si riaprono e fanno più male di prima, inizio a deprimermi e pensare al suicidio e a quanto sia una nullità.
Ti prego dimmi che non mi volterai mai le spalle come hanno fatto molte persone che ho incontrato e che mi sopporterai anche quando sono insopportabile.
Ti amo e sarai sempre il mio piccolo sogno ad occhi aperti.

Lettere||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora