Xmas Lockdown: Bagno | Marco e Izo

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Fanfiction partecipante al Christmas Lockdown, indetto dal Forum FairyPiece-Fanfiction&Images

Day 3: Bagno
Prompt: Rasoio
Dedicata a: _Kalika_

Avere la casa con un unico bagno era di certo una scocciatura

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Avere la casa con un unico bagno era di certo una scocciatura. Marco lo pensava da tempo, ma non aveva mai detto nulla al proprietario, Edward Newgate. Non voleva dargli nuove scocciature, doveva già occuparsi di loro e avere problemi di cuore non aiutava.

Quel mattino però tutta casa era silenziosa. Erano solo le otto, persino lui sapeva che era presto.

Eppure il bagno era occupato.

Aveva urgenza di entrare, così semplicemente lo fece. Il bagno non era molto grande e tutti preferivano avere un po' d'intimità, ma Marco aveva urgenza e fu già tanto se registrò che ad occupare il bagno e a sbraitargli addosso fosse Izo.

«Sì, scusa, ho urgenza.» ripeté a manetta mentre si sedeva sul water, le braccia in grembo per coprire il visibile. Non cagò Izo, anche se lo stava guardando come se volesse affettarlo in due; sollevò lo sguardo su di lui solo quando sentì il suono di un rasoio elettrico.

Ciò che vide lo lasciò a bocca aperta.

«Ti stai radendo?!» esclamò incredulo.

Izo gli lanciò un'occhiata a specchio e non gli rispose.

«Izo, non hai peli in tutto il corpo, perché ti stai radendo?» chiese alla fine, alzandosi in piedi perfettamente sveglio e rimettendosi i pantaloni.

«Ne ho, sono solo molto chiari e quasi invisibili. E poi di solito mi trucco.»

In effetti quel giorno Marco poteva vedere l'amico con la pelle rosea e non bianca. Niente rossetto, niente trucco.

Si appoggiò accanto a lui e lo guardò in faccia, incredulo. Senza trucco riusciva effettivamente a vedere qualche pelo sul volto, sulla parte destra, non ancora passata con il rasoio. Li osservò con meraviglia, quasi.

«Marco, sembri un maniaco, smettila di fissare i miei peli.» disse Izo secco.

«Neanche stessi guardando più sotto.»

«Quello è meno fastidioso, che tu ci creda o no. Sarà perché già so il tuo campo d'interesse.»

«E io so il tuo.» ribatté Marco. Non aveva mai tediato Izo, né ci aveva mai provato con lui, nonostante gli piacesse. Non sapeva se piacesse a lui e questo bastava a trattenerlo dall'indagare o dal fare qualunque passo.

Izo finì il suo lavoro in forse cinque minuti. A quel punto spense il rasoio e guardò Marco.

«So di piacerti. Anche tu mi piaci, ma non è qualcosa di cui parleremo ora. Non in un bagno. Ora devo andare a fare la spesa, quindi il discorso è rimandato.»

«Aspetta.»

Marco impedì a Izo di uscire prendendogli un braccio. Già dal fatto che non glielo avesse rotto, la diceva lunga su quanto lo tollerasse.

«Vengo con te. Possiamo parlarne strada facendo.»

«Si può andare a fare la spesa solo uno alla volta, potrebbero multarti a trovarti in giro. Vado da solo, tu puoi raderti e fare quel che ti pare. Solo, ricordati di tirare l'acqua. A dopo.»

Marco osservò Izo uscire, la bocca leggermente aperta, delle parole che non erano volute uscire ancora sulla punta della lingua.

Alla fine tirò l'acqua e si tagliò la barba per i suoi gusti troppo lunga, un sorriso ebete sul volto.

Piaceva a Izo. Quello sarebbe stato un bel giorno.

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