Dato che mi è tornata la fissa per One Piece, ho deciso di dedicargli una raccolta a parte con missing moments, au, ship e quel che mi passa per la testa.
Enjoy :D
Categoria: Fanfiction musicale Ambientazione: Arlong Park Canzone: Follow Me, Muse
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When darkness falls and surrounds you When you fall down When you're scared And you're lost
Nami non vuole credere che quello fosse successo. Ci ha messo anni a raccogliere tutti quei soldi, a raccogliere la quota per liberare le persone a cui teneva. Anni di lavoro andati in fumo per dei marine bastardi, corrotti, alle dipendenze di Arlong stesso. Le lacrime scendono lungo il suo volto per la frustrazione. Ci ha messo anni ed è andato tutto perduto.
Be brave I'm coming to hold you now
I suoi amici, sono stati tutti disposti ad andare a vendicarla. Ad andare ad affrontare Arlong loro stessi. A farlo per lei, per vendicarla. Non possono vincere, ma loro lo faranno comunque. Vogliono lei possa vivere la sua vita senza quel fardello sulle spalle. La sua mano va ad appoggiarsi su quel tatuaggio, quel maledetto tatuaggio che l’aveva marchiata a vita. Il coltello con cui ha cercato di fermare Genzo le torna in mano e in un momento di pura furia lo pianta nella sua stessa carne, a colpire quel maledetto simbolo. E ripete con rabbia quel nome. Il nome ragione della sua rabbia, della sua condanna. Arlong. Poi una mano le prende il polso. Girandosi, la ragazza vede quel ragazzino con il cappello di paglia. Lo ha supplicato di andarsene. Lo ha colpito, anche, invitandolo ad andarsene. Ma è ancora lì. È rimasto. E non può non chiederglielo, sebbene sia un pirata. «Aiutami...»
When all your strength has gone And you feel wrong Like your life has slipped away
Follow me You can follow me And I, I will not desert you now
Il cappello si posa sul suo capo, lasciandola interdetta. Si allontana da lei sotto il suo sguardo, poi lo vede inspirare profondamente, «CERTO CHE TI AIUTO!» Le lacrime cadono più di prima mentre lo vede allontanarsi con gli altri, tutti pronti a combattere. In quel momento capisce che Rufy non la tradirà. Manterrà la sua parola. Le ha dato il suo cappello.
When your fire has died out No one's there They have left you for dead
Follow me You can follow me I'll keep you safe
Follow me You can follow me I will protect you
Quando raggiunge Arlong Park, realizza che tutti loro hanno mantenuto la loro parola. Solo Arlong è ancora in piedi. Non vede Rufy, ma vede Zoro, vede il nuovo arrivato, Sanji. Sono a terra. Sono stati sconfitti. Arlong la guarda come l’ha sempre guardata. Un essere inferiore utile solo come cartografa. La definisce così alla fine. La sua cartografa “per sempre”. «Nami, tu sei una nostra compagna...» lo sente dire. Quella frase ha un sapore amaro. Ma i suoi concittadini sono disposti a combattere per lei. Sono disposti a morire con lei. Vogliono vincere. Poi una fontana d’acqua in lontananza cattura la sua attenzione. Cattura quella di tutti. Zoro e Sanji si rialzano. Non è ancora finita. Intendono ancora aiutarla. Sanji scompare in mare. Dopo pochi minuti, una persona vola in cielo. Rufy è tornato.
I won't let them hurt Hurting you, no When your heart is breaking
You can follow me You can follow me I will always keep you safe
Nami guarda Rufy combattere contro Arlong. Lo guarda ricevere ferite su ferite, eppure continuare a combattere. Lo sta facendo per lei. Nami sa che lo sta facendo per lei. Lo guarda combattere contro Arlong quando i suoi occhi si fanno bestiali, li guarda salire di colpo in colpo fino in cima ad Arlong Park. Li guarda sparire nel suo studio. Poi guarda con il cuore che salta un battito la scrivania su cui ha lavorato per tanto tempo cadere.
Follow me You can trust me I will always protect you my love
Feel my love Feel my love
Guarda cadere tutte quelle carte, tutti quei mobili, tutti quei ricordi. Grazie… Tutto si ferma, poi si sente Arlong urlare e qualcosa perfora il tetto. Si abbassa di scatto, si sente chiaramente il rumore del pavimento che viene distrutto, piano dopo piano. Arlong Park crolla su sé stesso. Nami è incredula. Poi qualcuno emerge dalle macerie. Rufy. Nami sente il suo sguardo su di sé, poi lo sente urlare. «Nami! Tu sei la nostra compagna!» E stavolta questa frase ha il sapore più dolce del mondo. Il sapore che ha la fine di un incubo.
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