Capitolo 22: Weasley è Il Nostro Re

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Le lezioni dell'ES andavano avanti da ormai un mese e tutto sembrava procedere per il meglio.  Harry sembrava molto soddisfatto e erano più che sicuri che per la Umbridge sarebbe stato davvero difficile scovarli. Avevano appuntamenti irregolari dato che dovevano regolarsi in base agli allenamenti di tre squadre diverse inoltre un giorno Hermione si presentò con un cestino di Galeoni dicendo che aveva trovato un metodo sicuro per comunicare senza destare troppi sospetti.

«Vedete le cifre attorno al bordo delle monete? Sui Galeoni veri c'è un numero di serie riferito al Goblin che li ha coniati» spiegò «Su questi falsi invece, il numero cambierà per comunicare la data dei prossimi incontri. Ci ho messo un' Incanto Proteus su tutte così quando Harry cambia la data sulla sua moneta cambiano tutte. Quando succede ve ne accorgete perché diventano calde.» ci fu un silenzio tombale «Beh... pensavo fosse una buona idea... se la Umbridge ci fa vuotare le tasche un Galeone non è sospetto... però se non volete...»

«Tu sai fare un Incanto Proteus?»

esclamò Terry Boot di Corvonero.

«Si»

«Ma... è un livello M.AG.O.»

disse lui sorpreso.

«Oh... credo di si»

«E come mai non sei a Corvonero?» chiese con sguardo ammirante «Con un cervello come il tuo?»

«Il Cappello Parlante aveva preso in considerazione l'idea ma poi a deciso per Grifondoro»

«E meno male» aggiunse Ive «Se no probabilmente non saremo qui»

«Quindi... useremo i Galeoni?»

domandò Hermione, seguita da un mormorio di assenso.

«Sai cosa mi ricorda» disse Harry «Le cicatrici dei Mangiamorte. Voldemort ne tocca una e tutte bruciano così gli altri sanno che devono andare da lui»

Ive lanciò un'occhiata furtiva al proprio braccio destro. Lo ricordava bene quel giorno, quel bruciore quando Voldemort le aveva puntato la bacchetta contro la pelle. Quello che fisicamente era solo un bruciore, ma poi quello che ti faceva dentro era molto più doloroso era come se ti logorasse l'anima come se d'un tratto ti riempisse di inchiostro nero il sangue. Si riscosse con un brivido.

«Ecco si...» ammise piano Hermione «L'idea viene da lì... però hai notato che io ho deciso di incedere la data su pezzi di metallo e non sulla pelle dei membri del gruppo?»

«Già...» annuì Harry «Preferisco il tuo stile. Immagino che l'unico pericolo di questi sia che puoi spenderli per sbaglio»

Ive ridacchiò quando Ron ribatté che lui non aveva altri Galeoni con cui confondere quello falso. Le riunioni vennero sospese con l'arrivo della partita Grifondoro-Serpeverde perché Angelina Johnson chiedeva allenamenti quotidiani. Ive dovette ammettere che vi rimase abbastanza male, non aveva molto da fare visto che aveva lasciato la squadra e che da Hogwarts non poteva niente per aiutare l'Ordine.

Ottobre (per fortuna) passò velocemente e arrivò la fredda e limpida mattina della partita. A colazione Ive si era accasciata con la guancia sulla mano destra con l'intenzione di riposarsi un po' e di prepararsi psicologicamente per affrontare l'aria pungente dell'esterno. Il suo sguardo cadde sulle spille arancioni che indossavano molti suoi compagni di casa.

"Weasley è il nostro re"

Non prometteva nulla di buono.

«Che avete intenzione di fare?»

Chiese a suo cugino.

«Ohhh cugina, gli faremo perdere le staffe prima che riesca ad parare un solo colpo»

||Ive Lestrange, The Nightmare's Mystery (l'Ordine della Fenice)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora